Nessuno sembra rimpiangere particolarmente il 2016, da tutti i punti di vista. Ma il cinema non ha smesso di regalarci emozioni e visioni indimenticabili nemmeno in questi lunghi e tribolati dodici mesi. Come ogni anno, quindi, abbiamo sottoposto i nostri redattori alla tradizionale ordalia di scegliere i loro 20 film preferiti tra quelli usciti nelle sale italiane nell'anno appena archiviato. Vi presentiamo il risultato in una serie di articoli, che culminerà con la proclamazione della top 20 cumulativa, ricavata dalle preferenza di tutto il gruppo. Oggi tocca a Beatrice Pagan, Antonello Rodio e Manuela Santacatterina.
La top 20 di Beatrice Pagan
Il 2016 è stato un anno particolarmente ricco, anche grazie all'espandersi dell'offerta in streaming in grado di regalare vere e proprie esperienze con, ad esempio, Human, o Collective: Unconscious. Tanti gli elementi che hanno conquistato facendo riflettere, emozionare e divertire anche a distanza di mesi: l'introspezione di Laurie Anderson, il cast di Hell or High Water, l'elegante riflessione sull'amore firmata Tom Ford, la Ribellione di Rogue One, la disturbante visione della bellezza proposta da Refn, l'affascinante violenza di Tarantino, l'umorismo "vintage" di The Nice Guys, e la semplicità struggente di Blue Jay, Captain Fantastic e Demolition. L'animazione è stata poi protagonista grazie al ritorno di Dory con un sequel ben ideato, al magico Kubo e alle divertenti indagini di Zootropolis, mentre tra i tanti supereroi si sono distinti l'irriverente Deadpool e l'inaspettato Lo chiamavano Jeeg Robot. L'annata è stata però dominata da storie vere adattate con sensibilità e forza espressiva e artistica, lasciando il segno con Il caso Spotlight e Il figlio di Saul. Rimangono ai piedi della top 20 documentari come 13th Grade e For the Love of Spock, le interpretazioni da Oscar (Revenant - Redivivo, Room, Carol), l'eroico Sully, i musicali Sing Street e Tutti vogliono qualcosa, il duro Divines, Anomalisa, Perfetti sconosciuti, La verità negata, Other People e film che purtroppo non ho ancora avuto modo di vedere, come La mia vita da zucchina.
7) Deadpool
9) Steve Jobs
11) Zootropolis
13) Animali notturni
14) Rogue One: A Star Wars Story
15) Land of Mine - Sotto la sabbia
16) The Birth of a Nation - Il risveglio di un popolo
17) The Nice Guys
18) The Neon Demon
19) Demolition
20) Blue Jay
La top 20 di Antonello Rodio
Potrà apparire strano eleggere un film del 2012 come preferito del 2016, ma a parte gli scherzi della distribuzione, a convincermi sul valore di Laurence Anyways - la delicata ed emozionante opera di Xavier Dolan - è proprio il fatto che è stata concepita dal regista quattro anni fa, quando era ancora 23enne (ancora prima di girare Mommy), ma evidentemente già maturo nel toccare temi scottanti con tanta efficacia. E non a caso Dolan appare ancora nella mia top 20 con il recente È solo la fine del mondo. Dietro al canadese due grandi nomi del cinema americano: Steven Spielberg che con Il GGG - Il grande gigante gentile ha dimostrato che la sua magia è ancora intatta, e Clint Eastwood che in Sully ha raccontato con precisione chirurgica le ansie di una storia controversa. Nonostante i tanti mesi passati, impossibile dimenticare il rigore de Il caso Spotlight, premio Oscar 2016. E poi, tra l'ottimo Steve Jobs, la sorpresa Hell or High Water e il Tarantino di The Hateful Eight, fa piacere inserire nei primi posti un film italiano come Perfetti sconosciuti (e in tema di prodotti nostrani menzioni anche per Lo chiamavano Jeeg Robot e La pazza gioia). Tra le opere meno famose non perdetevi Land of mine e Love and Mercy, ma c'è spazio anche per la commedia d'azione di The Nice Guys e quella rievocativa di Elvis & Nixon.
2) Il GGG - Il Grande Gigante Gentile
3) Sully
5) Steve Jobs
10) Land of Mine - Sotto la sabbia
11) Love and Mercy
13) Elvis & Nixon
15) Deadpool
17) Animali notturni
18) It Follows
20) La pazza gioia
La top 20 di Manuela Santacatterina
Uno sguardo limitato, un vecchio registratore e una vita indagata attraverso tre oggetti. Titoli molto diversi aprono questa personale classifica, ma ad accorciarne le distanze ci pensa la condivisione, seppur con esiti e stili differenti, di un'idea narrativa e visiva più vicina di quanto una lettura frettolosa possa svelare. Tre film che hanno raccontato storia passata e personaggi contemporanei sfuggendo dalle etichette di genere per soffermarsi sui dettagli o la loro consapevole assenza affidandosi ad una chiave di lettura inedita. La ferocia mai esibita eppure disturbante ed il bagliore di speranza raccontati da László Nemes sono il punto fermo attorno al quale hanno orbitato i baci inaspettati dei protagonisti di Weekend, l'incanto dei legami ritrovati di Little Sister, il papà imperfetto di Viggo Mortensen, la scrittura tripartita di Aaron Sorkin e le conversazioni/confessioni tra David Foster Wallace e David Lipsky. Una stagione cinematografica racchiusa anche nella fuga delle "due pazze" meravigliose di Paolo Virzì, nel supereroe che mangia budini e negli occhi di una ragazza ruvidamente tenera. Un anno terminato con le parole di un poeta/autista e le infinite possibilità regalate da una pagina bianca.
2) Steve Jobs
5) Paterson
6) Weekend
9) Carol
11) Anomalisa
12) Neruda
15) Sing Street
16) Io, Daniel Blake
17) La pazza gioia
19) Little Sister
20) Fiore
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