Basic Instinct ispirò un killer al centro di un documentario su Netflix

L'assassino Luka Magnotta si ispirò a Basic Instinct per uccidere la sua vittima, secondo il documentario Netflix Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online.

Un caso di omicidio ispirato a Basic Instinct, il thriller con Sharon Stone e Michael Douglas. Nel documentario Netflix che si intitola Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online, alcuni investigatori hanno confrontato le similitudini tra l'omicidio di Jun Lin, per mano di Luka Magnotta e il film di Paul Verhoeven. Sembra infatti che Magnotta fosse ossessionato dalla pellicola cult del '92.

Sharon Stone in Basic Instinct
Sharon Stone in Basic Instinct

L'omicidio dello studente universitario Jun Lin da parte di Luka Magnotta è stranamente simile alla scena iniziale di Basic Instinct, il celebre film diretto da Paul Verhoeven ed interpretato da Michael Douglas e Sharon Stone. Il suo caso è stato affrontato anche in Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online, la docuserie Netflix in cui viene raccontato di come gli investigatori abbiano indagato su un omicidio nella vita reale che era surreale ed incredibile riconducibile al thriller di Hollywood.

La serie esplora quindi la scioccante storia di Luka Magnotta, che è apparso per la prima volta sui social media in diversi video uccidendo animali prima di registrarsi mentre uccideva brutalmente lo studente universitario Jun Lin. Magnotta ha dato il via ad una caccia all'uomo internazionale prima di essere catturato. Attualmente sta scontando l'ergastolo per omicidio.

Ciò che rende ancora più inquietante il suo caso è proprio il fatto che Magnotta potrebbe aver usato Basic Instinct per pianificare il suo omicidio. Magnotta era infatti apparentemente ossessionato dal film in cui il detective Nick Curran (Douglas) si infatua di Catherine Tramell (Sharon Stone), un'autrice di libri thriller con una scia di morti misteriose dietro di lei che rispecchiano gli omicidi contenuti nelle sue opere. In Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online, la madre di Magnotta, Anna Yourkin, nota che suo figlio amava assolutamente Basic Instinct. In effetti, tiene ancora il vecchio portachiavi di suo figlio, a tema Basic Instinct, come ricordo. I detective intervenuti nella docuserie credono che l'affetto di Magnotta per il film abbia superato un limite inquietante e diabolico e che l'omicidio di Lin sia stato il suo omaggio omicida al suo film preferito.

La prima scena di Basic Instinct è una scena di omicidio e sesso che secondo gli investigatori della serie, Magnotta avrebbe cercato di emulare. Nel film si vede la vittima, una ricca ex rockstar di nome Johnny Boz, legata al letto con una sciarpa di seta bianca. Tramell è sopra Boz. I detective Deanna Thompson e John Green hanno notato che questa scena di apertura sembra stranamente familiare allo scenario in cui è morto Lin. "Ricordo di aver pensato 'Santa me..a, sembra esattamente come il video dell'omicidio'!", ha dichiarato Green, ricordando la visione di Basic Instinct.

Nel video in cui è stato ucciso, Lin è legato al letto con un cordino bianco. Le sue braccia sono in una posizione simile a quelle di Boz prima di morire. Sopra Magnotta e Lin c'è un poster del film Casablanca, affisso con una cornice centrale sul muro. Thompson paragona il poster alla vetrata presente nella scena del film.

Magnotta, inoltre, aveva l'abitudine di creare più profili falsi online prima della sua cattura. La serie Netflix nota che Magnotta era ossessionato dai film e dalla cultura pop e molti dei suoi nickname lo confermavano. Tra i suoi molti nomi falsi c'era anche Kirk Tramell, che gli investigatori della serie pensano sia un chiaro riferimento a Catherine Tramell, la protagonista di Basic Instinct. Infine, quando Magnotta fu arrestato per l'omicidio di Lin e iniziò il suo interrogatorio, chiese una sigaretta e incrociò le gambe. Questo non fa che pensare all'iconica scena sexy in cui Sharon Stone rivela di non indossare la biancheria intima durante l'interrogatorio della polizia.