Jessica Jones: una seconda stagione all'insegna della rabbia e di un oscuro passato

Se la prima stagione era chiaramente incentrata sul confronto con il cattivo interpretato da David Tennant, stavolta c'è più spazio per i personaggi che circondano la protagonista, il suo passato e i suoi poteri.

Anno 2018 del nostro Signore, anno 10 del Marvel Cinematic Universe. Dopo il grande successo e la novità di Daredevil, Luke Cage e Iron Fist non hanno convinto del tutto e anche la super-reunion dei Defenders non ha suscitato grande entusiasmo. Eppure Netflix continua a puntare forte sulla sua collaborazione con la Marvel e continua ad investire su questi supereroi sui generis, così lontani da quelli che da un decennio popolano i cinema. Eppure in attesa di Captain Marvel e di eventuali spinoff dedicati a Vedova Nera, e con la cancellazione definitiva di Agent Carter, quello di Jessica Jones è al momento l'unico personaggio femminile dell'intero universo cinetelevisivo ad avere una serie o un film tutto suo.

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Jessica Jones: una foto della protagonista Krysten Ritter
Jessica Jones: una foto della protagonista Krysten Ritter

Non è quindi un caso che la seconda stagione arrivi sugli schermi Netflix di tutto il mondo l'8 marzo, giornata internazionale della donna, anche se, a dirla tutta, dubitiamo che la cara Jessica si degnerebbe a festeggiare tale evento. Perché la nostra investigatrice privata con superpoteri preferita, pur avendo sconfitto brillantemente il temibile Killgrave, è rimasta quella di sempre: insolente, incazzata, misantropa e pronta ad affogare il male di vivere nell'alcool. E la fama derivata dalle sue gesta eroiche sembra portarle più problemi e scocciature che altro.

"Da grandi poteri derivano grandi malattie mentali"

Jessica Jones: Krysten Ritter e David Tennant nella stagione 2
Jessica Jones: Krysten Ritter e David Tennant nella stagione 2

Se, come noi, avevate amato la prima stagione di Jessica Jones, continuerete ad apprezzare lo show con i nuovi episodi. Ne abbiamo visti solo cinque (dei tredici totali) in anteprima e non abbiamo elementi a sufficienza per giudicare l'intera stagione e la storyline principale, ma di certo la protagonista, interpretata da Krysten Ritter, mantiene le caratteristiche che hanno reso la sua serie così atipica ed affascinante. Se la prima stagione era chiaramente dominata dal confronto con il cattivo interpretato da David Tennant, questa volta c'è molto più spazio per i personaggi che circondano la bella Jessica, a partire dall'amica di sempre Trish (Rachael Taylor).

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D'altronde al centro di questi primi episodi che abbiamo potuto vedere c'è proprio il passato di Jessica Jones, l'incidente che causò la morte dei suoi genitori e il suo coma, e la misteriosa scoperta di possedere abilità sovrumane. Se nella prima stagione il coinvolgimento del misterioso gruppo IGH era appena accennato, questa volta la trama principale sembra essere incentrata proprio su questo e sulla presenza di altri (pericolosi) individui con poteri speciali. Ma anche e soprattutto sulle conseguenze che comporta essere speciali e sulla difficoltà di vivere con i tanti rimorsi che la nostra Jessica si porta appresso.

Jessica Jones 2: Krysten Ritter in prigione
Jessica Jones 2: Krysten Ritter in prigione

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Jessica Jones 2: Carrie-Anne Moss è pensierosa
Jessica Jones 2: Carrie-Anne Moss è pensierosa

Oltre alla bella Trish, a fare compagnia a Jessica ci sono il fedele aiutante Malcolm (Eka Darville) e il superavvocato Jeri Hogarth (Carrie-Anne Moss), entrambi già presenti nella prima stagione. A loro si affianca il nuovo vicino Oscar (J.R. Ramirez) ed altre new entry tra cui l'ambiguo personaggio interpretato da Janet McTeer che è al centro del mistero di questi primi cinque episodi. Di certo la mancanza di Killgrave si sente, così come quella di una spalla super come Luke Cage, ma il personaggio di Jessica è talmente forte e ricco da garantire un prosieguo di sicuro interesse anche nella seconda metà di stagione.

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Jessica Jones: Krysten Ritter in una scena della seconda stagione
Jessica Jones: Krysten Ritter in una scena della seconda stagione

Molto del merito va sempre e comunque alla Ritter e alla scrittura di Melissa Rosenberg: se Iron Fist ha fallito e Luke Cage in solitaria non ha convinto del tutto, è anche e soprattutto per il carisma dei due protagonisti. Jessica invece di carisma ne ha davvero da vendere, tanto che non smetteremmo mai di guardarla maltrattare o sopportare a fatica tutti coloro che la circondano, mentre continua il suo percorso di donna e di eroina all'interno di una società che continua a vedere le donne solo in modo stereotipato. Buon otto marzo a tutti!

Movieplayer.it

3.5/5