Dune: Denis Villeneuve accelera per finire il film in quarantena: "La pandemia ha stravolto lo schedule"

Denis Villeneuve sta facendo le cose per terminare Dune nonostante l'emergenza sanitaria in atto e ammette che questa situazione ha sconvolto la sua agenda e il suo metodo di lavoro.

Denis Villeneuve ha confessato di essere costretto a fare le corse per terminare Dune nonostante la quarantena, visto che la pandemia ha stravolto lo schedule del film.

Dune Timorhee Chalamet Prima Immagine Sxyprcr
Dune: Timothee Chalamet in una scena tratta dal film

Nonostante gli sconvolgimenti globali, Dune dovrebbe uscire - come previsto - a dicembre, ma la pandemia ha creato ritardi nello schedule di Denis Villeneuve che ha dovuto adeguarsi alla situazione:

"Avevo in programma di tornare on location per girare alcune sequenze aggiuntive in seguito perché volevo aggiustare il film dopo il pre-montaggio. Avevo bisogno di tempo. All'epoca non sapevo che ci sarebbe stata una pandemia, ma l'impatto della situazione sanitaria ha sconvolto il nostro schedule. Dovremo fare le corse per finire il film in tempo perché abbiamo ottenuto il permesso per i reshoots, significa che devo finire effetti speciali e montaggio da Montreal mentre la mia crew è a Los Angeles."

La principale sfida di Dune, per Denis Villeneuve, è proprio il lavoro da remoto della fase di montaggio: "Ci sono cose che un regista può fare da remoto grazie alla tecnologia. La supervisione degli effetti speciali, con alcuni accorgimenti tecnologici, è semplice, ma il montaggio, per me, non lo è affatto. Essere lontano dal mio montatore Joe Walker è un problema, mai come ora ho compreso quanto il montaggio sia come suonare della musica insieme a un altro, è necessario essere nella stessa stanza Si tratta di interazione umana, spontaneità, energia. Mi manca non essere nella stessa stanza col mio montatore, lavorare così è davvero penoso."

Dune e Signore degli Anelli: "Il paragone sarà inevitabile"

La collaborazione tra Villeneuve e Joe Walker è molto stretta. I due collaborano fin da Sicario e hanno realizzato insieme Arrival, Blade Runner 2049 e adesso Dune. La loro sintonia non può essere replicata virtualmente, come ammette lo stesso regista:

"Forse uno dei motivi è che il montatore è come uno psichiatra, lui è il solo in grado di gestire i miei attacchi di panico e le mie insicurezze, ma anche di condividere la mia gioia. Nel futuro, se mai succedesse ancora qualcosa di simile, farei in modo che il mio montatore stia vicino a me."