Titanic, James Cameron si scusa per l'imbarazzante discorso agli Oscar: "Non volevo sembrare arrogante"

Il regista premio Oscar James Cameron ha parlato in maniera molto aperta e limpida del controverso discorso agli Oscar del '98 quando venne criticato per la frase 'Sono il re del mondo!'.

Titanic, James Cameron si scusa per l'imbarazzante discorso agli Oscar: 'Non volevo sembrare arrogante'

Uscito nelle sale nel 1997, Titanic è considerato ancora oggi come il film più importante della carriera da regista di James Cameron nonché uno dei più influenti nella storia del cinema. Incassò oltre 2 miliardi di dollari al box-office e vinse ben 11 premi Oscar.

Tra questi va annoverato anche il premio di miglior regista dato proprio a James Cameron che, durante il discorso agli Oscar del '98, si lasciò andare pronunciando una frase molto criticata, ovvero "Sono il re del mondo". In un recente episodio del programma Who's Talking to Chris Wallace? Cameron ha voluto ricordare il suo controverso discorso agli Oscar, spiegando come non fosse sua attenzione sembrare arrogante.

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"Sai, mi sono preso molte critiche per quella frase, e credo che il peccato più grave sia stato quello di essere percepito come un'arroganza o un senso di conquista, che non era quello che avevo in mente. Stavo cercando di esprimere la gioia e l'eccitazione che provavo per quel film, e il momento più gioioso per il personaggio di Leonardo DiCaprio è stato quando, sai, era libero e a prua della nave, e tutto questo genere di cose".

Cameron ha poi aggiunto: "Ma quello che ho imparato è che non si cita il proprio film agli Oscar, in caso di vittoria. Perché è una cosa che fa rabbrividire. Si presuppone che non abbiate vinto con un margine ristretto, ma che ogni singola persona seduta tra il pubblico quella sera al Kodak Theatre abbia visto e amato Titanic, e non sapremo mai di quanto abbiamo vinto. Quindi, sai, mi sono sicuramente preso delle critiche per tutti i 25 anni successivi, ma sapete, si vive e si impara, credo che ciò che è stato interpretato come una sorta di arroganza o un grande vaffan...., non era affatto nella mia testa, ma bisogna stare attenti a ciò che si dice nel proprio discorso di accettazione, io e Sally Fields, abbiamo un piccolo gruppo di auto-aiuto insieme su questo".