Prendere il posto di un attore che ha interpretato alla perfezione un personaggio non è facile: Francesco Acquaroli (interprete teatrale visto in Romanzo criminale - La serie, nella saga di Smetto quando voglio di Sydney Sibilia e in Mia madre di Nanni Moretti) ha raccolto il testimone di Claudio Amendola, Samurai, burattinaio che tira i fili di tutti i traffici illeciti di Roma in Suburra, film di Stefano Sollima tratto dall'omonimo libro di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, nella serie prequel prodotta da Netflix, disponibile sulla piattaforma di streaming dal 6 ottobre.
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Volto impassibile e sguardo che sembra in grado di uccidere, Samurai è uno dei personaggi centrali di Suburra - La serie: attorno a lui ruota anche il destino dell'onorevole Cinaglia, politico dalle nobili intenzioni che si fa corrompere quando capisce che la sua carriera è ormai a un punto morto. A interpretare il ruolo, simile a quello che fu di Pierfrancesco Favino nel film, è Filippo Nigro.
Abbiamo incontrato i due attori a Roma, dove ci hanno rivelato qualcosa in più sui loro personaggi: "Cinaglia è lì che galleggia" ci ha detto Nigro, spiegando meglio: "galleggia in Campidoglio senza nessuna prospettiva: è stato lasciato dalla moglie, che è una politica importante, di livello alto, e non capisce quello che gli gira intorno, è anche ingenuo all'inizio della storia. Forse perché ha ancora degli ideali? Vuole davvero provare a cambiare le cose, è uno che cerca di lottare contro l'impossibile, a modo suo, ma poi il richiamo del potere e il fatto che il Samurai gli riconosca qualcosa, cosa che nessuno ha mai fatto prima, né il suo partito né sua moglie, gli fa imboccare una strada diversa".
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