Elio Petri inizia la sua carriera come giornalista: a soli sedici anni ottiene il suo primo incarico e, appena ventenne, diventa critico cinematografico per L'Unità. Tre anni dopo inizia la sua attività nel mondo del cinema, collaborando con il grande Giuseppe De Santis. Per lui raccoglie in un dossier una serie d'interviste partendo dalle quali il regista svilupperà la sceneggiatura di Roma: ore 11. Petri passa dietro la macchina da presa nel 1954 per realizzare il cortometraggio Nasce un campione, a cui seguirà, tre anni dopo, I sette contadini. Nel frattempo continua l'attività di sceneggiatore per De Santis e Carlo Ludovico Bragaglia, ma a trentadue anni decide d'intraprendere definitivamente la carriera di regista.
Esordisce con L'assassino, un giallo psicologico che rivela già le sua capacità di direttore d'attori e profondo conoscitore delle forme del cinema. Un anno dopo esce quello che si può considerare il suo primo lungometraggio di forte impatto mediatico, I giorni contati, un mix di neorealismo e nouvelle vague. Nonostante gli anni della contestazione siano ancora lontani, Petri, con questo film, anticipa quelli che saranno i disagi dell'epoca a venire, la crisi della classe politica e le contraddizioni del potere. Ottiene meno successo con i successivi Il maestro di Vigevano e La decima vittima (tratto da Robert Sheckley), quest'ultimo comunque interessante per l'appartenenza ad un genere - il thriller fantascientifico - insolito per il cinema nostrano.
Inizia la collaborazione con Ugo Pirro nel 1967 con A ciascuno il suo e, dopo il non del tutto riuscito Un tranquillo posto di campagna, realizza quello che può essere considerato a buon diritto il suo capolavoro: Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970). La vicenda è quella di un uomo (interpretato da un Gian Maria Volontè in stato di grazia) apparentemente rispettabile, ispettore capo della Sezione Omicidi, che uccide l'amante e semina prove della sua colpevolezza, sicuro di non correre alcun rischio data la sua posizione. Il film, analisi e critica ai valori su cui si basano la civiltà e il potere, vince il premio Oscar come miglior film straniero l'anno successivo alla sua uscita. La maturità artistica dell'autore è al suo apice.
La collaborazione con Volontè prosegue felicemente e i due portano sullo schermo La classe operaia va in paradiso (1971), dramma di un operaio a cottimo che si unisce prima alle proteste studentesche e successivamente ai sindacati. Con questo titolo Petri ottiene la Palma d'oro al Festival di Cannes. Da questo momento il pessimismo del regista si fa sempre più radicale, riflettendosi nei suoi film: La proprietà non è più un furto del 1973 e in particolare Todo modo, uscito nelle sale tre anni dopo, sono esempi di cinema civile totalmente privo di speranza. Al senso di disperazione che grava sui contenuti si accompagna una forma sempre più tetra e ridondante. La sua ultima opera per il cinema, Buone notizie, risale al 1980.
Elio Petri si spegne a soli 53 anni, a causa di una grave malattia. Nel 2005 Federico Bacci, Nicola Guarneri e Stefano Leone gli hanno dedicato il documentario Elio Petri. Appunti su un autore, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
1970 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
1972 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
1972 Premio Grand Prix du Festival International du Film per La classe operaia va in paradiso
1970 Premio Gran Premio della Giuria per Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
1971 Premio Regista del miglior film per Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
1971 Premio Miglior soggetto originale per Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
1968 Premio Regista del miglior film per A ciascuno il suo
1968 Premio Miglior sceneggiatura per A ciascuno il suo
1963 Premio Miglior soggetto originale per I giorni contati
1976 Regia, Sceneggiatura
1973 Regia, Sceneggiatura
1971 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1970 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
Al via la campagna di crowdfunding per pubblicare per la prima volta in blu-ray il film di Elio Petri. Nella Limited edition un volume esclusivo con il soggetto originale, gli appunti di Elio Petri e le foto sul set di Tazio Secchiaroli. Ve ne offriamo 6 in anteprima.
La versione restaurata di A Ciascuno il suo con Gian Maria Volonté diretto da Elio Petri arriva a La Maddalena a La valigia dell'attore 2019!
Aspettando il responso dei giurati del 68esimo Festival di Cannes, che vede in gara il tridente formato da Nanni Moretti, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino, ripercorriamo il rapporto fra il nostro paese e il Festival cinematografico più importante del mondo con una panoramica delle vittorie italiane a Cannes.
All'epoca presto ritirato e poi quasi invisibile fino ai nostri giorni, lo scomodo capolavoro con Gian Maria Volontè e Marcello Mastroianni è finalmente arrivato in homevideo. L'ottimo video beneficia del lavoro di restauro, bene anche gli extra.
A quasi 40 anni dall'uscita del film, una delle opere più controverse del grande regista, con protagonisti Gian Maria Volontè e Marcello Mastroianni, troverà la sua luce in homevideo il 24 marzo.