Dopo quasi due anni e mezzo di attesa, dovuti alla realizzazione di Luke Cage, Iron Fist e The Defenders, è finalmente arrivata su Netflix la seconda stagione di Jessica Jones, la serie noir della Marvel basata sul personaggio creato da Brian Michael Bendis e Michael Gaydos. Una stagione anomala ma affascinante, senza un vero cattivo principale (complice la morte di Kilgrave al termine della prima annata) e con una maggiore attenzione al passato della protagonista, raccontato con uno sguardo molto femminile dato che, per volere esplicito della showrunner Melissa Rosenberg, ciascuno dei tredici episodi del secondo ciclo è stato diretto da una donna (una reazione al problema, molto attuale, di un'industria audiovisiva americana ancora dominata da uomini bianchi). Ma è anche una stagione che ha confermato i vari punti di forza della serie, a cominciare dalla performance di Krysten Ritter nei panni di Jessica, e non sono mancati neanche questa volta vari rimandi ai fumetti o al Marvel Cinematic Universe. Ecco i dettagli nascosti più significativi, con la solita postilla: questo articolo contiene spoiler.
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1. Rettili alieni?
Nel primo episodio viene fatta allusione alla classica teoria complottistica, molto popolare anche in ambito fantascientifico, sui "rettiliani" (o altra razza non umana, a seconda dei casi) che si nascondono tra di noi, occupando anche posizioni importanti all'interno del governo. Potrebbe trattarsi di un semplice ammiccamento di genere, ma trattandosi dell'universo Marvel è lecito supporre che ci possa essere dietro un'allusione ben più specifica: e se i "rettiliani" in questione fossero gli Skrull, alieni verdi capaci di cambiare aspetto e, nei fumetti, antagonisti di una storyline come Secret Invasion dove veniva svelato che hanno sostituito nel corso degli anni vari personaggi importanti? Sappiamo che queste creature malvagie debutteranno sullo schermo il prossimo anno in Captain Marvel, ambientato negli anni Novanta, quindi la possibilità che esistano degli infiltrati nel tempo presente del MCU non è da escludere...
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2. Citazioni ragnesche
La seconda stagione contiene numerosi rimandi alla figura di Spider-Man e al suo angolo dell'universo Marvel, principalmente tramite la frase "Da grandi poteri deriva grande follia", stravolgimento del celebre motto di Peter Parker, e la presenza del perfido dottor Malus che nei fumetti debuttò come avversario di Spider-Woman. Molto probabilmente si tratta di un omaggio alla terza storyline del fumetto originale, dove Jessica fu ingaggiata da J. Jonah Jameson per scoprire l'identità segreta di Spider-Man e si ritrovò coinvolta in un caso più complesso dove ad aiutarla fu Jessica Drew, alias Spider-Woman. È anche un buon modo per ricordarci che, in assenza dell'apparentemente defunto Daredevil, c'è un nuovo eroe a New York che si occupa dei crimini di strada.
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3. Una prigione conosciuta
Nel complesso, la seconda stagione di Jessica Jones rimane una storia per lo più autoconclusiva, senza particolari nessi con il resto del MCU. Fanno eccezione i rimandi verbali a Danny Rand, un'apparizione di Foggy Nelson e, nell'ottavo episodio, la menzione di un carcere per individui dotati di superpoteri. Si tratta della struttura nota come The Raft (la Zattera), che abbiamo visto al cinema due anni fa in Captain America: Civil War dopo l'arresto della fazione ribelle degli Avengers. Nell'undicesima puntata ritroviamo invece il carcere normale dove erano richiusi Wilson Fisk e Frank Castle, ed è sempre nell'Ala D che viene spedita la madre di Jessica.
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4. A volte ritornano
Nel primo episodio viene suggerito che Jessica si rivolga a uno specialista dell'ipnosi per recuperare i ricordi mancanti, e l'esperto in questione si chiama Maynard Tiboldt. Un nome che i lettori dei fumetti avranno sicuramente riconosciuto, trattandosi dell'alter ego di Ringmaster, noto avversario di praticamente tutti gli eroi della Marvel e dotato, per l'appunto, di abilità ipnotiche. Avevamo già visto un altro personaggio con il nome Ringmaster in Iron Fist, ma qui si tratterebbe del personaggio ufficiale, forse in vista di un ruolo più importante in progetti futuri.
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5. Destino felino?
Come abbiamo già accennato in altri articoli sulla serie, nei fumetti Trish Walker è una supereroina a tutti gli effetti, nota come Hellcat, e nella prima stagione c'erano dei rimandi, più ironici che altro, alla controparte cartacea della sorellastra di Jessica. La seconda stagione fa la stessa cosa in alcuni episodi ma si spinge più in là nel finale, svelando che i riflessi di Trish sono ora potenziati. Vedremo Hellcat in azione in un'eventuale terza annata dello show, o forse nelle altre serie Marvel su Netflix? La risposta, si spera, nei prossimi mesi...