Per il 18mo compleanno, il Courmayeur Noir in Festival (che si inaugura giovedì 4 dicembre, e prosegue fino al 10) si regala un vero "Palazzo del Cinema", il modernissimo PalaNoir del Comune di Courmayeur, con due sale perfettamente attrezzate che ospiteranno per i prossimi sei giorni oltre 40 film, ospiti da tutto il mondo, incontri e anteprime: insomma un viaggio a 360 gradi nei popolarissimi territori del mystery, del giallo, della fantasy. Alla presenza della giuria internazionale, composta dallo sceneggiatore Richard Price, dalle "first ladies" Valentina Lodovini e Astrid Bergès-Frisbey, dallo scrittore Don Winslow e dal regista Pablo Trapero, domani sera scorreranno in anteprima assoluta le immagini del thriller di Roger Donaldson The Bank Job che arriva in Italia grazie alla nuova distribuzione La Pantera. Per l'occasione sarà al festival Jason Faulkner, già noto per la serie di Bridget Jones e per il recente Hitman - L'assassino.
La storia del film è ispirata alla spettacolare rapina che nel 1971 lasciò Londra a bocca aperta: dal caveau di una grande banca furono sottratti preziosi, soldi e documenti compromettenti. A distanza di quasi 40 anni Scotland Yard non ha trovato i colpevoli, rintracciato i soldi e messo le mani sulle scottanti lettere che lambivano addirittura la Regina Elisabetta. "E' il film ideale" dicono gli organizzatori del festival "per introdurre uno dei due temi dell'anno, ovvero La Passione del Complotto, giacché dietro uno dei più spettacolari furti di tutti i tempi si cela un grande intrigo internazionale". Del resto il tema del complotto attraversa tutto il concorso di quest'anno, dal canadese The American Trap che getta una luce inedita sull'omicidio Kennedy, fino a Se sarà luce sarà bellissimo, il nuovo maledetto film di Aurelio Grimaldi dall'esplicito sottotitolo Il caso Moro: un'altra storia.
L'altro grande tema del festival di quest'anno, Il Noir al femminile ruota intorno alla carismatica personalità della scrittrice catalana Alicia Gimenez Bartlett che sarà in Valle d'Aosta il 6 dicembre per ricevere l'ambito premio alla carriera Raymond Chandler Award, all'incontro con scrittrici come Liza Marklund e Simona Vinci, alla maratona del serial tv Donne Assassine prodotto da Fox Crime. Ma il programma del Courmayeur Noir in Festival riserva quest'anno sorprese in tutti i territori del mistero: dal concorso per i documentari che si inaugura domani con Stranded di Gonzalo Arijon alle serie tv che saranno i successi della prossima stagione, dalle attese anteprime del Mini Noir come Ember - Il mistero della città della luce o Beverly Hills Chihuahua, fino all'irresistibile omaggio agli 007 all'italiana che avrà tra gli ospiti d'onore Neil Connery, il vero fratello dell'agente segreto più famoso del mondo, protagonista di uno degli incontri realizzati in collaborazione con MINI (main partner del festival) Non aprite quelle porte. E in tema di ospiti sono moltissimi quelli annunciati dalla rassegna, a cominciare con il disegnatore e regista Enzo D'Alò (testimonial del Mini Noir di quest'anno e ospite d'onore dell'inaugurazione). E poi, tra domani e il gran finale, Victoria Cabello, Dario Vergassola, Ricky Tognazzi, Marco Messeri, Lorella Cuccarini, Francesco Patierno, Martina Stella, Giovanna Mezzogiorno, Elio Germano, Filippo Timi e Gabriele Salvatores, Carlo Lucarelli, Dario Argento, Paolo Briguglia e tanti altri nel segno del genere più popolare al mondo: il Noir in tutti i colori del Nero all'ombra del Monte Bianco.
Evento speciale la jem session-spettacolo ideata da Gabriele Salvatores e ispirata al suo ultimo film Come Dio comanda intitolata Ancora sulla cattiva strada, insieme di parole, immagini e musica che Salvatores ha voluto regalare al 18mo Courmayeur Noir in Festival partendo dalle suggestioni e dai ricordi del suo nuovo film. Lo spettacolo, della durata di poco più di un'ora, sarà presentato al pubblico del Courmayeur Noir in Festival la sera di domenica 7 dicembre e sarà un'anteprima assoluta per la quale, al momento, non sono previste altre rappresentazioni. In scena, insieme al regista, i protagonisti del film Elio Germano e Filippo Timi, insieme al gruppo musicale dei Mokadelic che hanno realizzato la colonna sonora di Come Dio comanda.
"Sarà un backstage mentale" ha dichiarato Salvatores "dove non si racconta la storia del libro e del film, ma se ne evoca l'emozione sfruttando l'aspetto più irrazionale più istintivo più libero che c'è nelle arti, ovvero la musica. Attraverso la colonna sonora del film cercheremo di raccontare le suggestioni del testo proiettando immagini del film e leggendo dei brani del romanzo. Ma con Elio e Filippo abbiamo scelto soprattutto pagine che nel film non ci sono, accostate a poesie di Pasolini, brani tratti dalle opere di William Shakespeare, scritti del lama tibetano Lama Yesce, parole di Fabrizio De André; tutti testi che sono serviti agli attori per entrare nei personaggi e a me per costruire l'anima emozionale del film".
Lo spettacolo ricorderà i reading degli anni 60 dove i poeti della beat generation leggevano le loro composizioni accompagnati da musica jazz, e sarà articolato in tre parti, proprio come il libro: Prima-La notte-Dopo. Il progetto del film è stato presentato proprio a Courmayeur 12 mesi fa, dal regista Gabriele Salvatores e dall'autore del romanzo, Niccolò Ammaniti. A distanza di un anno il film, prodotto da Maurizio Totti per Colorado Film e Rai Cinema arriva nelle sale il 12 dicembre grazie a 01 Distribution. E per l'occasione il regista ha voluto ideare Ancora sulla cattiva strada, una serata speciale dal taglio più tipicamente noir, che sarà il cuore del Festival 2008.