L'inferno verde di Eli Roth

Il regista si ispirerà a Cannibal Holocaust per narrare la storia di un gruppo di attivisti che finisce nelle mani di una tribù cannibale che vive nella giungla peruviana.

Negli ultimi anni Eli Roth si è diviso tra mille progetti in cui ha assunto le vesti di sceneggiatore, produttore, attore e regista televisivo, ma l'ultimo lungometraggio diretto da lui in prima persona è Hostel: Part II, girato nel 2007. Troppo tempo lontano dalla macchina da presa. Ecco che oggi Roth si ripresenta con un nuovo progetto, rigorosamente horror, intitolato The Green Inferno, scritto insieme all'autore di Aftershock Guillermo Amoedo. All'origine di The Green Inferno vi sono il cult Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato del 1980 e il non-sequel Paradiso infernale, firmato da Antonio Climati nel 1988 e ribattezzato Cannibal Holocaust II sul mercato internazionale per avere maggior appeal sul pubblico. Tra i titoli alternativi di questa seconda pellicola vi erano, appunto, The Green Inferno e Natura contro. Eli Roth, come il suo mentore Quentin Tarantino, si riallaccia volentieri alla tradizione B-movie narrando la storia di una banda di utopisti che, a causa di un incidente, atterra nella giungla peruviana e viene catturata da una tribù di cannibali. Le riprese del film si terranno in autunno in Perù e Cile. Per il momento non è stata fissata una release del film, che dovrebbe essere pronto nel 2013.

Nell'attesa i fans di Eli Roth possono sintonizzarsi su Netflix per seguire la serie Hemlock Grove, che debutterà nei primi mesi del 2013.