Leonardo DiCaprio si trova di fronte a una delle sfide più delicate della sua carriera: riuscire a trasformare in successo al box-office Una battaglia dopo l'altra, il nuovo film di Paul Thomas Anderson che ha richiesto un budget stimato tra i 130 e i 150 milioni di dollari. La domanda che circola a Hollywood è semplice: la sua sola presenza basterà a garantire un ritorno economico a un progetto così costoso?
Le prime proiezioni non sembrano confortanti. Secondo i dati raccolti da Greenlight Analytics e riportati da Puck, il film dovrebbe debuttare negli Stati Uniti intorno ai 20 milioni di dollari, una cifra piuttosto bassa per un film con un budget di queste dimensioni.
A rendere la sfida ancora più complessa ci sono alcuni elementi che potrebbero frenare il pubblico: il film è classificato R-rated, quindi vietato ai minori non accompagnati, e ha una durata di due ore e quaranta minuti, non proprio la formula più appetibile per il pubblico più generalista.

Paul Thomas Anderson è un autore, non una garanzia al box-office
Il regista è da sempre considerato uno dei migliori in circolazione, ma nessuno dei suoi film ha mai superato i 76 milioni di incasso negli Stati Uniti. Affidare a lui un progetto da oltre 130 milioni significa puntare più sulla qualità e sul prestigio che sulla garanzia di un ritorno economico immediato.
DiCaprio, dal canto suo, continua a godere di un'aura quasi unica nel panorama hollywoodiano: il pubblico lo percepisce come un attore autentico, credibile, sempre legato a progetti di grande valore. Eppure, la sua popolarità non sempre si traduce in grandi numeri al botteghino, soprattutto tra gli under-35, sempre meno disposti a correre in sala per film non legati a franchise o universi narrativi già consolidati.
Lo scenario, quindi, resta incerto. Se Una battaglia dopo l'altra dovesse confermare un esordio modesto, il rischio concreto è che diventi un "prestige flop": amato dalla critica, discusso dai cinefili, ma incapace di rientrare nei costi. Al contrario, un passaparola positivo, una campagna marketing mirata e soprattutto il sostegno dei mercati internazionali potrebbero ribaltare le previsioni, trasformandolo in un successo più ampio di quanto gli analisti si aspettino.

Su DiCaprio pesa ancora il flop di Killers of the Flower Moon
Negli ultimi anni il Premio Oscar per Revenant non ha collezionato molti flop, ma un titolo spicca chiaramente come il suo insuccesso più recente: Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese. Il film, uscito nel 2023, era stato presentato come un grande evento cinematografico: un cast stellare con DiCaprio e Robert De Niro, la regia di un maestro, una storia forte e premiabile. Insomma, aveva tutte le carte in regola per diventare un successo.
Il problema è stato soprattutto economico. Il budget di produzione era enorme, stimato tra i 200 e i 215 milioni di dollari, mentre gli incassi mondiali si sono fermati a circa 158 milioni. Nonostante le recensioni entusiastiche e una pioggia di candidature agli Oscar, il film non è riuscito a coprire i costi, senza contare le spese aggiuntive di marketing e distribuzione. In altre parole, è stato un successo d'autore ma un fallimento commerciale, tanto che molti analisti hanno parlato di "flop" per Apple, che aveva investito massicciamente nel progetto.