Luì e Sofì sono tornati. Dopo che il secondo capitolo della saga dei Me contro Te è stato uno dei campioni di incassi dell'estate e dell'anno, i due beniamini dei bambini tornano al cinema dal 1 gennaio con Me Contro Te Il film - Persi nel tempo. Ed è di nuovo la cronaca di un successo annunciato. I Me contro Te, nella loro versione cinematografica, hanno trovato una loro via espressiva, giocosa e colorata. Se doveste capitare davanti a un loro film senza che sappiate di cosa si tratti, lo riconoscereste subito. I colori sono accesi, accesissimi: viola, verde acido, blu elettrico. È il mondo che si muove intorno a Luì e Sofì, che sono in scena con i loro colori più tenui, il giallo e il rosa, ormai i toni simbolo dei due personaggi. La produzione dei film, che ha un tono ingenuo ma deciso e riconoscibile, è sempre più ricca, e a ogni capitolo si aggiungono nuovi tasselli.
Luì e Sofì a spasso nel tempo...
Nel nuovo Me Contro Te Il Film - Persi Nel Tempo, Luì (al secolo Luigi Calagna) sta per essere ammesso all'ordine degli scienziati: il suo saggio è un esoscheletro robotico, un po' come la corazza di Iron Man, per capirci, che lui comanda a distanza con un marchingegno che porta al polso. Proprio mentre sta per iniziare la cerimonia, però, irrompono il Signor S. (Pierpaolo Zizzi) e Perfidia (Antonella Carone), che vogliono vendicarsi di Luì e Sofì (Sofia Scalia). La distruzione di una clessidra magica porta i quattro personaggi a spasso nel tempo. Luì e Il Signor S. arrivano nel futuro. Sofì e Perfidia nell'antico Egitto.
Tra Blade Runner e La Mummia...
I Me contro Te, stavolta, mescolano le carte e si muovono più verso il cinema. Il futuro fa pensare alla fantascienza di Blade Runner, agli elementi robotici di Iron Man, e tutto quello che ne consegue. Andando indietro nel passato, invece, il riferimento immediato è La mummia, ma anche qui ci potete trovare tante altre cose. C'è un po' di Indiana Jones e anche un po' di Ritorno al futuro (la foto che pan piano sbiadisce perchè quel che accade nel passato condiziona il futuro), non a caso uno dei film preferiti di Luì, c'è un po' di Harry Potter e qualcosa di Scooby Doo e delle Winx. É un modo per giocare con il cinema, una volta che sul grande schermo ci arrivi tanto vale provare a giocarci.
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Come in un parco dei divertimenti
Il tutto è inserito in un contesto giocoso, in una serie di situazioni comunque rassicuranti e colorate. C'è l'Egitto, ma è quello che potreste trovare in un'attrazione di un parco dei divertimenti. I robot, per quanto fotorealistici, sono quelli che potreste trovare in un cartone animato. Anche Luì e Sofì, e questo è il loro vero fattore vincente, sono un po' dei cartoni animati (il giallo e il rosa degli abiti e la stilizzazione dei loro personaggi vanno in quella direzione). Ma il bello è che non hanno fatto un lavoro attoriale per diventarlo, sono davvero così, dentro e fuori dal set, ed è per questo che piacciono ai bambini. Per il loro pubblico è importante, infatti, che nel loro film non facciano gli attori, non interpretino dei personaggi. Loro sono sempre Luì e Sofì, immediatamente riconoscibili, perché ai bambini piacciono così ed è così che vogliono ritrovarli anche su grande schermo. Il look allora è sempre lo stesso: però, Sofì con caschetto nero in versione antica egizia è una novità e sta davvero bene.
Non solo youtuber
Luì e Sofì ormai non sono solo due yutuber, non sono solo due attori, Sono anche dei giocattoli: avrete visto in giro le bambole modello Barbie e Ken che li raffigurano. Sono nei diari e negli zaini per la scuola, sulle scarpe da indossare. Sono un brand. E dire che, il nome del canale che avevano scelto per iniziare sta lì a testimoniarlo, non avevano pensato subito ai bambini come loro target. Il loro canale YouTube nasceva semplicemente per mettere in scena delle sfide. Ben presto i due ragazzi hanno capito che erano seguiti soprattutto da bambini e hanno modellato i loro video, e ora i film, su questo nuovo target.
Il biglietto d'oro
Il salto da YouTube al cinema forse poteva sembrare un azzardo, ma è stato un successo. I bambini, si sa, sono un pubblico molto fedele ai loro idoli, e - come ben sa chi è genitore - sanno essere molto convincenti con le proprie mamme e i propri papà quando vogliono qualcosa. Così quello dei Me contro Te è un film che riesce a portare al cinema anche quattro persone alla volta, se pensiamo a una famiglia con due figli. E non è un caso che Me Contro Te Il Film - Il Mistero della Scuola Incantata, diretto da Gianluca Leuzzi come questo film, abbia vinto il Biglietto d'Oro come miglior incasso italiano della stagione, una stagione molto particolare.
Il clown e il cattivo che non fa paura
Come dicevamo, tutto è pensato per i bambini, e tutto deve essere rassicurante. Accanto ai due protagonisti, così, ecco Pongo (Michele Savoia), che è il clown, il personaggio che fa ridere con le sue gag. E ci sono un cattivo così ridicolo da non far paura, il Signor S., e una ragazza, Perfidia, che se smettesse di essere cattiva sarebbe più bella... Questo terzo film arriva a chiudere un cerchio narrativo e - come accade davvero nei grandi film, i cinecomic più aggiornati - spiega in qualche modo le ragioni del cattivo e lo rende umano. "Essere diversi è un valore, non un limite" dice Luì, e il messaggio, semplice e diretto, è di quelli che possono insegnare qualcosa ai più piccoli. E anche ai grandi.