American Horror Story - Stagione 1, episodio 9: Spooky Little Girl

Mena Suvari interpreta la Dalia Nera in un'episodio che getta lo sguardo al passato, e preannuncia uno scenario inquietante per il futuro.

Un terribile omicidio del passato, erotismo saffico, e uno sguardo cinico al "dietro le quinte" del mondo dello spettacolo, che non è sempre così luccicante come si vede dall'esterno. Questi sono gli elementi principali su cui si fonda il nono episodio di American Horror Story, Spooky Little Girl, che si allaccia addirittura ad un famosissimo caso di cronaca nera degli anni '40, quello dell'omicidio di Elizabeth Short, la Dalia Nera che ha ispirato anche James Ellroy per uno dei suoi romanzi più conosciuti. La serie di Ryan Murphy e Brad Falchuk ha sempre flirtato con le citazioni cinematografiche - e anche in questo episodio non mancano - ma anche con le pagine più nere della cronaca americana: dall'omicidio di Sal Mineo al caso di O.J. Simpson, già citati nei precedenti episodi. In Spooky Little Girl però il caso della Dalia Nera ha un ruolo più centrale, al quale viene riservato il flashback che apre l'episodio e che ci riporta indietro al 1947, quando Elizabeth si presenta nella casa che adesso appartiene agli Harmon per farsi visitare da un dentista, che involontariamente la uccide con dell'anestetico. A mutilare il cadavere della ragazza - almeno nella versione della serie, perchè nella realtà non si è mai saputo - è lo spettro del dottor Montgomery, che la trancia in due all'altezza della vita, dopo averle sfigurato orribilmente il viso.

Ai giorni nostri Elizabeth - interpretata da Mena Suvari - si ripresenta nella Casa degli Omicidi per un'altra visita medica, e chiede a Ben di aiutarla a risolvere un problema che ha con gli uomini. Tenta di sedurlo, ma il dottore la respinge, e lei allora prova ad essere più convincente facendosi trovare impegnata in effusioni con Moira, sul divano dello studio, ma anche in questo modo non riesce ad ottenere nulla. La ragazza non sa che è riuscita a diventare famosa come desiderava, dopo il suo omicidio, che ha riempito le pagine dei quotidiani per molti mesi e glielo spiega Hayden, che ormai si muove nella casa degli Harmon (e nel mondo dei vivi) con sicurezza, tanto che arriva persino a far interrompere le indagini sulla sua scomparsa, presentandosi a sua sorella e a un detective, per smentire qualsiasi coinvolgimento di natura criminosa da parte di Ben.
Oltre a questo, Hayden cerca di nuovo un chiarimento con Ben, il quale la respinge ancora una volta, ma con dolcezza, e seduce Travis, il prestante boytoy di Constance, per poi ucciderlo. La storia di Travis - che probabilmente ritroveremo ancora tra le mura della Murder House insieme agli altri - si allaccia a quella della Dalia Nera in un bel gioco di similitudini: è un bel ragazzo che sogna il successo, ma è ingabbiato in una relazione con una donna anziana e incattivita come Constance, e farà la stessa fine di Elizabeth, trovando la fama in maniera insperata e crudele.
Per quanto riguarda Constance invece, in questo episodio svela in maniera più esplicita la donna che si nasconde dietro la facciata cortese e perbene che è solita mostrare ai vicini. Una donna sciatta e dedita all'alcool, che cerca di dare un senso ad un'esistenza ormai sprecata provando a chiedere a Travis di sposarla e addirittura mettere su famiglia con lei. Una doppia faccia che l'interpretazione straordinaria di Jessica Lange riesce a rendere magnificamente, e d'altronde è proprio il personaggio di Constance quello convince più di tutti, fino ad adesso: fragile ma anche cattiva e cinica, affascinante ma anche segnata da una vita di illusioni e sogni spezzati. Il suo modo di muoversi è quello di una diva, ma l'esitazione nelle sue parole, e il suo sguardo svelano un passato crudele.
Tornando a Little Spooky Girl gli sviluppi narrativi più importanti riguardano Ben e Vivien, e la gravidanza di lei. Il dottor Harmon infatti viene a sapere dal medico che segue sua moglie, che la donna aspetta sì due bambini, ma da due padri diversi: un evento piuttosto raro, ma possibile, nel caso una donna abbia rapporti sessuali con persone diverse nell'arco di due giorni. Ben è convinto che a mettere incinta Vivien, oltre a lui, sia stato Luke, il vigilante di colore, che invece gli rivela di essere sterile. La verità, come sappiamo, è un'altra: e quando Constance lo viene a sapere da Moira, ha un durissimo confronto con Tate nel seminterrato. Il timore di Constance è che l'unione tra uno spirito e una mortale possa generare qualcosa di terribile, e la sua supposizione - stando alle teorie della sua amica Billie Dean (l'ambigua medium con ambizioni nel mondo dello spettacolo che abbiamo incontrato qualche episodio fa) - sembra essere fondata, tanto che Billie le porta l'esempio della nascita dell'Anticristo, teorizzata da segreti custoditi in Vaticano.