La lunga attesa è finita: è arrivato il primo trailer di Avengers 4, ventiduesimo film del Marvel Cinematic Universe e, stando alle dichiarazioni ufficiali, la fine della prima, lunga fase del franchise, dal 2008 ad oggi. Una fine annunciata già da quel titolo, tenuto nascosto per mesi, che si riferisce sia alla rivincita degli eroi contro Thanos, che alla fine del loro incontro precedente ha annientato metà delle forme di vita nell'universo, sia all'ultima avventura degli Avengers così come li abbiamo conosciuti nel 2012 (è già stato confermato che alcuni degli attori si congederanno definitivamente dalla saga il prossimo anno). Ed è su quell'atmosfera che gioca il trailer di Avengers: Endgame, alludendo senza mostrare troppo, lasciando così spazio ad ulteriori congetture su cosa accadrà. In attesa dell'uscita del film, il 24 aprile nelle sale italiane, ecco il nostro commento al filmato.
Torna a casa, Tony Stark
Avevamo lasciato Tony Stark, al termine di Avengers: Infinity War, bloccato sul pianeta Titano insieme a Nebula (la quale fa capolino altrove nel trailer). Lo ritroviamo su quella che sembra l'astronave dei Guardiani della Galassia: è distrutto, fisicamente e spiritualmente, e usa ciò che rimane del suo casco per registrare un messaggio d'addio per Pepper Potts, sottolineando di aver già finito le provviste e di essere a corto di ossigeno. È convinto di finire i suoi giorni disperso nel cosmo, ed è così che ci lascia il trailer, col fiato sospeso. Ovviamente, ammesso che le foto scattate sul set non fossero un depistaggio, sappiamo che tornerà sulla Terra in un modo o nell'altro, e circola già una teoria su chi potrebbe aiutarlo: una certa guerriera mezza umana e mezza Kree, di nome Carol Danvers...
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Le conseguenze dello schiocco di Thanos
Come sempre, nel trailer di Avengers 4 appare il logo della Marvel, che in questa occasione si dissolve come le vittime di Thanos. Il folle alieno interpretato da Josh Brolin manca all'appello nel trailer come vera presenza fisica: vediamo solo la sua mano, con il Guanto dell'Infinito, di spalle, e la sua armatura usata come spaventapasseri sul pianeta che i fratelli Russo chiamano Titano II (lo stesso dove lui si riposa al termine del film precedente). Ma gli effetti delle sue azioni sono palesi: come dice Natasha Romanoff, "Ha fatto ciò che diceva che avrebbe fatto: ha eliminato il 50% di tutte le creature viventi." Steve Rogers è in lacrime, e Bruce Banner osserva immagini di persone date per morte o scomparse, tra cui Spider-Man, Ant-Man e Shuri. Per ora il trailer non conferma la teoria che gli eventi principali abbiano luogo cinque anni dopo la battaglia di Titano-Wakanda, ma gli esterni della base degli Avengers suggeriscono che sia effettivamente passato un po' di tempo. E a proposito, lo schiocco di Thanos ha ufficialmente un nome.
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Clint Barton, chi non muore si rivede
L'ultima volta era assente, causa arresti domiciliari in seguito agli eventi di Captain America: Civil War. Ora invece Clint Barton è nuovamente in azione, con un nuovo look che si rifà al periodo in cui nei fumetti si faceva chiamare Ronin. Non dice nulla, ma il suo aspetto fisico e l'espressione facciale suggeriscono che la moglie e i figli siano stati annientati da Thanos: non a caso, la prima inquadratura in cui appare, di spalle e incappucciato, coincide con un monologo di Rogers, il quale dice che tutti loro hanno perso qualcosa. "Amici, parenti, parte di noi stessi", dice l'ex-Capitano, prima di affermare che quella che vedremo sarà la battaglia più importante della loro vita (con cameo fotografico di Peggy Carter, deceduta nel 2016 e forse presente tramite flashback e/o viaggi nel tempo). Lui e Romanoff sono gli unici a parlare in questa sede: Banner, Barton, Nebula e Thor rimangono muti.
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Il finale di partita
"Questo funzionerà, Steve", dice Natasha nel trailer di Avengers 4, riferendosi al piano, attualmente a noi ignoto, che gli Avengers metteranno in atto per sconfiggere Thanos. "Lo so che funzionerà", risponde lui, "perché non so cosa farò in caso contrario." Un piano presumibilmente estremo e disperato, se è vero ciò che si ipotizza da quando sono uscite le foto dal set: un qualche tipo di viaggio nel passato, probabilmente grazie alla tecnologia quantica di Hank Pym e ai vortici temporali presenti nel Microverso. Da quella battuta malinconica di Rogers si passa al titolo, che si forma a partire da macerie, chiara allusione alla necessità di ricostruire il team, e l'universo, dopo quanto accaduto. Da notare che, per la prima volta in un trailer legato ai sequel di The Avengers, non è presente il tema musicale di Alan Silvestri, sostituito da un brano le cui tonalità sono decisamente più apocalittiche. Riferimento velato al fatto che la squadra cesserà di esistere in un modo o nell'altro?
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E alla fine arriva Scott Lang
Un anno fa, il primo filmato ufficiale di Infinity War finiva con l'apparizione dei Guardiani della Galassia, momento di leggerezza dopo due minuti di angoscia. Qui la situazione è leggermente meno comica, ma il sorriso sulle labbra è garantito comunque: Scott Lang, che nel mid-credits di Ant-Man and the Wasp era rimasto bloccato nel Regno Quantico, nel trailer di Avengers 4 si presenta davanti al portone degli Avengers per offrire il proprio aiuto. Steve, incredulo, chiede se si tratta di un messaggio vecchio, e Natasha, con un filo di speranza nella voce, risponde "Quello è l'ingresso principale." Quanto a Lang, spetta a lui la battuta di commiato del trailer, quella che chiude il tutto con una dose di ottimismo imprescindibile: "Sono io, mi fate entrare?". Ora non ci resta che aspettare il prossimo filmato, e poi il lungometraggio vero e proprio. Nel frattempo, gustiamoci di nuovo questo trailer di Avengers: Endgame, stavolta però in lingua originale.