Paul Schrader contro Furiosa: A Mad Max Saga: "Svanisce la mania dei supereroi, arriva quella del grottesco"

Attacco frontale di Paul Schrader al nuovo capitolo della saga di Mad Max, il cineasta americano sembra non aver gradito l'ultima fatica del collega australiano George Miller e non ne fa mistero.

L'urlo di Anya Taylor-Joy in Furiosa: A Mad Max Saga

Non si arrestano i giudizi tranchant di Paul Schrader su Facebook. L'ultima "vittima" delle sue critiche è Furiosa: A Mad Max Saga, nuovo capitolo della saga di Mad Max presentato in anteprima in apertura del festival di Cannes prima dell'arrivo nelle sale. E a Cannes c'era anche Paul Schrader, in concorso con la sua nuova fatica I tradimenti, che non avrebbe gradito l'hype intorno a Furiosa.

In uno dei suoi famigerati post su Facebook, Schrader scrive: "La buona notizia è che la mania dei supereroi sta svanendo. La cattiva notizia è che viene sostituita dal cinema del grottesco. (Furiosa, sto parlando di te.)"

The good news is that the superhero craze is fading. The bad news is that it's being replaced by the cinema of grotesqueries. (Furiosa I'm talking about you.)

Pubblicato da Paul Schrader su Martedì 4 giugno 2024

Naturalmente la sua presa di posizione ha suscitato polemiche sui social media. Un utente ha commentato provocatoriamente il suo post scrivendo: "Furiosa è migliore di qualsiasi cosa abbia mai fatto Paul Schrader".

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Il fustigatore di Facebook

Autore di Taxi Driver, Paul Schrader non è nuovo a giudizi polemici nei confronti delle opere dei colleghi. Lo stesso regista è intervenuto per difendere i suoi post al vetriolo, ritenendolo un modo efficace per criticare i film.

Nel frattempo, il regista ha presentato a Cannes I tradimenti, pellicola dal sapore parzialmente autobiografico che racconta la confessione in punto di morte di Leonard Fife, uno dei sessantamila evasori e disertori che si rifugiarono in Canada per evitare di servire in Vietnam. Parlando del progetto, Uma Thurman ammette di aver avuto dall'inizio che si trattasse di una storia personale per Schrader per via del suo legame con l'autore del romanzo da cui la storia è tratta, scomparso nel 2023:

"Guardandolo mettere insieme quest'opera, ho avuto la forte sensazione che fosse molto personale per lui, sapendo che era un ottimo amico di Russell Banks, l'autore del libro su cui è basato. Non ricordo esattamente come sia andata a finire, ma so che il libro avrebbe dovuto intitolarsi Oh, Canada, ma è stato pubblicato, almeno in Nord America, col titolo di Foregone, credo. Nella loro amicizia c'era qualcosa di molto dolce, triste e bello".