Thunderbolts*: neanche Robert Downey Jr può fare miracoli, se a mancare è il fattore FOMO

C'è stato un periodo in cui i Marvel Studios potevano portare in sala qualsiasi personaggio e ottenere successo. Thunderbolts* potrebbe segnare la fine definitiva di quel periodo...

La squadra dei Thunderbolts

Con le riprese di Avengers: Doomsday partite da qualche giorno, Robert Downey Jr ha deciso di postare delle foto in supporto della release di Thunderbolts che lo ritraggono, insieme a volti vecchi e nuovi del franchise Marvel (Chris Hemsworth, Paul Rudd, Anthony Mackie, Winston Duke, Simu Liu, Vanessa Kirby, Ebon Moss-Bachrach e Channing Tatum), nel post-proiezione del kolossal. Una maniera per cercare di ottimizzare quelle che sono state le notizie cinematograficamente più rilevanti nei giorni scorsi per il mondo Marvel.

Thunderbolts Sebastian Stan David Harbour
Sebastian Stan e David Harbour in un momento di Thunderbolts*

Ma anche un modo per provare a dare una spinta promozionale in più alla pellicola di Jake Schreier grazie all'endorsement ufficiale di quella che, da sempre, è la star di punta del multimiliardario franchise cinematografico della Casa delle Idee. A quanto pare, la mossa non è servita troppo tanto che, in termini di risultati commerciali, tutto sembra già indicare che le vere speranze della Casa di Topolino, in merito ai proverbiali "big money", debbano essere dirottate sul live action di Lilo & Stitch. Film che, peraltro, a fine maggio avrà modo di beneficiare del weekend lungo del Memorial Day.

Meglio di un anno fa

Con un costo di circa 180 milioni di dollari escluse le P&A (che secondo i beninformati ammonterebbero ad almeno altri 100 milioni), Thunderbolts portava (e porta tutt'ora) sulle spalle un gravoso compito: quello d'invertire una rotta caratterizzata dall'interesse calante del pubblico verso i cinecomic, non solo quelli targati Marvel Studios. Lo studio guidato da Kevin Feige è reduce dalla debolissima performance di Captain America: Brave New World, il lungometraggio con Anthony Mackie che, nonostante la presenza nel cast di un jolly "di lusso" come Harrison Ford, ha fallito su tutta la linea. Le recensioni sono state tiepidissime e, a fine corsa, il raccolto è stato di "soli" 414 milioni di dollari. Un po' poco per un lungometraggio che, a livello di costi, si aggira sulle stesse cifre del qui presente Thunderbolts.

Thunderbolts Wyatt Russell David Harbour  Hannah John Kamen  Florence Pugh Cast
Una scena dal film

Con 162,1 milioni di dollari incassati in tutto il mondo nel corso del primo fine settimana, non c'è di che stare serenissimi. Di sicuro, se si prende da questo totale il parziale generato dalle casse dei cinema statunitensi, pari a 76 milioni, notiamo un drastico incremento rispetto al flop di The Fall Guy, la rom-com action con Ryan Gosling ed Emily Blunt, che nello stesso periodo dell'anno scorso vedeva infrangere i propri sogni di gloria con un box-office d'apertura di appena 27 milioni. Un paragone che è peraltro, per certi aspetti, fuori luogo. Entrambe le pellicole sono accumunate dalla loro natura di blockbuster prodotte da una grande major (Universal e Disney), ma il film di David Leitch non nasceva come tassello di una saga composta da decine e decine di capitoli.

Era tratta dall'omonima serie tv degli anni ottanta, cosa, questa, che contava più come simpatico elemento da trivia game che come traino per le persone. Non a caso, alla fine, il tonfo di The Fall Guy nel circuito theatrical dovrebbe aver generato un passivo di almeno 50 milioni di dollari nelle casse della Universal. Ma torniamo a Thunderbolts*...

Quanto le recensioni non bastano

L'avventura degli antieroi Marvel è stata generalmente apprezzata dalla critica, contrariamente a quanto avvenuto con il quarto Captain America. Al momento su Rottentomatoes possiamo vedere che, su 260 recensioni prese in esame, l'88% di esse è positivo. Il gradimento del pubblico dà un quadro anche più roseo, con ben il 94% di apprezzamento. Ottimo anche il passaparola potenziale: il CinemaScore si è attestato sull'A-. Elementi positivi che però non sono riusciti a salvare il cinecomic da un esordio un po' moscio.

Thunderbolts Sebastian Stan Motorcycle
Di nuovo Sebastian Stan nel film

Vi basti tenere in considerazione che, negli Stati Uniti, un film decisamente molto collegato a questo come Black Widow, aveva incassato di più, 80 milioni di dollari, nel primo fine settimana. E parliamo di un'opera che era uscita in sala quando la situazione pandemica era ancora molto grave tanto che la Disney aveva deciso di renderlo disponibile in day-and-date anche tramite l'acquisto VIP su Disney+. Però, in aggiunta al CinemaScore, ci sono delle questioni aggiuntive che portano la Disney quantomeno a sperare che il destino di questo film sia differente di altri cinecomic della Casa delle Idee che, durante e post-pandemia, hanno esordito al di sotto dei 100 milioni negli Stati Uniti.

Il 38% del pubblico femminile ha assegnato ad Thunderbolts un voto A, cosa, questa, che lascia ipotizzare che più donne potrebbero recarsi in sala a vederlo in occasione del fine settimana della festa della Mamma in cui l'unica concorrenza sarà Shadow Force, film della Lionsgate con Kerry Washington e Omar Sy. Thunderbolts ha poi attratto un pubblico giovane, con il 62% di esso sotto ai 35 anni. Questo è un altro segnale promettente per la Disney per la tenuta del titolo nei giorni a venire quando, fra le altre cose, i college americani cominceranno a chiudere per la pausa estiva.

FOMO non pervenuta

A prescindere dai paragoni diretti fra The Fall Guy e Thunderbolts bisogna dire che il primo weekend di maggio 2025 ha registrato un forte incremento negli incassi statunitensi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Più del 90%. Quindi, nel complesso, bene così. A tenere banco, soprattutto negli USA, ci sono ancora pellicole come I Peccatori e Un film Minecraft. Quindi a livello generale anche il film dei Marvel Studios ha dato man forte per il raggiungimento di questo risultato.

Thunderbolts Florence Pugh Immagine
Ecco Yelena

Nel dettaglio però, ciò che manca palesemente a Thunderbolts, così come alla quasi totalità dei progetti cinefumettistici arrivati nei cinema di recente, è lo status di film da non perdere che, per anni, è andato a braccetto con i vari tasselli che compongono il Marvel Cinematic Universe. Anni in cui si poteva portare in sala anche una squadra di gente variegata e sconosciuta ai più come i Guardiani della Galassia avendo la certezza che il pubblico sarebbe corso in massa alle casse dei cinema. Oggigiorno, se metti insieme in un film gente che arriva da Black Widow, Hawkeye, The Falcon and the Winter Soldier e il secondo Ant-Man non puoi aspettarti chissà che.