Mad Max: Fury Road, la produzione di sequel e spinoff rallentata da una causa legale?

Le richieste di George Miller e del suo team rivolte alla Warner Bros sembra stiano ostacolando la realizzazione dei nuovi capitoli della storia.

Mad Max: Fury Road - Tom Hardy riguarda i giornalieri con George Miller
Mad Max: Fury Road - Tom Hardy riguarda i giornalieri con George Miller

George Miller aveva annunciato che dopo Mad Max: Fury Road aveva intenzione di portare sul grande schermo due nuovi capitoli della saga post-apocalittica e il primo sequel avrebbe dovuto intitolarsi The Wasteland.
Dopo le prime anticipazioni riguardanti il progetto, tuttavia, non sono più emerse notizie riguardanti la produzione e sembra che la motivazione di questi ritardi sia causata dalla battaglia legale contro la Warner Bros.
Lo studio sostiene che gli accordi stretti prevedessero un budget di circa 157 milioni di dollari, una durata di circa 100 minuti e che non fosse vietato ai minori. I costi di produzione sono invece saliti a quota 185.1 milioni, e il lungometraggio con Tom Hardy e Charlize Theron non ha ottenuto l'approvazione da parte della censura per una visione consentita a chi ha più di tredici anni non accampagnati dagli adulti, oltre a superare le due ore di durata. Miller e il suo team hanno però contestato la situazione, chiedendo il pagamento di circa 9 milioni di dollari e una percentuale più elevata sui guadagni, sostenendo che alcune scelte prese dallo studio hanno contribuito in maniera significativa a superare il budget, sottolineando inoltre che il risultato finale è riuscito a conquistare ben 10 Oscar oltre a ottenere incassi elevati e recensioni positive.

Per ora la produzione di eventuali sequel o spinoff, come quello dedicato a Furiosa, sono quindi in sospeso, come riporta il The Sydney Morning Herald, in attesa che si raggiunga un accordo legale.