La XIX edizione del Courmayeur Noir in Festival (7-13 dicembre 2009) sarà nel segno della varietà di un genere che nessuna teorizzazione ha saputo ancora racchiudere e ordinare in una formula univoca. Avatar e mutanti, zombies e vampiri, detective e spie, uomini disperati e pericolosi criminali si sono dati appuntamento ai piedi del Monte Bianco per una carrellata di emozioni, brividi, risate e incubi, senza smettere mai di indagare e riflettere la realtà.
"Non ci spaventa mettere insieme il divertimento e la passione civile, i nuovi linguaggi e la tradizione - dicono Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Emanuela Cascia, "storici" direttori della rassegna - perché è proprio questa combinazione a fare del nostro festival un caso unico, un appuntamento da non perdere tra cinema e letteratura, tra memoria storica e documentazione della realtà, tra fumetto e televisione, tra scoperta e celebrazione. L'anno prossimo ci aspetta la scommessa del ventennale, e abbiamo voluto prepararci mettendo sul piatto tutte le carte del noir".
I numeri del Courmayeur Noir in Festival 2009: 29 film (di cui 4 opere prime e 5 opere seconde) tra anteprime, omaggi, documentari; 6 serie televisive; 30 scrittori da tutto il mondo; 4 giornate di incontro e approfondimento; 5 premi per il cinema e tre per la letteratura; 2 laboratori creativi per quel vero e proprio "festival nel festival" che è il MiniNoir, una lecture di Adrian Wootton in onore di Raymond Chandler, una mostra grafica, un concerto, uno spettacolo teatrale, un seminario di critica cinematografica.
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Il Tema dell'anno proposto a cavallo tra memoria e cronaca, cinema e letteratura, impegno civile e ricerca storica, riguarda questa volta l'anniversario del 12 dicembre 1969, il Giorno di Piazza Fontana. A rievocare quel mistero italiano, a discuterne i risvolti giudiziari e investigativi, ma soprattutto le implicazioni politiche e sociali per la nostra memoria collettiva saranno, insieme a Gaetano Savatteri, in primo luogo il giornalista Paolo Cucchiarelli e il giudice istruttore Guido Salvini, affiancati da saggisti, scrittori, commentatori.
Altri due spazi di riflessione sono poi in programma: una giornata di confronto sul superamento delle categorie tradizionali del genere e il suo adattamento alla scrittura italiana contemporanea e un incontro con le voci più originali della narrativa sarda, coordinato da Marcello Fois in accordo con il Festival di Gavoi, che prosegue il viaggio attraverso i mille volti dell'Italia in noir.
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Cinque i film che concorrono al Premio Mystery della sezione DocNoir (in collaborazione con il Festival dei Popoli) assegnato da una giuria di giovani critici: la ferocia quotidiana al sole messicano di Welcome to Tijuana e il freddo nevoso della repressione in Cecenia narrata in Entre ours et loup, la spaventosa attualità di un massacro che diventa un gioco (Playing Columbine) e il gioco al massacro della 'Ndrangheta che uccide a Duisburg (Main basse sur l'Europe). Fino all'America politica di appena ieri attraversata dalla follia del "poeta assassino" (Killer Poet) narrato da Susan Gray, l'autrice di Citizen Berlusconi.
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Cinque le serie della sezione Tv Noir per una celebrazione che è anche un riconoscimento di qualità: in collaborazione con Fox Crime, oltre alla maratona de Il mostro di Firenze si vedranno in anteprima il primo episodio della 10a serie CSI: Las Vegas e il pilota di White Collar (la serie attualmente più seguita in Usa) con Matt Bomer protagonista.
Grazie a CBS si vedrà invece il pilot di The Good Wife prodotta da Ridley e Tony Scott con Chris Noth (il Mister Big di Sex and the City) e Julianna Margulies (E.R.). Dall'Italia infine i nuovi episodi di CRIMINI, ovvero Neve sporca di Davide Marengo da Giancarlo De Cataldo e Niente di personale di Ivano De Matteo da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi.