Prosegue la marcia trionfale di The Brutalist verso l'Oscar. Il film diretto da Brady Corbet, che ha debuttato in anteprima alla Mostra di Venezia 2024 vincendo il Leone d'argento per la regia, è candidato a 10 statuette. In attesa di conoscere quanti Oscar si poterà a casa, la pellicola interpretata da Adrien Brody arriverà nei cinema il 6 febbraio distribuita da Universal Pictures.
Una clip esclusiva anticipa le complesse tematiche del film introducendo il rapporto tra Adrien Brody e la moglie Felicity Jones, emigrata dopo di lui negli USA e accolta da Guy Pearce. nella clip emergono le tensioni sopite tra László Tóth, geniale e visionario architetto ebreo ungherese che si reca in America in cerca di fortuna, e la moglie malata (Felicity Jones) che lo raggiunge dopo che lui la credeva morta. La donna parla di sé al personaggio di Guy Pearce, Harrison Lee Van Buren, ricco e sfacciato mecenate che ha commissionato a Toth un ambizioso progetto architettonico e che sembra prendersi delle libertà con lui schernendolo per il suo accento sotto gli occhi della moglie.
Nel cast di The Brutalist troviamo anche Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Stacy Martin e Alessandro Nivola.
Una storia travolgente che funge da ponte tra il passato e il futuro
Come rivela la recensione di The Brutalist, l'ambiziosa pellicola di Brady Corbet vincitrice di 3 Golden Globe tra cui Miglior film drammatico e Miglior attore in un film drammatico racconta la fuga dell'architetto visionario László Toth in America. L'obiettivo dell'uomo è ricostruire la sua esistenza nel nuovo mondo dando prova del suo talento. Da solo in un paese sconosciuto, László si stabilisce in Pennsylvania, dove il ricco e influente industriale Harrison Lee Van Buren riconosce il suo talento. Ma i suoi progetti si scontreranno con le indisie del Nuovo Mondo.
Robert Pattinson celebra The Brutalist di Brady Corbet: "Un'impresa tecnica sbalorditiva"
Profondo, denso e ricco di citazioni, The Brutalist vanta una lunga durata, ma come rivela il regista è stato girato in soli 33 giorni con un budget relativamente ridotto.
"È stato lungo e arduo. Il futuro del film è stato incerto fino all'ultimo. Gli ultimi sei mesi sono stati una cosa, ma dai sette anni di incertezza e notti insonni precedenti mi sto ancora riprendendo" ha confessato Brady Corbet. "Questo film parla di un braccio di ferro tra arte e commercio. E riguarda l'alterità. La storia e il patrimonio culturale di Adrien Brody hanno reso la sua performance un gioco da ragazzi . Ero così felice che volesse farlo. Ma ha anche questa grazia, sensibilità e calore che infonde il personaggio, cosa che non avrei potuto pianificare.Quando lavoro con un artista, cerco di non intralciarlo. Non dico loro come suonare il loro strumento, regolo solo il volume".