La causa di Scarlett Johansson contro la Disney potrebbe essere solo l'inizio. Sulla scia della mossa legale dell'attrice, la quale sostiene che distribuzione in streaming di Black Widow in contemporanea all'uscita nelle sale ha violato i termini previsti dal suo contratto, anche la protagonista di Crudelia, Emma Stone, starebbe pensando di far causa a Disney.
A sostenerlo è l'ex direttore di Hollywood Reporter Matthew Belloni nella sua newsletter What I'm Hearing.... Secondo Belloni, Emma Stone starebbe valutando le sue opzioni mentre la star di Jungle Cruise, Emily Blunt, "avrebbe deciso di aspettare il risultato del box office". Come svela il giornalista, l'attrice inglese aveva già sollevato obiezioni alla scelta di Paramount di far uscire A Quiet Place 2 in streaming solo 45 giorni dopo l'uscita nelle sale, ben prima dei canonici 90 giorni pre-pandemici.
"Le cateratte potrebbero aprirsi", scrive Belloni.
A spingere Scarlett Johansson a far causa a Disney è il fatto che la distribuzione simultanea in streaming di Black Widow avrebbe violato il suo contratto e le sarebbe costata milioni di dollari poiché il suo salario era in gran parte basato sulla performance al botteghino del film.
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La risposta di Disney non si è fatta attendere, lo studio ha ribattuto che la causa di Scarlett Johansson sarebbe "triste e insensibile" alimentando ulteriormente la polemica.
"Molti altri attori stanno facendo il tifo per Scarlett", ha dichiarato a Variety un agente di Hollywood. "Ha molto potere e questo rende dà visibilità alla discussione che mette Disney al centro dei riflettori. Facendo tutto questo in pubblico, potrebbe essere in grado di cambiare le regole".