The Mandalorian, Gina Carano: “Non me andrò senza combattere”

Gina Carano non si dà pace e promette battaglia a Disney dopo il licenziamento da The Mandalorian raccontando la sua versione dei fatti.

Dopo il licenziamento dalla serie The Mandalorian da parte di Disney e Lucasfilm, Gina Carano è un fiume in piena. L'attrice torna a parlare dei suoi controversi tweet che hanno causato l'interruzione del rapporto lavorativo nel corso di un'ospitata al Ben Shapiro Show, condotto dal giornalista e opinionista conservatore Ben Shapiro, promettendo battaglia.

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Graditi ritorni visti in The Siege

Dopo aver paragonato l'atmosfera critica nei confronti dei conservatori americani alle persecuzioni contro gli ebrei nella Germania nazista in un tweet, Lucasfilm ha condannato le parole di Gina Carano licenziandola da The Mandalorian, dove interpretava Cara Dunne. Da tempo i fan avevano lanciato la campagna #FireGinaCarano a seguito delle controverse uscite a sfondo politico dell'attrice che adesso rivela:

"Non mi sono mai interessata di politica. Ma a un certo punto, nel 2020, ho visto succedere delle cose così ho pensato 'Forse gli adulti non hanno tutto sotto controllo? Forse sono anche io un'adulta e ho la responsabilità di fare attenzione a queste cose." Gina Carano critica aspramente le misure precauzionali dovute all'emergenza sanitaria e le chiusure di interi settori economici ammettendo di conoscere bene "la depressione che proviene dal non poter lavorare perché il mio lavoro è stato altalenante tutta la vita". Ma il primo vero problema a livello di immagine dell'attrice è stato l'uso di un pronome nella sua biografia Twitter che le ha attirato le critiche della comunità transgender:

"La questione aveva a che fare al 100 percento con me e l'opinione pubblica su Twitter che ti dice cosa fare, e non aveva nulla a che fare con le critiche verso la comunità transgender, perché non l'avrei mai fatto. Non ho mai cercato di prendere di mira nessuno, non odio nessuno, ma sono incappata in un campo minuto".

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Da qual momento in poi i rapporti con Lucasfilm si sono deteriorati perché secondo la compagnia le sortite dell'attrice distoglievano l'attenzione da The Mandalorian. Dopo alcune esternazioni lette in chiave pro-trumpiana, il paragone tra repubblicani ed ebrei ha portato Lucasfilm a licenziare Gina Carano che però respinge le accuse di antisemitismo:

"Quando ho postato quella frase, non la percepivo come controversa. Sono ispirata dallo spirito gentile del popolo ebraico attraverso le epoche. Ho pensato, 'Forse tutti noi dobbiamo chiederci come è accaduto tutto questo? Perché è importante. Il post non parlava di Repubblicani o Conservatori, non entrava nello specifico. Parlava della divisione tra persone".

The Mandalorian 2 Gina Carano
The Mandalorian 2: Gina Carano in una foto della seconda stagione.

Quali che fossero le intenzioni di Gina Carano, l'attrice è stata esclusa dalla nuova stagione di The Mandalorian e Disney ha concluso il rapporto lavorativo con lei, da tempo "osservata speciale" a suo dire: "Mi stavano addosso, mi fissavamo come un'aquila. Se guardo altre persone nella produzione, possono dire ciò che vogliono. Lì ho avuto un problema perché non seguivo la loro narrativa. [...] Ho visto altre persone bullizzate, timorose di parlare. Io non voglio parlare, voglio creare arte, ma ho un grosso problema coi bulli e ho un problema ancor più grosso con gli abusi di potere".

Gina Carano non nega che il licenziamento da parte di Disney, appreso dai social media come chiunque altro, è stato devastante, ma questo non la fermerà dal proseguire per la sua strada:

"Sono devastata, ma il pensiero che questo possa accadere a qualcun altro, specialmente qualcuno che non riesca a gestirlo come me, mi indigna. Non possono farlo, non possono far sentire le persone in questo modo. Se io taccio, queste compagnie che hanno una lunga storia di bugie continueranno a farlo ad altri. È già successo altre volte. Ma io non andrò a tappeto senza combattere."