Brutte notizie per i fan di George A. Romero: il regista de La notte dei morti viventi è stato ricoverato d'urgenza in ospedale e quindi è stato costretto a posticipare di due mesi la lavorazione del suo Diary of the Dead.
La scorsa settimana il regista è stato colto da malore - per cause che non sono state rese note - ed i medici hanno ritenuto opportuno consigliargli il riposo assoluto. Romero è stato costretto anche a cancellare la sua partecipazione ad alcuni eventi cinematografici e culturali.
Romero è nato a New York nel 1941, dove trascorse buona parte della sua giovinezza, fino a quando decise di trasferirsi a Pittsburgh per studiare. Verso la fine degli anni '60, decise di fondare con alcuni amici la Image Ten Productions, con la quale girò uno dei più celebrati horror di tutti i tempi, La notte dei morti viventi, girato in bianco e nero e con un budget limitato (poco più di 100.000 dollari) al quale seguirono There's Always Vanilla, La città verrà distrutta all'alba, La stagione della strega, Wampyr. Nel 1978 dopo il distacco dalla Image Ten Productions, Romero firma Zombi il secondo film della sua saga dedicata agli zombi, con la co-produzione di Dario Argento e gli effetti speciali di Tom Savini. Il film, costato solo 1.5 milioni di dollari, ne incassò 40 milioni in tutto il mondo e presto divenne un cult.
Negli anni '80 dirige Creepshow, tratto dal fumetto omonimo scritto da Stephen King, quindi il terzo film della saga dei morti viventi, ovvero Il giorno degli zombi che però non ottiene lo stesso successo dei precedenti film. Dopo Monkey Shines: esperimento nel terrore, Romero dirige il film ad episodi Due occhi diabolici, ispirato alle novelle di Edgar Allan Poe insieme all'amico Dario Argento: il regista di Suspiria firma l'episodio Il gatto nero, mentre Romero I fatti nel caso di Mr. Valdemar. La carriera del regista prosegue tra alti e bassi, con La metà oscura, trasposizione del romanzo omonimo di Stephen King, fino all'acclamato quarto capitolo della saga dedicata ai morti viventi, ovvero La terra dei morti viventi.