Dune e Signore degli Anelli: "Il paragone sarà inevitabile"

All'UltraPop Festival si parla di Dune di Denis Villeneuve e del confronto con Il Signore degli Anelli di Peter Jackson: il panel con Giulia Bifrost, Nanni Cobretti e Mattia Ferrari.

Durante il nostro Ultrapop Festival, abbiamo fatto quattro chiacchiere con esperti dell'argomento, quali Giulia Bifrost, Nanni Cobretti e Mattia Ferrari, in merito a cosa aspettarci da Dune, il nuovo film di Denis Villeneuve. Ed è nata un'ipotesi interessante riguardo a quello che potrebbe essere un nuovo successo a tema fantasy dopo il Signore degli Anelli.

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Dune: Zendaya e Timothee Chalamet in una scena

Le possibilità che sia un nuovo caso cinematografico simile a Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello di Peter Jackson, ci sono tutte. Ma come e perché possiamo pensare a un confronto simile? Questo è il riassunto di quanto è stato detto, con favore unanime, dagli ospiti del nostro canale twitch:

"Sarà il film più paragonato al Signore degli Anelli rilasciato dopo il colosso di Peter Jackson" - ha iniziato Nanni - "è uno sci-fi che si avvicina molto al fantasy, anche le basi sono quelle, le connotazioni tipiche dell'epica hanno dato origine, dopo la mitologia greca, a tutte le storie occidentali, per questo è facile ritrovarli in altri romanzi importanti" - ha continuato Mattia -.

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"Anche George R.R. Martin si è ispirato molto all'opera di Herbert: in Dune abbiamo gli intrighi politici, i tradimenti, impiccagioni, millenni di storie alle spalle." - ha affermato Giulia - "è un libro ancora adesso di un'attualità pazzesca ed è inevitabile approcciarlo proprio come il Signore degli Anelli: o lo fai bene o meglio che lasci perdere. Con questo tipo di romanzo, così complesso e lungo, non puoi dare i tempi di un lettore, che mette in pausa la lettura, poi riprende il testo. Sarà importantissimo, infatti, vedere nel film il ritmo che gli daranno, avendo questi lunghi archi temporali, poi sarà importante la colonna sonora, che sappiamo sarà di Hans Zimmer. È fondamentale che sia separato in più parti. Ed è anche giusto che, in base a come andrà il primo film, pensino di continuarlo. Perché se dovesse andare bene, questa è una storia praticamente infinita."