Un fan del maghetto con gli occhiali che capita a Londra non può fare a meno di visitare i Warner Bros. Studios The Making of Harry Potter, che permettono di vivere in prima persona l'emozione del magico mondo di Hogwarts, esplorando il dietro le quinte dell'amata saga ispirata ai romanzi di J.K. Rowling. Non si tratta di un parco di divertimenti, ma di un viaggio alla scoperta dei trucchi e dei mestieri del cinema, con le scenografie originali, i costumi dei vari personaggi indimenticabili, i mezzi di trasporto, gli straordinari effetti speciali e tanto altro. Spinta dalla curiosità e da una inguaribile cinefilia, ho deciso di dedicare mezza giornata a questa attrazione che si trova a circa 40 minuti dalla capitale inglese, anche se non sono una grande appassionata di Harry Potter. Infatti se pensate che questa avventura sia solo per i fan più vivaci ed entusiasti del magico franchise vi sbagliate.
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Come raggiungere Hogwarts
Durante la Seconda Guerra Mondiale a Leavesden, una località a Nord Ovest di Londra, vi era una fabbrica di aerei che poi si è trasformata in uno stabilimento Rolls-Royce Limited. Dal 1994, però, gli hangar sono diventati set cinematografici e lo spazio è stato organizzato per dare vita agli attuali Warner Bros. Studios che si possono raggiungere in tanti modi, a seconda del proprio budget e della provenienza. Avendo l'albergo in zona Kensington, a Londra, ho deciso di raggiungere con la metro la stazione di Euston e da lì prendere un treno veloce della London Midland fino a Watford Junction, da dove partono ogni 15 minuti delle navette personalizzate di Harry Potter a due piani, come i più noti bus della city. Certo sarebbe stato più comodo lanciarsi nel muro per il binario 9 3/4, ma purtroppo qualcuno aveva chiuso il passaggio, forse quel dispettoso di Dobby.
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Nonostante il cielo grigio e l'atmosfera uggiosa tipica di quelle parti, quando salgo sul bus brandizzato, accolta dalle note di John Williams e da un video con i protagonisti della saga che danno il benvenuto e ti preparano alla visita che stai per fare, il sogno già comincia a prendere forma. Nei sedili accanto a me vedo una bambina con la sciarpa dei Grinfondoro e una bacchetta magica tra le mani che non riesce a stare ferma e continua a sorridere con gli occhi pieni di emozione e meraviglia, ma quello che mi colpisce è una coppia di amiche che hanno superato da un po' i 30 anni che dimostrano lo stesso entusiasmo. Un esempio di come un fenomeno cinematografico pluriennale possa coinvolgere diverse generazioni, e accompagnarle in un viaggio nella fantasia che non si dimentica per tutta la vita.
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L'aria è elettrizzante quando scendiamo dal bus un po' spaesati, ma seguiamo le indicazioni del personale disponibile e attento, ed entriamo per aspettare il nostro turno del tour. Se arrivate con un po' di anticipo non vi preoccupate, perchè potete impiegare il tempo mangiando qualcosa nell'area ristoro che comprende anche un gettonatissimo Starbucks, o spendere le prime sterline in uno shop da sogno dal quale vi dovranno tirare via con la forza. "Quello che rende speciale il tour dei Warner Bros. Studios di Londra è che tutto quello che vedete è stato usato veramente per i film di Harry Potter. Tutti i set, gli oggetti, i costumi sono autentici e permettono di gustarsi ogni dettaglio della produzione dei film" ha spiegato Sarah Roots, vice Presidente dell'attrazione inglese. Dopo una breve introduzione video con Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint che spiegano la natura e l'utilizzo di quei luoghi che andremo a visitare, lo schermo scompare lasciando spazio ad un enorme portone dorato che aspetta solo di essere aperto. Dopo pochi secondi questo accade ed inizia l'avventura dalla maestosa e affascinante Sala Grande, che abbiamo visto in tutti i film di Harry Potter dal 2001 ad oggi.
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Accolti nella Sala Grande
Una delle più indimenticabili location del castello di Hogwarts è forse proprio questa, la Sala Grande, quella stanza enorme con tavoli lunghissimi e candele che fluttuano in alto al posto di un normale lampadario, in cui gli studenti si ritrovano per mangiare o per qualche assemblea. Tutto è apparecchiato, le pietanze sono lì pronte da gustare ma un po' impolverate, ed è possibile ammirare i costumi di alcuni dei protagonisti più noti come Albus Silente, la professoressa McGonagall, Hagrid, e le divise delle varie case di Hogwarts: Serpeverde, Tassorosso, Grinfondoro e Corvonero. I visitatori restano colpiti dal soffitto in legno a volta ispirato alla Westminster Hall di Londra, anche se le candele magiche sono state aggiunte dal reparto effetti speciali per i film in un secondo momento. In pochi minuti ci lasciamo alle spalle il 22° secolo per una dimensione in parte medievale e in parte fantasy, e il cuore comincia a battere incuriosito da cosa ci aspetta nelle prossime sale.
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Cosa si prova ad essere un Grifondoro?
La gente in preda alla frenesia, con lo smartphone in mano, ha l'imbarazzo della scelta sulle foto e video da fare per mostrare ogni momento dell'avventura agli amici e parenti che sono rimasti a casa. Quando le pareti cominciano a tingersi di rosso e giallo capiamo di essere in territorio Grifondoro, con la riproduzione di alcuni dei luoghi fondamentali dove si ritrovano Harry Potter e i suoi amici durante i vari film. I calzini sulla stufa ad asciugare, una piccola valigia con la sigla R.W. nascosta sotto un letto e i vestiti disordinati qua e là per la stanza, ci danno il benvenuto nel dormitorio dei ragazzi, curato in ogni minimo particolare. Accanto c'è il salotto con arazzi dal look medievale alle pareti e vari riferimenti che, nel corso degli anni, sono stati modificati per rendere noti gli interessi e le storie di Ron, Neville, Harry e Seamus.
Di fronte all'area Grifondoro cattura l'attenzione la figura oscura di Severus Pyton, il professore di Pozioni e Difesa contro le Arti Oscure interpretato al cinema da Alan Rickman, mentre coordina la sua classe di fronte ad un grande bancone di legno affollato di ampolle con nomi scritti in latino ed inglese, e un'attrezzatura utile a preparare pozioni magiche di ogni tipo. Il visitatore degli Studios può attivare bacchette che girano da sole e altre magiche curiosità grazie ad un sensore che si trova nei pressi dell'attrazione.
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Lo studio di Silente tra scienza e letteratura
Nella prima parte del percorso all'interno degli Studios vi potreste sentire osservati, forse perchè le pareti sono ricoperte di quadri antichi che ritraggono molteplici personalità. Tranquilli, non vi seguiranno con lo sguardo come facevano nei film di Harry Potter grazie agli effetti speciali e l'utilizzo del green screen. Tuttavia, quando notate che i soggetti dormono beatamente vi accorgete di essere all'interno dello studio di Albus Silente, situato in una delle più alte torri del castello di Hogwarts nei film. Microscopi, telescopi e strumenti di astronomia affollano le teche di vetro ai lati della stanza, mentre centinaia di libri insieme a vari oggetti di scena riprodotti fedelmente, ci fanno sentire al centro dell'azione e pronti per girare una scena con Richard Harris (l'attore che interpreta Silente in Harry Potter). Lì vicino un'area dedicata agli "attori animali" della saga fantasy, dalla civetta Edvige a Grattastinchi, il simpatico gatto di Hermione, addestrati da personale qualificato per una performance unica e coinvolgente sullo schermo.
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Quanti di voi hanno sognato di passare qualche giorno nell'accogliente ed imprevedibile casa Weasley, in cui Harry Potter viene accolto nel film Harry Potter e la camera dei segreti? La scenografia è fedele e lascia a bocca aperta, con il ferro da stiro che lavora da solo, i piatti che si lavano senza che nessuno sia presente in cucina, e sulla poltrona qualche presenza invisibile sta lavorando all'uncinetto un maglione colorato mentre il coltello è intento ad affettare una carota di sua spontanea volontà.
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Prossima fermata Hogwarts
Passando per i luoghi grigi e austeri del Ministero della Magia si arriva alla grande sala che ospita il celebre Hogwarts Express, il treno rosso che porta ogni anno gli studenti della più famosa scuola di magia a destinazione, ed è una riproduzione del treno Olton Hall n. 5972.
In pochi istanti ci si trova sulla banchina di una stazione con il treno che aspetta coloro che devono salire a bordo, e una serie di carrelli pronti ad attraversare il muro con valigie e gabbie per uccelli. Come dire di no ad una foto mentre si spinge il carrello tentando di raggiungere il binario 9 3/4?
L'emozione continua anche all'interno del mezzo di trasporto sul quale intere generazioni hanno immaginato di viaggiare, grazie alla possibilità di salire sul vagone e curiosare nelle varie cuccette impolverate con borse sui sedili, scarti golosi, quaderni di appunti e oggetti personali dei protagonisti. Questa area è stata aperta al pubblico più di recente, ma ha permesso di girare la famosa scena in cui Harry, Ron ed Hermione sono ormai adulti e salutano i rispettivi figli che devono raggiungere la scuola di Hogwarts al loro posto. Solo una piccola parte degli Studios è all'aperto, anche per non restare vittime dell'instabile clima inglese. Abbandonato il binario 9 3/4 infatti, si esce fuori per visitare casa Dursley, salire a bordo della macchina volante del Signor Weasley e sul mitico The Knight Bus viola a tre piani, oltre a camminare sul suggestivo Hogwarts Bridge, creato solo in parte per il film Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban.
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Come è stato possibile tutto questo?
Rientrando ci si ritrova all'interno del reparto Effetti Speciali che ha reso possibile le bizzarre e inquietanti creature di Hogwarts, ma anche le sequenze più spettacolari dei vari film che hanno lasciato il segno. Quando si parla di magia è facile immaginare l'impiego di alta tecnologia e di professionisti creativi che hanno lavorato a lungo per regalare agli spettatori un immaginario verosimile e mozzafiato. Il goblin Griphook che lavora alla Banca dei Maghi Gringott, la Mandragola con il suo pianto letale, l'elfo Dobby e le creature oscure al servizio di Voldemort sono state create con modelli trattati dalla computer grafica più moderna. Ma quello che mi ha colpito in particolare è l'hipogrifo, il grande volatile legato ad Hagrid che sembra assolutamente reale, muovendosi lentamente davanti ai visitatori mentre uno schermo dietro spiega come è stato realizzato. Anche i trucchi di make up sono una parte fondamentale del successo di Harry Potter ed è affascinante scoprire qualche segreto di questa forma di arte a volte sottovalutata.
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La magia del castello di Hogwarts
Dopo aver passeggiato tra le botteghe colorate e affollate di Diagon Alley, frutto della fantasia di J.K. Rowling influenzata dalla visione di Charles Dickens, una imponente statua dell'architetto di Hogwarts ci invita a studiare i numerosi disegni, progetti e plastici che hanno reso possibile le varie sale del magico castello, ricche di dettagli. Mentre osservo le vetrine con il materiale del dipartimento artistico comincio a sentire una musica epica e romantica e, quando giro l'angolo entrando in una sala avvolta in una luce suggestiva e calda, capisco il perché. Il modello in scala 1:24 del Castello di Hogwarts riempie la sala, fornito di ogni torre, cortile, finestra e ponte che abbiamo imparato a conoscere sul grande schermo.
Grazie al lavoro di 86 artisti il primo disegno di Stuart Craig è diventato realtà, con la riproduzione dei luoghi in cui gli amati protagonisti di Harry Potter hanno vissuto le loro avventure, con 2.500 luci in fibra ottica che simulano le lanterne dei corridoi e stanze dove sembra di vedere da un momento all'altro l'ombra di un mago passare. Grazie ad una pedana circolare in discesa il visitatore può ammirare ogni lato del meraviglioso castello ispirato al castello di Alnwick e alla Cattedrale Durham, utilizzato dai registi per le riprese esterne nei vari film. Difficile frenare il desiderio di diventare piccoli piccoli ed entrare a dare un'occhiata, anche se gli Warner Studios offrono la possibilità di esplorare gli interni di questa costruzione, con i set più importanti aperti al pubblico durante il tour.
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Mago per un giorno
Il tour all'interno dei Warner Bros. Studios è pensato per rendere partecipe il visitatore in prima persona, regalandogli un'esperienza divertente ed unica che non si limita ad osservare la magia ma a viverla. Infatti, lungo il percorso della durata complessiva di circa 2 ore, è possibile diventare protagonista di Hogwarts in vari modi, oltre i selfie e i video che il personale vi invita più volte a condividere con l'hashtag #WBTopurLondon. Potete ordinare ad una scopa volante del Quiddich di alzarsi per tenerla nelle vostre mani pronunciando la semplice parola "Up", e farci un giro volando su Londra grazie ad un'area green screen a disposizione. Attivare vari incantesimi spingendo qualche bottone, fare un corso per manovrare una bacchetta magica in modo consapevole ed efficace, fare un viaggio seduti all'interno del vagone del famoso Hogwarts Express, camminare tra le affascinanti botteghe di Diagon Alley... e mangiare caramelle e dolci dal gusto alquanto originale, nel bene o nel male.
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Vi siete mai chiesti per esempio che gusto ha la burrobirra? Per "dovere di cronaca" non ho potuto tirarmi indietro quando, a metà tour, ci si trova davanti ad un bar ristorante che vende hot dog e hamburger, ma anche la celebre bevanda analcolica di cui Harry Potter e i suoi amici sono golosi. Nel bicchiere l'aspetto è quello della birra normale, ma il gusto è dolce e difficile da decifrare. Osservando le altre persone sedute al tavolo mi rendo conto che l'80% sta bevendo la burrobirra per curiosità, provando ad indovinare gli ingredienti, ma nessuno mi sembra particolarmente soddisfatto.
"Sono arrivato fin qui e devo sentire com è!" è il pensiero diffuso tra i visitatori degli Warner Bros. Studios, ma, provata una volta, difficile immaginare di volerne un altro bicchiere. Se volete un consiglio meglio buttarsi sulle rane di cioccolata, i biscotti e i colorati snack che trovate in vendita nello shop al termine della visita, anche se almeno una volta la burrobirra è da assaggiare per rispetto di Harry Potter!
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Resistere allo shopping? Impossibile
Lo shop dei Warner Bros. Studios è davvero ricco di souvenir per ricordare la favolosa giornata, dalle magliette alle sciarpe, felpe, ma anche prodotti di cartoleria, portachiavi, mantelli e costumi che riproducono fedelmente gli originali, giochi di società, borse, peluche e persino gioielli più o meno elaborati che ricordano vari dettagli della saga. Non poteva mancare anche un angolo dedicato ad Animali fantastici e dove trovarli, lo spin off con Eddie Redmayne nei panni di Newt Scamander di cui J.K. Rowling ha scritto anche la sceneggiatura. Ma la tentazione più grande per i fan più affezionati di Harry Potter è sicuramente l'intera parete affollata di bacchette magiche, ognuna diversa e legata ad un personaggio preciso. Una cosa è certa, sarà difficile non tornare a casa con un ricordo, materiale e non, di questa esperienza reale ma così vicina ad un bellissimo incantesimo.
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