Venezia 76 sta per concludersi e come ogni anno, a poche ore dal verdetto ufficiale, vi proponiamo le nostre preferenze della redazione.
In un edizione che ci ha riservato un concorso di qualità e almeno tre/quattro titoli indimenticabili, il nostro gusto converge su alcune pellicole che hanno messo d'accordo tutti. Prima di tutto possiamo affermare con certezza che l'hype per Joker non è stato deluso. Il film si eleva dalla qualità media dei cinecomic grazie alla lungimiranza di Warner Bros. e Todd Phillips intraprendendo un percorso unico e originale, e la performance di Joaquin Phoenix è assolutamente straordinaria.
Altrettanto straordinario il duetto formato da Scarlett Johansson e Adam Driver, protagonisti dell'intenso Storia di un matrimonio, pellicola autobiografica firmata da Noah Baumbach che ricostruisce la fine della sua relazione con l'attrice Jennifer Jason Leigh. Pablo Larrain accantona momentaneamente l'impegno politico con Ema, intima riflessione sull'amore e la maternità che spiazza e colpisce grazie alla splendida protagonista femminile Mariana Di Girolamo, vera e propria rivelazione.
Tra i preferiti da segnalare l'elegante pamphlet storico di Roman Polanski, L'ufficiale e la spia, favorito dai pronostici, e la rivelazione Shannon Murphy, regista dell'australiano Babyteeth, toccante e originale riflessione sulla malattia e l'adolescenza.
Più che positivo il giudizio sui tre film italiani in concorso, in particolare da La mafia non è più quella di una volta, fulminante documentario satirico di Franco Maresco che parla di Palermo a 25 anni dalla morte di Falcone e Borsellino, riproponendo i personaggi borderline già comparsi nei suoi precedenti lavori. Ma a colpirci sono anche la poesia e l'approccio originale di Pietro Marcello a un romanzo monumentale come Martin Eden di Jack London. Da non sottovalutare, in ottica di palmares, la performance convincente di Luca Marinelli.
Di seguito le nostre preferenze:
Valentina Ariete
Top 5
- 1 - Ema
- 2 - Joker
- 3 - Storia di un matrimonio
- 4 - La mafia non è più quella di una volta
- 5 - ZeroZeroZero
Film italiano
La mafia non è più quella di una volta
La sorpresa del festival
Mariana Di Girolamo, la magnetica protagonista di Ema: un talento puro e fisico, da cui si viene completamente catturati.
Il mostro della mostra
The Painted Bird, quando la violenza è così eccessiva da diventare pornografia del dolore.
Scena cult
Il monologo sul reggaeton di Gael García Bernal in Ema. Puro genio.
Scena scult
Le diverse scene di abusi ed estrema violenza di The Painted Bird, sopratutto quelle su bambini molto piccoli.
Max Borg
Top 5
- 1 - Joker. Un grande dramma umano e sociale travestito da cinecomic.
- 2 - Storia di un matrimonio. Un ritratto devastante, intelligente e toccante del divorzio.
- 3 - La mafia non è più quella di una volta. Franco Maresco racconta un'Italia folle ed esilarante.
- 4 - Panama Papers. I Panama Papers secondo Steven Soderbergh, grandi risate e cast sopraffino.
- 5 - The New Pope. Il Papa è cambiato, lo stile di Sorrentino no.
Film italiano
La mafia non è più quella di una volta. Come sopra.
La sorpresa del festival
Johnny Depp, insolitamente misurato e inquietante in Waiting for the Barbarians
Il mostro della Mostra
The Painted Bird, estenuante nella sua continua brutalità.
La scena cult
Il litigio tra Adam Driver e Scarlett Johansson in Storia di un matrimonio.
La scena scult
I giornalisti che alla proiezioni stampa continuano a fischiare il logo di Netflix.
Antonio Cuomo
Top 5
- 1 - Storia di un matrimonio, per la scrittura, le interpretazioni e un monologo fulminante di una bravissima Laura Dern.
- 2 - Joker, l'autorialità che mancava alle storie ispirate ai comics, con un Joaquin Phoenix straordinario, nella speranza che non resti un caso isolato.
- 3 - Ema, perché Larraìn è uno dei pochi che ha una visione di cinema forte e originale, che emerge anche in film diversissimi tra loro.
- 4 - L'ufficiale e la spia, film magnifico e solido di un maestro che continua a sfornare grandi opere anche a 86 anni.
- 5 - Panama Papers, un argomento complesso reso leggero e accessibile da uno Steven Soderbergh in gran forma.
Film italiano
La mafia non è più quella di una volta, Maresco fulminante, che porta a ridere per un'ora e mezza e a star male subito dopo.
La sorpresa del festival
Ema, non perché non ci si aspetti grandi film da Larrain, ma perché va in una direzione diversa dagli ultimi titoli mantenendo una propria coerenza artistica.
Il mostro della mostra
Quest'anno sono stato fortunato, non ho visto mostri vaganti al Lido.
Venezia 2019 invasa dagli zombie!
Scena cult
La tensione palpabile data dall'imprevedibilità del Joker di Phoenix nella scena in cui non sappiamo se lascerà vivere o meno una potenziale vittima.
Scena scult
Al netto di altri momenti suggestivi, il film d'animazione cinese No.7 Cherry Lane offre un paio di momenti decisamente scult, ma ci piace ricordare quello in cui un personaggio lecca un attaccapanni... senza alcun senso.
Valentina D'Amico
Top 5
- 1 - Storia di un matrimonio. Intenso, toccante, divertente, irresistibile, recitato da Dio.
- 2 - Joker. Finalmente un cinecomic di spessore interpretato dal miglior attore della sua generazione.
- 3 - Ema. Un flusso di sensazioni uniche. Raramente un film turba gli animi come questo.
- 4 - L'ufficiale e la spia. Rigoroso ed elegante, Polanski ricostruisce il celebre caso Dreyfus grazie al duttile talento di Jean Dujardin che interpreta un soldato tutto d'un pezzo.
- 5 - The New Pope. Eleganza decadente e grandi scene madri. Le premesse per una nuova grande stagione ci sono
Film italiano
La mafia non è più quella di una volta. Divertissement a cavallo tra documentario e mockumentary che fornisce uno spaccato del rapporto tra comunità e mafia.
La sorpresa del festival
Babyteeth. Un'opera coraggiosa che tocca l'anima e non ha paura di essere sgradevole.
Il mostro della mostra
Giants Being Lonely. Un Friday Night Lights dei poveri faticoso nello stile e approssimativo nella narrazione.
Scena cult
La risata del Joker.
Scena scult
L'altra risata del Joker.
Carlotta Deiana
Top 5
- 1 - Storia di un matrimonio. Noah Baumbach riesce rappresentare con magistrale delicatezza il difficile divorzio tra Charlie e Nicole, trasformando una storia già vista al cinema in qualcosa di nuovo ed inaspettato. Indimenticabili le interpretazioni dei suoi protagonisti, Adam Driver e Scarlett Johansson.
- 2 - Joker. Todd Phillips reinterpreta il concetto stesso di cinecomic in un ritratto realistico e destabilizzante della famosa nemesi dell'uomo pipistrello.
- 3 - Ema. Ultimo film di un regista che non fa altro che evolvere e migliorarsi, Ema ci mostra nuovi modi di intendere la famiglia e la maternità, affidando la narrazione ad una protagonista irresistibile ed incredibilmente attraente.
- 4 - Panama Papers. Steven Soderbergh riesce, con una regia dinamica e brillante, a portare sul grande schermo una storia intrigante, coinvolgente ed affascinante. Il cast composto da Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas rende il tutto imperdibile.
- 5 - L'ufficiale e la spia. Roman Polansky rende interessante e coinvolgente una vicenda complessa e controversa, il caso Dreyfus, utilizzando la Storia come strumento di critica della politica e della società di oggi.
Film italiano
Martin Eden, perché riesce reinventare e riadattare in maniera credibile ed originale il romanzo di London, ambientatolo in una Napoli suggestiva e fuori dal tempo.
La sorpresa del festival
Ema, perché è un film impossibile da identificare in un genere preciso, sconvolge e travolge nel suo ritmo chi lo guarda, permettendogli di scoprire nuove prospettive e nuovi mondi.
Il mostro della mostra
Tutta la sequenza finale di Gloria Mundi, telefonata, banale e a dirla tutta estremamente irrealistica.
Scena cult
La scena in cui il Joker di Joaquin Phoenix partecipa allo show televisivo condotto dal personaggio interpretato da De Niro. Strepitosa e inaspettata.
Scena scult
L'incontro tra la contadinella e il caprone in The Painted Bird, un momento assolutamente imprevisto e difficile da dimenticare.
Giuseppe Grossi
Top 5
- 1 - Ema. Un incessante inno alla vita e al desiderio che ti travolge e conquista. Tra errori, egoismo e bisogno di indipendenza, Pablo Larraìn scardina il concetto di famiglia convenzionale grazie a una donna indomita e sfuggente. Assoluta folgorazione.
- 2 - Joker. Perché piangiamo? Per imparare a rimetterci a ridere. Lenta caduta negli inferi e dramma metropolitano, Joker è il cinecomic più attuale di sempre. Perché parla di noi, della nostra mancanza di empatia, delle nostre solitudini di massa. E di quanto la rabbia e l'alienazione siano capaci di eleggere dei pagliacci come eroi collettivi.
- 3 - Storia di un matrimonio: L'amore che sbiadisce e il bene che rimane. Grazie a un Adam Driver e a una Scarlett Johansson intensi, teneri e dolenti, Noah Baumbach scrive le tappe di un divorzio con tatto raro.
- 4 - La mafia non è più quella di una volta. Tragicomico, assurdo e paradossale, il nuovo film di Franco Maresco racconta l'omertà con il tono graffiante dei migliori maestri della satira.
- 5 - Panama Papers. Gary Oldman e Antonio Banderas come il Gatto e la Volpe. Meryl Streep che non crede alle bugie di Pinocchio. Steven Soderbergh torna in forma smagliante con un film che punta il dito contro un sistema economico pieno di falle e di trappole.
Film italiano
Martin Eden. Avendo già parlato di Maresco, il film di Marcello merita una menzione speciale. Perché Martin Eden è un'opera italiana coraggiosa e insolita, la celebrazione di un eroe romantico innamorato della cultura e delle parole. Con un Luca Marinelli di cui non smetteremo mai di tessere lodi.
La sorpresa del festival
Senza dubbio l'incredibile talento di Mariana Di Girolamo, protagonista assoluta di Ema. Un'attrice dal carisma e dal magnetismo raro.
Il mostro della mostra
Vivere: Francesca Archibugi sforna un dramma familiare fiacco, poco credibile e a tratti ridicolo. Una serie di stereotipi e di situazioni forzate di cui si poteva fare a meno.
Scena cult
Il violento epilogo di Joker. Con tanto di citazione "nolaniana" da pelle d'oca.
Scena scult
Il rapporto sessuale tra una donna e una capra nel controverso The Painted Bird.
Luca Liguori
Top 5
- 1 - Ema. Un vero e proprio colpo di fulmine, e l'ennesima prova che Pablo Larrain è un regista davvero con una marcia in più rispetto a molti della sua stessa generazione. Non un film per tutti, e quindi proprio per questo un Leone d'oro impossibile, ma semplicemente cinema allo stato puro.
- 2 - Storia di un matrimonio. Sceneggiatura perfetta, due interpretazioni sublimi (ma Adam Driver ancor più di Scarlett Johansson) e un film praticamente perfetto nel suo essere sempre in equilibrio tra commedia e dramma. Uno di quei film che avremmo visto non una, ma 3-5-10 volte!
- 3 - Joker. Tra tutti questo è forse il film che ricorderemo di più anche tra decenni, perché rappresenta una rivoluzione anche dal punto di vista produttivo. Ma la cosa più importante è che si tratta davvero di un gran film, figlio non solo di un'interpretazione da Oscar di un attore mostruoso ma anche della volontà di un regista di dimostrare di che pasta è davvero fatto. Bravo Todd Phillips, benvenuto in Champions League.
- 4 - L'ufficiale e la spia. Che invece Roman Polanski fosse tra i migliori di sempre noi lo sapevamo benissimo, ma considerate le continue polemiche è stato un bene poterlo ricordare al mondo intero grazie ad un film del genere.
- 5 - Panama Papers. Un film sulla carta molto difficile, ma Soderbergh non solo non ha intenzione di ritirarsi dal mondo del cinema, ma anche di non smettere mai di stupire. Cast pazzesco e sfruttato davvero al meglio.
Film italiano
In extremis devo dire La mafia non è più quella di una volta, ovvero l'ennesima genialata di Franco Maresco: un film graffiante e divertentissimo che dice molto sulla Sicilia (e quindi l'Italia) di oggi,
La sorpresa del festival
Non avendolo potuto inserire come miglior film italiano, cito Martin Eden di Pietro Marcello perché mi ha veramente sorpreso per il suo coraggioso e originale adattamento.
Il mostro della mostra
The Perfect Candidate. Chiariamo subito, il film di Haifaa Al-Mansour non è affatto un mostro, ma un'opera semplicemente medio(cre) in ogni suo aspetto. La cosa veramente mostruosa però è questa necessità di dover a tutti i costi dare spazio in concorso a registe donne, anche quando il loro film non è all'altezza. Anche perché a perderci in questi casi siamo davvero tutti.
Scena cult
Il finale mid-credits di La mafia non è più quella di una volta in cui scopriamo che l'omertà viene in realtà da Omero e dal celebre episodio dell'Odissea con Polifemo e Nessuno.
Scena scult
Il finale esoterico e vodoo del film di apertura di Orizzonti, Pelican Blood, che fino a quel momento era stato anche interessante, ma dopo una scena così ridicola difficile riprendersi più.
Beatrice Pagan
Top 5
- 1 - Joker. per la capacità di raccontare le origini di un villain iconico in modo originale, dark e rilevante nella società contemporanea con un'interpretazione impeccabile di Joaquin Phoenix.
- 2 - Storia di un matrimonio. Noah Baumbach firma un film emozionante che racconta l'amore senza filtri e con grande onestà.
- 3 - Babyteeth. Shannon Murphy firma un esordio che affronta la morte e l'importanza dell'amore e della speranza con positività e freschezza.
- 4 - La mafia non è più quella di una volta. Maresco ha firmato un documentario esilarante e agghiacciante in egual misura
- 5 - About Endlessness. Roy Andersson continua la sua carriera analizzando l'esistenza umana con acuto cinismo e umorismo.
Film italiano
La mafia non è più quella di una volta. Come sopra.
La sorpresa del festival
Babyteeth per la qualità raggiunta da una regista alla sua opera prima.
Il mostro della mostra
No.7 Cherry Lane. Per la confusione stilistica e narrativa.
Scena cult
Il dentista di About Endlessness che se ne va indispettito da un cliente indeciso.
Scena scult
Il finale di Gloria Mundi per la sua assurdità.