La storia di Lisey, per Julianne Moore, "è una metafora del matrimonio"

Julianne Moore svela i motivi che l'hanno spinta a interpretare la protagonista della serie horror La storia di Lisey, tratta da Stephen King, paragonandola a una metafora del matrimonio.

Julianne Moore, protagonista dell'adattamento da Stephen King La storia di Lisey, diretta da Pablo Larrain per Apple TV+, ha paragonato la storia horror a una metafora del matrimonio.

Lisey Story Julianne Moore Clive Owen Albero
Lisey's Story: Julianne Moore e Clive Owen seduti vicino a un albero

Come indica la nostra recensione de La storia di Lisey, al centro della storia troviamo Julianne Moore nei panni di una vedova alle prese con un fan troppo interessato alle opere inedite del marito. Come Lisey, e come Stephen King, anche Julianne Moore conosce bene gioie e difficoltà del matrimonio. Sposata da 25 anni con il regista Bart Freundlich, l'attrice loda l'approccio unico al tema del matrimonio, come spiega a People:

"È la storia di una relazione, un matrimonio lungo e di successo. E mi sembra che sia così raro nel mondo dell'intrattenimento. Ogni volta che abbiamo storie d'amore, di solito si parla di 'come incontrerò qualcuno? Sposarsi? Oh, guarda, mi sono sposato!' La fine. Ma la maggior parte di noi sa che questo è davvero solo l'inizio quando sei in una relazione. Il matrimonio può essere lungo, complicato e ricco di eventi, ma ciò che condividi con quella persona e il mondo che costruisci con lui e i segreti che conoscete dell'altro. Ecco cos'è un matrimonio".

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Nel corso della serie tv, la relazione della coppia viene rivisitata in diverse fasi della loro vita e non manca neppure una componente soprannaturale:

"In realtà era una delle cose che mi piacevano di più, ci sono quattro linee temporali. C'è il presente. Poi salti a circa sette anni prima del loro matrimonio. E poi torni a quando si sono incontrati, poi quando sono usciti insieme e poi si sono sposati. E poi torni a quando erano bambini. E alcune di queste linee temporali esistono davvero, e poi alcune di queste linee temporali sono ciò che Lisey ricorda mentre si trova in un'altra linea temporale".

Con La storia di Lisey, Julianne Morre ha fatto visita a un genere da lei poco frequentato, l'horror. A motivare questa scelta, ovviamente, è stata la firma del Re del Brivido:

"La cosa che ovviamente ha destato subito il mio interesse è che si tratta di un romanzo di Stephen King, ed ero così eccitata perché sono una grande fan".