Willy, il principe di Bel Air non ha solo lanciato la carriera di Will Smith, ma è una delle sitcom che, negli anni '90, hanno influenzato la cultura pop con modi di dire, look e atteggiamenti. Ma dietro le quinte si sarebbero consumate scene non sempre edificanti, come l'intervento dello stesso Will Smith che ha rifiutato un cameo di RuPaul.
A svelare il retroscena è la giornalista Thea Glassman nel suo libro Freaks, Gleeks and Dawson's Creek: How 7 Teen Shows Transformed Television, come riportato da Yahoo! Entertaninment.
Will Smith, star e alla fine anche produttore di Willy, Il Principe di Bel Air, di solito era la prima persona a intervenire quando una battuta non funzionava.
"Questo potrebbe essere più divertente", diceva. Poi tornava sul palco e "diceva tutte le cazzate che gli passavano per la testa", come ha ricordato lo sceneggiatore David Steven Simon. L'improvvisazione era poco comune per le sitcom, che avevano sceneggiature molto rigide legate ai tempi comici, ma a Will Smith tutto questo non interessava. L'attore sembrava focalizzato sull'esperienza del pubblico dal vivo e costringeva il cast a fare diverse riprese di una scena, il che significava che la battuta su cui tutti ridevano la prima volta sarebbe stata molto meno divertente la terza volta.
Man mano che il successo dello show aumentava, Will Smith conquistava potere arrivando ad approvare personalmente le sceneggiature di ogni singolo episodio. Di solito l'attore non rifiutava le proposte, ma lo fece quando Simon lanciò un cameo di RuPaul, una drag queen che stava scalando le classifiche con brani dance come Supermodel (You Better Work).
"Ricordo che disse che sarebbe stata una pessima idea. E io risposi: 'No, ascolta la mia storia'"
Alla fine Will Smith non ne ha proprio voluto sapere di avere RuPaul nello show e il motivo, secondo lo sceneggiatore, è legato alla sua immagine: "Il motivo per cui ha detto di no è a causa della sua immagine. Temeva di fare brutta figura".