"La prossima volta resta un po' di più". Lo dice a 007, a James Bond, con un fare dolcissimo, Paloma, una delle Bond Girl (ma forse non è neanche più il caso di chiamarle così) di No Time To Die. Paloma è Ana De Armas, un'attrice che aspettavamo da tempo in questo ruolo, tanto che qui su Movieplayer abbiamo cominciato a parlare di lei più di un anno fa. Il colpo di fulmine è scoccato dopo averla vista in Blade Runner 2049. E l'affiatamento che aveva dimostrato proprio con Daniel Craig in Cena con delitto, insieme alle prime immagini che la raffiguravano nei character poster, ci avevano creato molta curiosità e molte speranze. Speranze ben riposte. Ana De Armas è una delle sorprese più belle di No Time To Die. E, se pensiamo che l'attrice cubana è in scena per dieci minuti o poco più, la cosa la dice lunga sull'aura e il fascino dell'ex compagna di Ben Affleck.
Paloma, l'agente cubana
Paloma (Ana de Armas) è un'agente di supporto che attende James Bond a Cuba, dove l'amico e agente della CIA Felix Leither (Jeffrey Wright) lo ha condotto. Paloma attende Bond e lo porta con sé, lo conduce in uno sgabuzzino (Bond chiede ironico: "è la sua camera?") e comincia a sbottonargli la camicia. Ma è solo un modo per dire che deve cambiarsi e gli ha portato lo smoking. Quello che ci fa amare Paloma dal primo momento, è quell'irresistibile impaccio in tutto quello che fa. È praticamente un inedito nella storia delle Bond Girl, che di solito sono donne molto pericolose o, per contro, ragazze che si innamorano di lui all'istante. È probabile che proprio qui, nel disegno di questo personaggio, si senta di più il tocco di Phoebe Waller-Bridge, autrice e protagonista della serie tv Fleabag, chiamata nel team degli sceneggiatori proprio per tirare fuori al meglio il lato femminile dei personaggi. E in questo impaccio ci vediamo molto dell'autrice, che ha disegnato una donna comunque indipendente, che non deve legarsi in ogni caso a un uomo, che sa di non essere perfetta e lo ammette. A suo modo, anche Ana De Armas è un segno dei tempi.
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Solo tre settimane di allenamento
"Dimentico tutto quando sono nervosa", confessa lei al primo dialogo con Bond. Non proprio un bel viatico per chi ti deve accompagnare in una missione pericolosa. E non è davvero il massimo nemmeno quando confessa "Ho fatto tre settimane di allenamento per questa missione". Bond resta tra lo stupito e il perplesso, ma osserva divertito e incantato, questa donna così particolare. E noi, con lui, continuiamo a osservare Paloma increduli, divertiti, innamorati. È come quando esci a cena con una ragazza che ti piace, e scopri che è davvero, davvero simpatica. È il massimo. Una volta in missione, poi, Paloma ci stupisce ancora: tra capacità balistiche e talento per le arti marziali, sarà una perfetta alleata in battaglia per Bond. E anche una compagna di bevute, visto il drink con cui brindano una volta debellati i nemici.
In abito da sera
Ana De Armas è splendida nel suo abito di scena, curiosamente replicato sul red carpet londinese della prima di No Time To Die, dove ha incantato tutti. È un vestito lungo, con una scollatura a V profondissima sul davanti, che lascia intravvedere un seno che sembra disegnato da un artista. Un lungo spacco lascia scoperte anche le gambe e la giarrettiera. Ma, e non è una battuta, finirete per guardarla negli occhi. Ed è lì che vi perderete. Quegli occhi chiari, azzurri, limpidi, che spiccano al centro di quello che rimane un volto da bambina, rotondo e armonico, che è il vero punto di forza di Ana De Armas. È proprio grazie a quel volto che l'attrice, nata a Santa Cruz del Norte, a Cuba, nel 1988, è riuscita a portare sempre un tocco di candore e di ingenuità ai personaggi che ha interpretato. Un viso che va di pari passo con quei suoi modi teneri, disarmanti. Come quando, al bancone, sembra non reggere l'alcol.
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Una Bond Girl completamente diversa
Irresistibile quando arriccia il naso, quando saluta James Bond con un "ciao" (proprio così, in italiano), Ana De Armas è una Bond Girl totalmente inedita, completamente diversa dalle altre. Non subisce per forza il fascino di James Bond, non è - apparentemente - tesa e concentrata sulla missione, è leggera e leggiadra, è autoironica. E quel suo impaccio la rende più sexy che mai. Un nuovo modo di essere Bond Girl è possibile. Questa nuova idea di donna va visto nel nuovo modo di intendere James Bond ai tempi del #metoo. Le donne non sono delle prede da conquistare, ma alleate e compagne di squadra. Una visione moderna, a cui però, complici gli sceneggiatori, Ana De Armas è riuscita a dare un'interpretazione tutta sua.
Ridateci ancora Paloma
Il risultato è che, in dieci minuti e poco più, Ana De Armas è riuscita a oscurare quasi tutte le altre donne del film. Forse non Léa Seydoux, che in No Time to Die è protagonista assoluta, e motore della storia, ma le altre sì. E non era mai accaduto che si chiedesse a gran voce che un personaggio della saga ritorni. Sui social media, nelle ore immediatamente successive alla proiezione stampa, tra gli addetti ai lavori è una vera e propria levata di scudi. Tutti, uomini ma anche donne, vorrebbero vedere ancora Paloma su qualche schermo, in uno dei prossimi film di James Bond, o in un film o una serie tutti su di lei. Non ci dispiacerebbe che, in qualche modo, potesse tornare nel prossimo film di James Bond. In fondo è già capitato che un attore tornasse, anche in un altro ruolo. E anche che un'attrice, una volta cambiato protagonista e progetto, fosse ancora lì, nel suo ruolo. Parliamo di Judi Dench e della sua M., passata dal ciclo di Brosnan a quello di Daniel Craig. Perché non regalarci ancora Paloma? "La prossima volta resta un po' di più" dice amorevolmente Paloma a James Bond. "La prossima volta resta un po' di più" lo diciamo tutti noi a Paloma.