Con l'uscita di Spider-Man: Far From Home si è conclusa la Fase Tre del Marvel Cinematic Universe, mentre al Comic-Con di San Diego 2019, proprio stanotte, ci sono stati i primi annunci (fino alla fine del 2021) relativi alla Fase 4 Marvel. Da tali annunci mancava proprio Peter Parker, a causa di un cavillo contrattuale: la Sony, che detiene tuttora i diritti cinematografici del personaggio e lo condivide con la Marvel in base a un accordo vantaggioso per entrambe le parti, controlla il marketing dei film in solitario, e la presenza al Comic-Con fa parte di quella componente. Presumibilmente l'annuncio ufficiale di un terzo film arriverà a breve, sia per l'aspetto commerciale - mentre scriviamo queste righe il secondo episodio si appresta a diventare il più visto di sempre dei film dedicati a Spidey, battendo il terzo capitolo della trilogia di Sam Raimi - che per quello narrativo: laddove gli annunci ufficiali della Fase Quattro non hanno svelato troppo su come sarà il franchise in generale, l'avventura europea di Spider-Man pone le basi per sviluppi molto interessanti. Attenzione, l'articolo contiene spoiler !
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Crisi d'identità
Il mid-credits di Spider-Man: Far From Home stravolge completamente il mondo di Peter Parker, con la sua identità segreta nota al mondo intero grazie a un inganno finale, postumo, di Mysterio. La doppia vita del ragazzo è ora di dominio pubblico, come lo era già per la maggior parte degli altri eroi del MCU. Solo che mentre Tony Stark e gli altri si sono rivelati al mondo di loro spontanea volontà, pagandone poi in parte le conseguenze in Captain America: Civil War, Peter è stato smascherato con la forza, accusato di un crimine che non ha commesso, sostanzialmente ostracizzato (almeno stando a Kevin Feige, che ha affermato che nel prossimo film ci sarà una storia di Peter Parker mai raccontata prima al cinema). È un tema che il franchise ha già affrontato in parte, sottolineando la diffidenza del pubblico nei confronti dei supereroi, ma questo soprattutto sul versante televisivo (vedi, in particolare, Jessica Jones). Con Spider-Man si passa a tutt'altro livello, e di conseguenza le prime voci sull'antagonista del prossimo episodio - il regista Jon Watts dice di voler usare Kraven il Cacciatore - si fanno particolarmente succulente. Senza contare il probabile debutto, negli anni a venire, di un certo Norman Osborn, che secondo i fan potrebbe essere il misterioso acquirente della Avengers Tower a New York.
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L'altro dettaglio di non poco conto è la fonte della notizia sulla presunta attività criminale del personaggio: TheDailyBugle.Net, sito curato da un tale J. Jonah Jameson, non più rispettato direttore di un grande quotidiano, bensì una sorta di Alex Jones (noto complottista americano), come suggerisce apertamente l'apparato visivo del suo cameo. A suo modo, potrebbe essere l'espediente più apertamente politico nei film Marvel negli ultimi anni, affrontando di petto la questione delle fake news e della manipolazione dell'opinione pubblica, tema già esplorato in parte proprio tramite Mysterio e le sue illusioni, ma senza scomodare figure politiche e mediatiche reali come è invece la prassi nei fumetti. Lo sottolinea anche il fatto che J.K. Simmons, convocato per interpretare nuovamente Jonah dopo esserlo stato nei tre film di Raimi, abbia un look e un atteggiamento più simile a quello del suo personaggio in Whiplash: praticamente un villain a pieno titolo, e non un comprimario comico come nella sua precedente incarnazione. Una strategia interessante per aggiornare e rendere più plausibile, nel mondo odierno, la crociata del giornalista contro l'amichevole Spider-Man di quartiere.
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Invasione imminente?
L'altro dettaglio intrigante si cela nel post-credits, che rielabora a modo suo una teoria dei fan che circolava dai tempi delle riprese di Captain Marvel: e se Nick Fury fosse stato uno Skrull? Watts ha chiarito che in linea di massima abbiamo sempre visto il vero Fury, e la sostituzione è avvenuta dopo Avengers: Endgame, per permettere alla spia di prendersi una vacanza e al contempo monitorare eventuali altre minacce aliene. Nel contesto del film stesso è soprattutto una simpatica gag, ma apre comunque la porta per una variante di Secret Invasion, la celebre storyline dei fumetti dove gli Skrull hanno strategicamente sostituito diversi individui importanti, supereroi compresi, per anni. Se infatti gli alieni buoni, come Talos e sua moglie, possono prestarsi al gioco per aiutare un amico, cosa impedisce agli Skrull meno nobili d'animo di mettere in atto piani più nefasti? Soprattutto se, dopo la morte di Thanos e la caduta dell'impero Kree, esiste un altro tipo di antagonista cosmico a cui potrebbe risultare comodo avere degli infiltrati speciali. E tra i titoli non ancora annunciati, ma comunque in lavorazione, della Fase Quattro ci sono i ritorni al cinema dei Fantastici Quattro e degli X-Men, due gruppi che con le minacce cosmiche hanno una certa dimestichezza...