In Avengers: Infinity War vediamo gli Avengers originali - Iron Man (Robert Downey Jr.), Captain America (Chris Evans), Thor (Chris Hemsworth), Hulk (Mark Ruffalo) e Vedova Nera (Scarlett Johansson) - unirsi ai Guardiani della Galassia, Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), Black Panther (Chadwick Boseman), Spider-Man (Tom Holland) e molti altri. Nonostante le divergenze che li hanno portati a separarsi, una minaccia incombente e li spinge a unire le forze: Thanos (Josh Brolin), antagonista illuminato, che vuole le Gemme dell'Infinito non per scopi personali, ma per dimezzare metà della vita dell'universo, in modo che l'esistenza di tutti possa continuare.
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Nelle sale italiane dal 25 aprile, Infinity War è stato uno sforzo disumano, non solo dal punto di vista produttivo e logistico, ma soprattutto per quanto riguarda la scrittura: come far interagire tutti questi personaggi? Come rispettare la personalità di ognuno? Come premiare il pubblico per dieci anni di fedeltà al Marvel Cinematica Universe? + Autori di Captain America: The Winter Soldier, uno dei film più riusciti dei film del MCU, e di Captain America: Civil War, dove si sono fatti le ossa per Infinity War, i fratelli Anthony Russo e Joe Russo sono diventati i golden brothers dei Marvel Studios, realizzando un sogno che ha esaudito i loro desideri sia da registi che da fan.
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Infinity War: giocare con i supereroi
Proprio il loro essere grandi amanti del materiale di partenza, i fumetti, li rende allo stesso tempo autori attenti e appassionati: "Le persone hanno seguito queste storie per dieci anni e questo è il grande momento in cui tutti i loro personaggi preferiti sono insieme sullo schermo" ci ha detto Joe a Londra, all'anteprima europea del film, proseguendo: "Noi, sia da fan che come autori, abbiamo pensato a lungo a come farli interagire, quali personalità mettere a confronto, se farli divertire, arrabbiare, quali ego far scontrare, chi è il leader, chi non lo è, chi è alpha chi è beta... per noi è stato parte del divertimento, come giocare con la sabbia. Tutti questi attori, che interpretano questi personaggi con delle storie fantastiche: li abbiamo mescolati e abbiamo visto che effetto faceva".
Da grandi personaggi derivano grandi scelte di casting, di cui i Russo sono grati: "Voglio dire, questo è un cast pieno di talento: parte della benedizione che è lavorare per la Marvel è che il reparto casting ha fatto un lavoro incredibile, mettendo insieme degli attori che possono vantare diverse nomination Oscar. Forse sono loro ad aver aiutato noi a un certo punto. È difficile che si presentino senza sapere cosa stanno facendo."
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Thanos: un grande antagonista
Per reggere il confronto con una schiera così fitta di eroi, l'antagonista non poteva essere una figurina sbiadita, come ci ha detto Anthony: "Amiamo gli antagonisti complessi, così come gli eroi complessi: tutti abbiamo oscurità e luce dentro di noi, quindi avere la possibilità di esplorare ogni personaggio in questo modo credo sia una cosa preziosa." D'accordo Joe: "Il suo punto di vista è che le risorse sono limitate e la vita tende a prosciugarle, quindi si sente quasi come un custode. Quello che dice è vero: stiamo prosciugando le nostre risorse e finiremo per estinguerle. Certo la sua soluzione è da psicopatici: è questo che lo rende un personaggio complesso."
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Rispettare la mitologia dei personaggi
La forza della saga Marvel sta nei suoi personaggi: in dieci anni ognuno ha sviluppato un'identità ben precisa, che ha fatto innamorare i fan.
Per Joe: "C'è molta mitologia in questi personaggi, è ciò che li rende affascinanti, Thanos stesso è mitico: è una forza inarrestabile dell'universo e in un certo senso rappresenta la morte che sta arrivando per gli Avengers, è la personificazione di una forza irrefrenabile. La prova per ogni grande eroe è fare ciò che è giusto non importa che costo abbia: dovranno tutti affrontare quella decisione."
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