A-X-L: Un’amicizia extraordinaria – Dietro le quinte di un’avventura fantascientifica

In occasione dell'uscita in sala di A-X-L: un'amicizia extraordinaria, scopriamo qualche curiosità su questa appassionante avventura sci-fi.

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I primi sono universalmente considerati i migliori amici dell'uomo. La seconda, quando non dà forma a incubi distopici, è spesso ritenuta una preziosa alleata. I cani e la tecnologia aiutano a vivere meglio, facilitano sorrisi e agevolano il benessere delle persone. Se ci siamo tuffati in questo parallelismo è perché c'è un film che ha sfruttato questi due alleati degli esseri umani per farli convivere in un'unica creatura. Scritto e diretto da Oliver Daly, A-X-L: un'amicizia straordinaria è un racconto di formazione che, tra avventura e morali fiabesche, strizza l'occhio al cinema di pura fantascienza tanto amato nel corso degli anni Ottanta e Novanta. Al centro del film c'è l'amicizia istintiva tra Miles, un giovane motociclista, e A-X-L un cane robotico nato per essere l'arma bellica definitiva da utilizzare sul campo di battaglia.

Il rapporto simbiotico tra i due, in cui abbracci e software si tengono per mano, dovrà fronteggiare la spietata caccia dei creatori del segugio ipertecnologico, pronti a tutto pur di riappropriarsene per i propri violenti scopi. Arrivato nei cinema italiani a l'11 ottobre, A-X-L: Un'amicizia extraordinaria è un film per ragazzi dal ritmo crescente dove valori come l' empatia e il coraggio si oppongono al cinismo e alla violenza del mondo adulto. Uno scontro generazionale in cui un amabile segugio stringe si riconosce nel cuore impavido di una ragazzo in formazione. E viceversa.
Un film dal sapore classico e dal valore quasi pedagogico, che andiamo ad approfondire attraverso qualche curiosità sul film e qualche retroscena di una pellicola dove il software dell'amicizia debella qualsiasi virus.

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A X L Alex Neustaedter
A-X-L: Un'amicizia extraordinaria, Alex Neustaedter in un momento del film

Le origini del progetto

A X L Becky G
A-X-L: Un'amicizia extraordinaria, Becky G. in una scena del film

Costato 10 milioni di dollari, A-X-L: Un'amicizia extraordinaria è ispirato al cortometraggio Miles, realizzato sempre dal regista Oliver Daly nel 2015. Il corto, della durata di sette minuti, era stato finanziato attraverso una campagna di crowdfunding avviata nel 2014 su Kickstarter che, al tempo, era stata sostenuta da quasi 200 persone interessate a sostenere la sua realizzazione. Piccola curiosità: sulla piattaforma il film era stato presentato come "un film dedicato ai sottili confini tra umanità e tecnologia". Quei 200 fan sarà gente più che soddisfatta.

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Significato del titolo

L'acronimo che compone il titolo del film fa riferimento alle raffinate abilità belliche del cane protagonista, creatura frutto di un'avanzata tecnologia assai utile in guerra, talmente utile da scatenare l'estenuante caccia per accaparrarselo alla base del film. A-X-L, dunque, sta per Attack, Exploration e Logistic (attacco, esplorazione e logistica, ovvero la tecnica organizzativa dei rifornimenti necessari a un esercito in guerra); un'intelligenza artificiale letale dotata, però, di un sistema morale in grado di farle distinguere i buoni dai cattivi.

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Dove li avevo visti?

A X L Thomas Jane
A-X-L: Un'amicizia extraordinaria, Thomas Jane in una scena del film

C'è una cosa che succede spesso durante la visione di un film. Capita di notare dei volti vagamente familiari, di aguzzare la sguardo alla ricerca di una fisionomia non del tutto nuova, di notare attori e attrici che pensiamo di aver già visto da qualche altra parte, senza riuscire subito a ricordare dove. Bene, vi diamo una mano noi. Il papà di Miles è interpretato da Thomas Jane, noto soprattutto per aver interpretato il mitico Frank Castle nello sfortunato cinecomic The Punisher, uscito nel 2004. Nella sua ricca filmografia ci sono anche Face/Off - Due facce di un assassino, Magnolia, The Mist e The Predator che, per pura combinazione, qui in Italia arriva al cinema lo stesso giorno di A-X-L. Se anche la fidanzata di Miles non vi è nuova, significa che avete visto l'attrice e cantante Becky G. indossare un costume giallo nell'adattamento cinematografico di un grande classico televisivo come Power Rangers.

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Un produttore prestigioso

David S. Goyer sul set di Da Vinci's Demons
David S. Goyer sul set di Da Vinci's Demons

Molte volte non ci facciamo caso. Durante i titoli di testa siamo troppo presi dall'inizio del film; durante quelli di coda c'è la (pessima) abitudine di alzarsi e andarsene dalla sala. Per cui, spesso, ci perdiamo delle informazioni utili a inquadrare meglio il film che siamo per vedere o abbiamo appena visto. Per evitare ogni distrazione vi segnaliamo che tra i produttori del film c'è anche David S. Goyer, una figura molto nota all'interno del cinema commerciale made in USA. Produttore, regista e sceneggiatore, Goyer si è fatto le ossa soprattutto nel mondo dei cinecomic, lavorando sia in casa Marvel che tra le fila della DC Comics. Per la Casa delle Idee ha curato la storia di Blade e Blade II, diretto Blade Trinity e prodotto Ghost Raider, mentre per la Distinta Concorrenza ha co-sceneggiato e curato i soggetti della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan, L'uomo d'acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice.

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Un cane vero

A X L Alex Neustaedter Becky G
A-X-L: Un'amicizia extraordinaria, Alex Neustaedter e Becky G. in una scena del film

Qualche anno fa, poco prima dell'uscita di Star Wars: Il risveglio della forza, fu pubblicato un celebre video di backstage (diventato subito virale) in cui il regista J.J. Abrams dichiarava tutto il suo amore per gli effetti speciali analogici, per manichini e oggetti fisici per contrastare l'abuso del digitale e della computer grafica. Seguendo l'esempio del regista americano e di gente come Peter Jackson (che fece le stesse scelte artistica ai tempi de Il Signore degli Anelli) anche A-X-L ha deciso di sposare questa visione per rendere più realistico il suo protagonista a quattro zampe. A-X-L infatti è stato realizzato in animatronix, attraverso un vero cane metallico oversize che veniva mosso soprattutto attraverso un cavo (poi rimosso in post-produzione) posto sulla testa del cane-cyborg. Per cui, se durante la visione gli vorrete bene, sappiate che non vi state affezionando a un ammasso di pixel.