Franco Interlenghi nasce a Roma nel 1931, debuttando come attore da bambino, come co-protagonista del capolavoro Sciuscià di Vittorio De Sica, che vinse l'Oscar come miglior film straniero. Faccia pulita, Interlenghi è stato diretto dai più grandi: Michelangelo Antonioni con I vinti, Federico Fellini lo volle ne I vitelloni, e poi Mauro Bolognini in Giovani mariti. Cinema, e teatro, quando lavorò con Luchino Visconti in Morte di un commesso viaggiatore. Negli anni, la figura di Franco Interlenghi si è avvicinata ai tipici ruoli da caratterista affrontando diversi generi (come il peplum, nell'Ulisse di Maario Camerini). Tra i titoli, segnaliamo poi Padri e figli di Mario Monicelli, Il generale della Rovere di Roberto Rossellini, e ancora P_ianeta Venere_ di Elda Tattoli. Nel 1985 Tino Brass lo dirige in Miranda, venendo poi scritturato da Giuseppe Tornatore ne Il camorrista. Tra gli ultimi film, citiamo Romanzo criminale di Michele Placido. Muore a Roma il 10 settembre del 2015.
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