Nicole Kidman ha parlato delle riprese di Babygirl, svelando che in più occasioni ha dovuto fermare le riprese perché stava affrontando un burnout a causa degli orgasmi.
In un'intervista rilasciata a The Sun, la star australiana ha rivelato un retroscena molto particolare sulla realizzazione del film che le ha fatto conquistare il premio come Migliore Attrice alla Mostra del Cinema di Venezia.
I problemi di Nicole Kidman sul set
In Babygirl l'attrice Nicole Kidman ha la parte di un CEO che mette a rischio la sua carriera, e la sua famiglia, iniziando una relazione extraconiugale con uno stagista, interpretato da Harris Dickinson.
L'attrice ha quindi spiegato che durante le riprese era spesso eccitata: "C'era una grande quantità di condivisione e fiducia e poi frustrazione. Ci sono state delle volte in cui stavamo girando e dicevo: 'Non voglio più avere orgasmi'".
Nicole ha quindi raccontato di aver esclamato più volte sul set frasi come 'Non avvicinarti!' o 'Odio farlo' per colpa delle scene intime previste nel film. La star ha persino dichiarato: "Non mi importa se non verrò più toccata. Ne ho abbastanza'. La tensione sessuale era così presente costantemente che per me era quasi come un burnout".
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Come è stato girato il film
Dickinson ha invece spiegato che sul set del film diretto, e scritto, da Halina Reijn, se ci si sentiva a disagio era possibile concedersi delle pause e allontanarsi dal set.
La filmmaker, in precedenti interviste, ha spiegato che per delineare la storia si era ispirata a film come Basic Instinct, con star Sharon Stone e Michael Douglas, e nel leggere la storia di una donna che non aveva mai provato piacere sessuale durante il suo matrimonio, durato 25 anni.