Tora! Tora! Tora!; Trono di sangue; I sette samurai. Sono solo tre dei titoli più rappresentativi della prolifica filmografia dello sceneggiatore e regista nipponico Akira Kurosawa. Classe 1910, originario di Omori, Tokio, Akira è l'ultimo di sei figli e deve gran parte della sua formazione al fratello Heigo, grande appassionato di cinema. Avvicinatosi al mondo dell'arte attraverso la pittura, Kurosawa diventa in seguito aiuto regista negli studi P.C.L. e, successivamente, presso la casa di produzione Toho. In quegli anni collabora in particolare con il regista Kajiro Yamamoto e scrive sceneggiature che restano in gran parte non accreditate. La sua prima firma in sceneggiatura è proprio in un film di Yamamoto, Uma (Il cavallo, 1940).
Nel 1943, passa alla regia con Sugata Sanshiro (La leggenda dello judo), dedicato alla storia di Saigo Shiro, un jodoka realmente esistito alla fine dell'Ottocento. La sua padronanza espressiva e stilistica si affina con i successivi L'angelo ubriaco, l'inusuale storia d'amicizia tra un giovane capomafia malato e un medico alcolizzato che prova a salvarlo. Il film segna l'esordio di Toshirô Mifune, da allora attore feticcio di Kurosawa. Sempre più apprezzato dalla critica internazionale, il regista firma la regia del thriller Cane randagio e del suggestivo Rashomon con il quale vince il Leone d'oro a Venezia. Seguono L'idiota, ispirato al romanzo omonimo di Dostoevskij e Vivere.
Nel 1954 con I sette samurai vince un nuovo Leone d'Oro e sei anni dopo darà ad Hollywood l'idea per un remake, il western I magnifici sette. Forte dei copiosi riconoscimenti internazionali, per diversi anni Kurosawa gira un film dietro l'altro: da Trono di sangue, ispirato al Macbeth shakespeariano, a La fortezza nascosta; da La sfida del samurai a Barbarossa; da Kagemusha - L'ombra del guerriero a Ran.
Visionario e onirico in Sogni, struggente e malinconico in Rapsodia in agosto, Kurosawa firma l'ultimo suo film, Madadayo - Il compleanno, nel 1993. Il ruolo principale è quello del vecchio professor Hyakken Uchida (Tatsuo Matsumura) che nel 1943 decide di abbandonare l'insegnamento per dedicarsi alla carriera di scrittore.
1990 Premio Premio alla carriera
1986 Candidatura Miglior regia per Ran
1980 Premio Palma d'oro per Kagemusha - L'ombra del guerriero
1986 Premio Miglior regista straniero per Ran
1981 Premio Miglior regista straniero per Kagemusha - L'ombra del guerriero
1977 Premio Miglior regista straniero per Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure
1981 Premio Regista del miglior film straniero per Kagemusha - L'ombra del guerriero
1977 Premio Regista del miglior film straniero per Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure
1953 Candidatura Miglior regista per Rashomon
2022 Sceneggiatura, Soggetto
2016 Soggetto
1996 Soggetto
1970 Sceneggiatura
Vivi ogni attimo e questo non sarà mai l'ultimo.
Il primo piano è innaturale, noi non vediamo per dettagli staccati, vediamo l'uomo prendere forma attraversi i gesti, in rapporto all'ambiente in cui agisce. Per esempio, io faccio costruire gli interni per intero, anche in quei punti che la cinepresa …
La Amblin Television, già produttrice di Hill House per Netflix, è al lavoro su una serie tv antologica ispirata a Rashomon di Kurosawa.
20 anni fa ci lasciava Akira Kurosawa: da I sette samurai a Ran, ripercorriamo alcuni dei film più celebri realizzati dal regista nella sua straordinaria carriera.
Il sito di Delos ha anticipato le prime informazioni su questa nuova sezione del parco tanto affascinante quanto sanguinaria.
Il regista ha parlato delle due fonti di ispirazione alla base del nuovo progetto realizzato in stop motion.
Nel nostro tour di presentazione dei gironi dei Mondiali di calcio brasiliani siamo arrivati al gruppo C, formato da Colombia, Grecia, Costa D'Avorio e Giappone; un girone dai risultati non scontati, soprattutto in campo cinematografico.