The Boys 2x05, recensione: attenti al cane!

Recensione del quinto episodio della seconda stagione di The Boys, dove entra in scena un personaggio cult del fumetto originale.

The Boys 11
The Boys: una scena della serie con Karl Urban e Jack Quaid

Ritorniamo, con questa recensione di The Boys 2x05, all'appuntamento settimanale con i "ragazzi" creati da Garth Ennis e portati sullo schermo da Eric Kripke, il quale ha dovuto precisare, dopo le proteste da parte dei fan, che la nuova formula di distribuzione non è stata un'imposizione di Amazon Prime Video, bensì un'idea sua, nata proprio da ciò che abbiamo commentato parlando dei primi tre episodi: la voglia di far sì che ogni capitolo stia a sé e possa respirare come si deve, dando agli spettatori il tempo di riprendersi dai non pochi momenti forti, folli o scioccanti che accompagnano ciascun episodio (se pensiamo al precedente, più "misurato" rispetto al solito, viene in mente Patriota che frequenta un mutaforma con le fattezze di Stillwell, da lui uccisa nel finale della prima stagione). Una strategia pienamente giustificata per il quinto capitolo della seconda stagione, dove entra in scena uno dei personaggi cult più amati dai lettori dei fumetti, e finora praticamente assente dall'adattamento televisivo per motivi per lo più tecnici.

"Terror, fuck it!"

The Boys 2
The Boys: Karl Urban, Nathan Mitchell, Chace Crawford, Jack Quaid, Karen Fukuhara in una scena della serie

E partiamo proprio da lui, dal personaggio che dominerà quasi tutte le conversazioni attorno a We Gotta Go Now: Terror, il cane di Butcher. Nel fumetto su cui si basa The Boys è il fedele compagno a quattro zampe del protagonista, unico residuo della vita di prima accanto a Becca (che nell'universo cartaceo è veramente morta prima degli eventi principali), una presenza che è fonte di tanto humour nero perché, in pura tradizione di Garth Ennis, Terror non è un cane normale: Butcher, da bravo psicopatico quale è, gli ha insegnato ad aggredire sessualmente qualunque animale gli capiti a tiro, incitandolo con la frase che abbiamo usato come titolo di questo paragrafo (letteralmente "Terror, scopatelo!"). Nella serie televisiva l'abbiamo visto, finora solo di sfuggita in un flashback nella prima stagione, e in sede di interviste Eric Kripke ha spiegato che tale omissione era dovuta alla difficoltà legata all'addestramento di un vero animale per episodi multipli. Nel medesimo contesto aveva anche promesso che Terror sarebbe apparso come si deve in un episodio della seconda annata, ed è innegabile che la promessa sia stata mantenuta.

The Boys 2, parla la new entry Aya Cash: "I veri eroi sono quelli che affrontano le difficoltà quotidiane"

The Boys 10
The Boys: un primo piano di Karl Urban

Sì, il lato perverso del personaggio è rimasto (ma è fuori campo e, per la gioia degli animalisti, almeno in questa sede si limita ai peluche), ma la sua presenza va oltre il mero lato provocatorio dello show, poiché è inserita nel contesto di una storyline più ampia e a tratti sorprendente: il cane vive infatti con la famiglia di Butcher, parte di una volontà da parte degli autori di esplorare nel dettaglio la vita privata di un uomo roso dalla sete di vendetta e attualmente tormentato dai sensi di colpa, poiché il suo innato odio per i Super è il motivo per cui Becca rifiuta di fuggire insieme a lui. L'introspezione continua, ma non senza la parte action, poiché l'esplorazione della psicologia di Butcher - in parte tramite il suo rapporto malsano con Terror - coincide con un assedio da parte di Black Noir, in uno dei momenti più tesi di tutta la serie, un concentrato di suspense e brutalità che ancora una volta sottolinea l'importanza del fattore umano dello show, delle persone comuni in conflitto con esseri sovrumani.

The Boys 2x04, recensione: questioni di libertà

Conflitto social

The Boys 3
The Boys: Dominique McElligott, Antony Starr durante una scena della serie

Passando dall'altro lato della barricata, continua il duello psicologico tra Patriota e Stormfront, alimentato dal complesso di inferiorità di lui ora che lei lo ha battuto in termini di popolarità. Un elemento molto attuale, dato che oltre alla componente virale legata alla presenza delle figure pubbliche sui social (che Patriota esacerba commettendo un paio di omicidi involontari in diretta TV) c'è anche la riflessione più cupa sul tipo di persona che può ottenere consensi online senza troppa difficoltà, considerando che Stormfront è segretamente una killer bigotta. Il loro rapporto, quello tra due facce della stessa medaglia distorta che rappresenta un'America parossistica ma non troppo, è anche una trasposizione intelligente e provocatoria del loro legame fumettistico (nell'originale lui è stato creato manipolando il DNA di Stormfront), situata in un adattamento che non perde mai di vista la possibilità di mettere alla berlina le convenzioni supereroistiche. Anzi, in questo episodio l'elemento satirico raggiunge forse il suo apice pur non andandoci particolarmente pesante, tramite una semplice battuta sul fatto che il film sui Sette sarebbe stato riscritto da un tale Joss.

The Boys 2, parla Chace Crawford: "La serie non è la solita storia di supereroi"

Scarlett Johansson a colloquio col regista Joss Whedon con in una scena di The Avengers - I vendicatori
Scarlett Johansson a colloquio col regista Joss Whedon con in una scena di The Avengers - I vendicatori

Il riferimento è, ovviamente, a Joss Whedon, il noto autore televisivo che al cinema ha prima realizzato The Avengers e poi, cambiando scuderia, messo mano a Justice League in seguito ai disaccordi tra la Warner Bros. e Zack Snyder. Anche senza l'attuale controversia che domina i media specializzati da qualche mese (l'attore Ray Fisher lo ha accusato di comportamenti abusivi e poco professionali sul set), quella allusione centra perfettamente il punto sul contrasto fra i supereroi classici e quelli immaginati da Ennis: Whedon ha infatti, in entrambi i casi, puntato su eroi che hanno qualità umane e credono nel bene comune; i Sette, invece, sono per lo più egoisti e addirittura misantropi. E viene in mente l'equivoco sul fatto che la Warner, tramite Whedon, volesse addolcire un universo cinematografico della DC che in apparenza era troppo cupo. In realtà la luce era in arrivo a prescindere, come suggerito dal finale di Batman v Superman: Dawn of Justice, e il Superman di Snyder, ancora alle prime armi, commetteva errori imputabili alla mancanza di esperienza. L'esatto contrario di Patriota, che è attivo da anni ed è veramente un sadico a cui non importa nulla dell'incolumità della gente. Lui non avrebbe urlato dal dolore dopo aver ucciso il generale Zod. Avrebbe riso, e molto probabilmente avrebbe continuato ad accanirsi sul cadavere.

Conclusioni

La popolare serie di Amazon Prime Video rimane a livelli altissimi, come abbiamo provato a spiegare in questa recensione di The Boys 2x05. Scavando nel privato dei personaggi e unendolo a considerazioni sociali e satiriche contemporanee, l'episodio si conferma un piccolo gioiello di introspezione, azione, violenza e humour molto scorretto.

Movieplayer.it
4.5/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • La frecciatina nei confronti di Joss Whedon è esilarante.
  • La sequenza a casa di Butcher è un buon connubio di risate e sangue.
  • Il rapporto tra Patriota e Stormfront promette nuove scintille.

Cosa non va

  • Peccato che Terror non sarà un membro fisso della squadra.