Matt Reeves, regista di The Batman, ha spiegato come il Joker di Barry Keoghan differisce dalle precedenti versioni del personaggio. Nei fumetti, e in molti degli altri adattamenti, il pagliaccio era una persona normale che è stata sfigurata e resa folle cadendo in una vasca di acido, mentre nella trilogia di Christopher Nolan fornisce due spiegazioni diverse circa l'origine delle cicatrici che gli danno un sorriso permanente.
Non è così per il Joker che appare brevemente in The Batman, ha spiegato Matt Reeves in un'intervista concessa a Variety. Il regista ha paragonato questa incarnazione al Fantasma dell'Opera: "Ha una malattia congenita che gli impedisce di non sorridere. Anche da bambino, la gente lo guardava con orrore e disgusto, a causa di quel sorriso costante, e lui ha reagito pensando che si trattasse di uno scherzo cosmico, da cui il suo nichilismo." Nel film, dove il clown appare brevemente in una conversazione con l'Enigmista, e in una scena tagliata pubblicata online, dove lui dà dei consigli a Batman a mo' di Hannibal Lecter, il volto del personaggio è costantemente oscurato o fuori fuoco, alludendo al suo aspetto fisico in attesa di poterlo mostrare pienamente in futuro.
The Batman: Joker in una scena tagliata del film con Robert Pattinson
A tal proposito, Reeves ha affermato che non dobbiamo per forza aspettarci che Barry Keoghan sia l'antagonista principale del prossimo lungometraggio, per il quale il regista e Robert Pattinson hanno parlato di cattivi come Hush e Mr. Freeze. È però possibile che salti fuori in uno degli spin-off seriali per HBO Max, per l'esattezza quello che, a detta di Reeves, approfondirà l'universo del manicomio criminale di Arkham, con un tono tendente all'horror. L'altro spin-off, ufficialmente commissionato in seguito al successo commerciale del film (ha superato i 600 milioni di dollari al box office mondiale), è una miniserie sull'ascesa di Oswald Cobblepot alias il Pinguino, interpretato da Colin Farrell che è anche uno dei produttori esecutivi del progetto.