Arrow: commento al terzo episodio della stagione 2, Il fabbricante di bambole

Un nuovo, movimentato episodio che vede Oliver in cerca della verità sulla collega vigilante The Canary e alla prese con un paio di villain davvero spaventosi. Il tutto mentre l'ordito dei riferimenti all'universo DC si fa sempre più fitto e affascinante...

Il plot

Nel precedente episodi di Arrow, avevamo lasciato Oliver nella trappola di Laurel e completamente circondato dalla polizia. A salvarlo da una situazione apparentemente impossibile è la nuova vigilante bionda e letale, The Canary. Oliver a quel punto decide di mettere Roy sulle sue tracce per saperne di più, e il giovane riesce a trovare una ragazza di nome Sin, che ha un legame con The Canary, che lo trascina fino alla loro "tana" e in trappola. Ma The Canary non sembra essere particolarmente interessata a Roy, casomai più a Laurel, nuovamente in pericolo nel momento in cui un pericolosissimo serial killer di nome Barton Mathis, il Dollmaker, si fa nuovamente vivo dopo essere fuggito di prigione. Ovviamente anche Oliver è sulle tracce di questo pericoloso criminale, questa volta aiutato proprio dalla persona che l'aveva messo in carcere anni prima, l'agente Quentin Lance, ex detective e padre di Laurel.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio:

  • Ra's al Ghul. Inutile girarci attorno, la rivelazione finale sul legame tra The Canary e il leader della Lega degli Assassini è qualcosa di veramente grosso, anche per chi non mastica tanto i fumetti della DC. Fino ad ora Ra's al Ghul, uno dei grandi e storici villain della DC, si è visto su schermo solo in due dei film del Batman di Nolan; ed un vero e proprio coinvolgimento in Arrow sarebbe qualcosa di veramente grosso, un elemento che potrebbe far avvicinare alla serie molti più fan della DC. In più gli sceneggiatori di questo episodio, tra cui spicca un esperto di fumetti quale Marc Guggenheim, dimostrano di non voler lasciare nulla al caso ci fanno vedere l'assassino mandato da Ra's al Ghul vestito proprio come il cattivo della stagione precedente, Malcolm Merlyn.
- The (Black) Canary. Aspettiamo di capire quale sarà il nome ufficiale nella serie per questo nuovo personaggi, se The Canary/Black Canary o qualcosa di completamente diverso. In ogni caso possiamo dirci molto soddisfatti di questo primo incontro e anche di come gli autori hanno ancora una volta saputo gestire (anche questo in modo non troppo differente da Christopher Nolan) gli elementi e le abilità soprannaturali di questi supereroi e/o supervillain: in questo caso specifico, per esempio, il grido ultrasonico (Canary Cry) diventa un emettitore ad altissime frequenze; una scelta forse che non piacerà ai puristi ma che ha perfettamente senso in questo universo alternativo realizzato per la serie che finora non vede di buon occhio i superpoteri. Certo, tra poco arriverà Flash e il suo spin-off e probabilmente le cose dovranno necessariamente cambiare, ma fino a questo momento abbiamo apprezzato.
Resta poi da capire chi si "nasconde" dietro alla maschera di The Canary e quali sono le sue reali intenzioni, ma siamo certi che avremo tante altre occasioni per riparlarne.
  • Dollmaker. La serie ritorna, almeno in parte, alla formula del "caso della settimana", ma lo fa con un cattivo davvero raccapricciante quale il serial killer Barton Mathis, detto il Dollmaker per il suo hobby di trasformare giovani ragazze innocenti in bambole di porcellana. Una buona fotografia e l'atmosfera che ricorda vagamente Il silenzio degli innocenti e l'ancor più inquietante Buffalo Bill rende questo personaggio certamente memorabile.
- Quentin, Laurel e Moira. Meno spazio questa settimana per Felicity e Diggle, ma finalmente Laurel e soprattutto il suo papà, l'ex detective Quentin Lance, cominciano a riscattarsi con una storyline sensata ed un approfondimento psicologico maggiore. Siamo ancora lontanti dall'avere personaggi che funzionano davvero ed appassionano, ma certamente con questo episodio abbiamo fatto un bel balzo in avanti, ed in più anche le interpretazioni di Paul Blackthorne e della non sempre impeccabile Katie Cassidy sembrano aver giovato da questo cambiamento di direzione.
Anche per la madre di Oliver, Moira, bloccata in prigione in attesa di giudizio e quindi difficilmente inseribile negli eventi principali della serie, è comunque interessante la strada intrapresa dagli autori: il rischio della pena di morte è certamente più che plausibile, così come lo volontà della stessa Moira di approfittare della pace raggiunta con i figli e tacere di ulteriori coinvolgimenti a favore di Malcolm (immaginiamo si riferisca soprattutto all'uccisione del marito), nonostante questo possa voler dire per lei rischiare la vita.

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio:

- Troppo poco Sin. Non c'è nulla in particolare che non ci sia piaciuto, però volendo un po' lamentarci possiamo dire che attendevamo molto il personaggio di Sin, soprattutto perché l'attrice che la interpreta, l'appena ventenne Bex Taylor-Klaus ci aveva letteralmente conquistato lo scorso anno con la struggente interpretazione di Bullet nella terza (ed ultima) stagione di The Killing.
Qui si vede davvero poco, ma ha comunque il tempo di soprannominare lo sportivo Roy "Abercrombie", e la cosa ci dispiace parecchio, ma siamo fiduciosi per il futuro di Sin e di questa giovanissima attrice.
  • I flashback sull'isola. Anche qui non parliamo veramente di un difetto, ma la trama relativa all'isola e al passato di Oliver continua a non decollare. Forse proprio questo episodio potrebbe rappresentare una svolta - considerato che dobbiamo capire cosa è successo alla bella Shado, a Slade che vediamo soffrire in mezzo al fuoco e ovviamente al nostro Oliver imprigionato e portato non si sa dove - ma fino a questo momento non è ancora mai stato un vero valore aggiunto.

Note a margine

Come ormai d'abitudine per ogni episodio sono tanto i riferimenti ai fumetti: innanzitutto l'eroe protagonista viene per la prima volta chiamato ufficialmente The Arrow.
In più sono tanti i riferimenti al numero 52 (sul badge di Quentin per esempio si legge DC-52, ma 52 è anche l'appartamento di Barton Mathis), ovvio riferimento a The New 52, nuova serie reboot del 2011 della DC Comics che ha visto il debutto proprio del Barton Mathis/Dollmaker creato da Tony S. Daniel. E avete fatto caso al nome dell'avvocato di Mathis in questo episodio? Tony Daniel.
Nei flashback invece, la nave sui cui Oliver si scopre prigioniero si chiama AMAZO, proprio come l'androide supervillain della DC Comics, che, guarda caso, ha un ruolo di rilievo proprio nella serie I nuovi 52.

What's Next

Nel prossimo episodio, intitolato La prova del fuoco (Cricible), The Canary continuerà ad essere protagonista alla pari di Oliver, ed è anzi probabile che combatteranno assieme; allo stesso tempo però continueremo a conoscere qualcosa in più sul suo passato e sulla sua identità.
In più ci sarà un nuovo villain da affrontare, The Mayor, un uomo che vuole controllare il Glades attraverso il contrabbando di armi illegali.
E poi tornerà anche Summer Glau, speriamo con più minutaggio ed un ruolo di maggiore spessore.

Movieplayer.it

3.0/5