Per celebrare l'uscita di Tutti tranne te in home video, il regista Will Gluck ha concesso un'intervista a Letterboxd nella quale ha svelato da dove derivano tutti i momenti considerati "cringe" e "problematici" della pellicola.
La risposta? Tutta farina del sacco di William Shakespeare e del testo originale dell'opera da cui è tratto. Su queste pagine vi rimandiamo alla nostra recensione di Tutti tranne te.
"Beh, è per questo che a tutti piace Molto rumore per nulla e Sogno di una notte di mezza estate, perché sono le due opere più divertenti. Ho letto [Molto rumore per nulla] molte volte durante il montaggio, perché dovevamo capire alcune cose. Ma è solo un divertimento. È una commedia divertente, anche se nell'originale ci sono molte cose folli... Molto rumore per nulla, l'opera originale, dovrebbe dire solo "credi alle donne". Perché se credessimo alle donne, la commedia finirebbe alla terza pagina. Ma nessuno crede mai a una donna, quindi ci sono molte cose problematiche anche nel film del 1993 di Kenneth Branagh".
Tutti tranne te avrà un sequel? La risposta di Sydney Sweeney
Parlando della chimica tra Glen Powell e Sydney Sweeney, il regista ha poi aggiunto:
"Syd e Glen sono stati pronti a fare qualsiasi cosa, a provare qualsiasi cosa. E quando hai persone così belle e con così tante qualità, vuoi farle scendere di livello. L'unico modo per farlo funzionare è che siano loro stessi a voler scendere di livello. Le cose che Glen fa passare a se stesso in questo film, e poi Syd fa passare a se stessa, ripensandoci, probabilmente avrei voluto renderla ancora un po' più stupida, se possibile. Sono i migliori ed è stata una gioia lavorare con loro. Erano sempre sul set, costantemente, a prescindere da tutto".