La morte improvvisa di Carrie Fisher ha riaperto il dibattito sulle "resurrezioni digitali" degli attori a pochi giorni di distanza dall'uscita in sala di Rogue One: A Star Wars Story, che mostra un Peter Cushing risorto in CGI.
Prima di morire la Fisher aveva concluso le riprese di Star Wars: Episode VIII e la scelta più saggia da parte degli sceneggiatori sarebbe quella di trovare un modo adeguato per dire addio al suo personaggio alla fine del film. Rumors indicano, però, che il ruolo pensato per la Principessa Leja nell'Episodio IX sarebbe troppo ampio per rinunciarvi e Disney starebbe pensando di usare la stessa tecnica che ha riportato in vita il personaggio di Cushing, Grand Moff Tarkin.
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Peter Cushing, morto nel 1994, è "tornato" a recitare in Rogue One usando un misto di CGI e motion capture. Il look e la staticità del risultato non hanno convinto molti visto che il nuovo Tarkin ha ben poco di umano perciò a Hollywood si è aperto il dibattito sulla moralità e sull'integrità delle resurrezioni digitali. In realtà prima di realizzare Rogue One Disney aveva aperto un negoziato con gli eredi di Peter Cushing ottenendo il permesso per l'uso digitale del personaggio da lui interpretato. E la stessa cosa potrebbe succedere con Carrie Fisher.
Per adesso né Disney né Lucasfilm confermano il rumor del ritorno della Fisher in CGI, ma gli studio si trovano di fronte a un bivio in cui si deciderà il destino dell'amata Principessa Leia.
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