Dopo rimandi, recasting e rinvii Animali Fantastici - I Segreti di Silente è approdato (finalmente?) in sala dal 13 aprile per tutti i fan orfani della magia del WIzarding World. Una delle novità di questo terzo capitolo (su cinque) della saga ideata da J.K. Rowling da una costola di Harry Potter è proprio la "new entry" Mads Mikkelsen nei panni di Gellert Grindelwald, in sostituzione di Johnny Depp che è stato allontanato dalla produzione Warner Bros. dopo i suoi problemi legali con l'ex moglie Amber Heard. Il suo Mago Oscuro in realtà ha sempre cambiato volto: lo avevamo conosciuto sotto mentite spoglie nel primo capitolo come Colin Farrell. Si era rivelato con le sue vere sembianze a fine film come Johnny Depp, per poi diventare assoluto protagonista del secondo capitolo tanto da finire nel titolo, Animali Fantastici - I Crimini di Grindelwald. Ora lo possiamo apprezzare con le sembianze di Mads Mikkelsen. Ma quale sarà il Grindelwald più riuscito di questi? Scopriamolo in questo confronto-match Johnny Depp vs Mads Mikkelsen, chi è il miglior Grindelwald?
Gellert Grindelwald: In principio era Colin Farrell...
Animali fantastici e dove trovarli nasceva nientemeno che da un libro di testo della biblioteca di Hogwarts per presentare l'unico magizoologo conosciuto, Newt Scamander (Eddie Redmayne). Il villain di questo capitolo inaugurale era Percival Graves (interpretato da Colin Farrell) capo della Sicurezza Magica nel MACUSA (il Ministero della Magia americano), che arresta Newt dopo che alcuni animali fantastici sono fuggiti dalla sua valigia seminando il "terrore" in città, accusandolo di cospirare con il famigerato mago oscuro Gellert Grindelwald. Parallelamente l'uomo, guardingo e insito di una cattiveria apparentemente ingiustificata, si avvicina a Credence (Ezra Miller), un orfano, credendolo un magonò (nati maghi ma incapaci di usare la magia), ma ben presto scoprirà che si tratta di un Obscurus, ovvero uno di coloro che non hanno imparato ad usare e apprezzare la propria magia e quindi divenuto una sorta di "pentola a pressione magica". Alla fine della pellicola Percival, arrestato dal Ministero, si rivelava essere in realtà proprio Gellert Grindewald, con le sembianze di Johnny Depp. Un plot twist che mandò in visibilio i fan dato l'amore universale per l'attore, in parte grazie al suo passato burtoniano, in buona parte per il ruolo di Jack Sparrow nella saga dei Pirati dei Caraibi.
Animali fantastici - I segreti di Silente, la recensione: Un passo avanti, per ritrovare la magia
Johhny Depp come Grindelwald: Lavorare di eccesso
Una legge che ci tiene rintanati come topi di fogna! Una legge che soffoca la nostra vera natura! Una legge che costringe a vivere nella paura, a farsi piccoli per non rischiare di essere scoperti! Le chiedo, Madama Presidente... lo chiedo a tutti voi... questa legge chi protegge? Noi? O loro?
Il Grindelwald di Johnny Depp in Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald ci viene da subito presentato come eccessivo fin dal look: capelli bianchi sparati in aria, baffetti bianchi, modo di fare eccentrico com'è caratteristica oramai prominente dei personaggi dell'attore, un'evasione di prigione in grande stile. Il suo Grindelwald è convinto che il mondo magico non debba più nascondersi dai Babbani - abolendo lo Statuto Internazionale di Segretezza della Magia - ma uscire allo scoperto e ripigliarsi "tutt' chell che è 'o nuost'" come avrebbe detto il buon Pietro Savastano. Il suo modus operandi è meno crudele e sanguinolento di quello di Voldemort, che arriverà molti anni dopo e prenderà ispirazione proprio da lui come Mago Oscuro. Proprio come il passato di Silente, e proprio perché legato a doppio filo con esso, anche il personaggio di Grindelwald nasce ed è descritto soprattutto dai libri della saga, in particolare l'ultimo che svela anche la drammatica storia familiare dei Silente e rapporto fra Gellert e Albus. In questo secondo capitolo Grindelwald è sadico, feroce, ma soprattutto carismatico verso le folle proprio come il suo interprete, riuscendo a convincere addirittura Queenie (Alison Sudol) della bontà e necessità della sua "crociata" verso il mondo babbano; proprio lei che di un babbano si è innamorata (il Jacob Kowalski di Dan Fogler). Quel monologo fatto al raduno di seguaci alla fine del secondo film fu tanto apprezzato perché metafora del lavoro di un santone, di una setta, di un motivatore della società anglosassone.
Mads Mikkelsen: "Hannibal Lecter approverebbe l'esperimento di Un altro giro"
Mads Mikkelsen come Grindelwald: Lavorare di sottrazione
I fan si sono divisi alla notizia di un nuovo Grindewald in città: da un lato i seguaci (è proprio il caso di dirlo) adoranti di Johnny Depp che si sono chiesti come chiunque potesse interpretare Grindelwald meglio di lui, chiedendo alla Warner di fare marcia indietro - mossa allo stato attuale dei fatti praticamente impossibile, quando ci sono di mezzo questioni legali e di reputazione. Dall'altro lato i fan-seguaci di Mikkelsen urlavano a gran voce che l'interprete del Mago Oscuro avrebbe dovuto essere il loro beniamino fin dall'inizio della saga. Ebbene è successo: Mads Mikkelsen offre un Mago Oscuro meno jokeriano, per così dire, capello bianco curato e meno evidente, modo di porsi più posato, calmo, che lavora di sguardi e per sottrazione, piuttosto che per eccesso, con uno charme già dimostrato nell'interpretare il serial killer più famoso del cinema, Hannibal Lecter, nella serie tv di Byan Fuller. Il suo Gellert Grindelwald è un uomo con convinzioni molto vicine ai nazisti - e infatti gran parte dell'azione di Animali Fantastici - I segreti di Silente si svolge in Germania - ed è passato repentinamente dal voler uscire allo scoperto come maghi al voler eliminare tutti i babbani poiché considerati razza inferiore e soprattutto inutile. La scena iniziale che offre un incontro-scontro con il Silente di Jude Law mostra tutte le sfaccettature di un rapporto - nato dall'attrazione e dall'amore e finito nell'odio per le idee agli antipodi e per la morte di Ariana, la sorella di Albus - grazie soprattutto all'interpretazione dei due attori e alla loro percettibile chimica. Un recasting non giustificato in modo magico, ma semplicemente presentato così com'è, fuori da ogni eccentricità. Mikkelsen ha uno stuolo di fan (o di seguaci) non da poco, che sta crescendo proprio negli ultimi anni, ma che rimane di nicchia rispetto al nazional popolare di Depp. Il suo Grindelwald però funziona proprio perché si allontana dalla follia di Voldemort mostrando un Mago Oscuro diverso, con le proprie convinzioni inossidabili, pronto ad essere crudele e spargere sangue ma sempre con inquietante quiescenza: come dice il proverbio "è l'acqua cheta che rovina i ponti" quindi spesso è nella calma e non nella follia che va ricercato il pericolo più grande. Gellert Grindelwald insegna.