Chris Evans non ha bisogno di presentazioni, il suo Captain America è uno dei personaggi più amati del Marvel Cinematic Universe, un eroe adorato da adulti e bambini, ma non solo: lo ricordiamo anche come protagonista di Snowpiercer, il film fantascientifico del 2013 del regista di Parasite Bong Joon-ho. Intervistato da GQ Evans parla di come il set fosse molto più realistico rispetto al green screen fin troppo utilizzato nei film Marvel.
La differenza fondamentale tra il film di Bong Joon-ho e Captain America? "Tutto era lì e si poteva toccare!", dichiara l'attore. Un aspetto sicuramente da non sottovalutare quando si parla di recitazione e infatti Evans sottolinea come la sua partecipazione a Snowpiercer sia stata un'esperienza non paragonabile a quella del franchise Marvel.
Chris Evans racconta com'è stato lavorare in Snowpiercer
Il film d'azione post-apocalittico di Bong Joon-ho (Parasite), basato su una serie di fumetti, ha entusiasmato il pubblico tanto da consentire la realizzazione di una serie tv che mantiene lo stesso titolo, Snowpiercer, anch'essa super apprezzata. Nel film del 2013, Chris Evans interpreta uno dei protagonisti, un cittadino di classe inferiore che si ribella alla disparità di condizioni all'interno del treno in cui vive tutta la popolazione mondiale sopravvissuta alla glaciazione.
L'attore ricorda come è stata la sua prima reazione alla lettura della sceneggiatura: "Quando ho letto la prima volta il copione, non l'ho compreso benissimo. Mi sono chiesto: 'Ma... cosa?' Perché ogni volta che ci si trova di fronte a un film che costruisce un altro mondo, si crea una sorta di realtà separata". Ciò che è stato fondamentale, sottolinea Chris Evans, è proprio il fatto che il set fosse reale, che si potessero toccare con mano le ambientazioni e gli oggetti di scena.
"È stato incredibilmente utile avere un ambiente che fosse tangibile. Tutto il contrario della Marvel, dove si parla con gli schermi verdi e con alieni immaginari. [In Snowpiercer] Tutto era lì e si poteva toccare", ha detto a GQ. L'attore ha poi aggiunto: "I vagoni del treno erano sui Gimbal, quei piccoli apparecchi che fanno un movimento impercettibile. Alla fine della giornata eravamo sempre un po' barcollanti quando tornavamo in hotel".
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Il green screen Marvel suscita perplessità tra le star
Chris Evans è solo l'ultimo degli attori che hanno ricoperto ruoli di spicco nei film Marvel ad aver criticato l'utilizzo massivo degli schermi verdi e della CGI. Sono molte le star che negli ultimi anni hanno iniziato ad andare contro una certa tendenza ad abusare del digitale a discapito di set veri e propri.
Christian Bale, parlando della sua esperienza in Thor: Love and Thunder, ha detto: "La definizione corretta è 'monotonia'", evidenziando come egli stesso non riuscisse a distinguere una scena dall'altra. Anthony Hopkins, che in Thor è Odino, gli fa seguito in modo caustico definendo la recitazione in questi film "inutile".