James Cameron: 'In futuro forse un Avatar 4'

Il regista dei record dichiara la sua intenzione di proseguire il franchise ecologista per dire la sua sulla direzione che sta prendendo il nostro mondo.

Il futuro lavorativo di James Cameron si dividerà tra i documentari e Avatar. In una lunga intervista, il regista svela i suoi interessi e anticipa la sua volontà di votarsi alla causa ambientalista, realizzando sequel del suo campione di incassi, e allo sviluppo della tecnologia a cui ha già dato un controbuto enorme. "Negli ultimi sedici anni ho diviso il mio tempo tra l'esplorazione degli oceani e la regia. Ho fatto due film e otto spedizioni. L'anno scorso ho trascurato la mia compagnia di produzione e non sono interessato a produrre niente. Sono concentrato su Avatar. Punto. Non sono interessato a leggere sceneggiature e produrre lavori di altri perché sto sviluppando Avatar 2, Avatar 3, forse Avatar 4. Lo so che questo suona limitante, ma il punto è che utilizzando il paesaggio di Avatar posso dire ciò che voglio sullo stato del pianeta e su ciò che penso sia necessario per la sua salvezza. E lo posso fare in modo divertente. Per il resto voglio occuparmi dei documentari che continuerò a realizzare. Ho girato cinque documentari in dieci anni e spero di farne altri. Ne sto realizzando uno proprio ora che narrerà la mia missione nel progetto Deep Sea Challenge. Il film uscirà a inzio 2013".

Questa dichiarazione perentoria non lascia spazio a sperwnze per i fan che speravano di vedere Cameron alle prese con nuovi progetti indipendenti dall'Avatar franchise. Ma che ne sarà del preannunciato Battle Angel, che Cameron si professava intenzionato a dirigere in prima persona una volta ultimati i due sequel di Avatar? E a che punto sono le due pellicole? "Abbiamo passato l'ultimo anno e mezzo a sviluppare software sofisticati su cui abbiamo investito una grande quantità di denaro. Nessuno lo aveva fatto prima e neppure noi sapevamo se avrebbero funzionato. E' stata dura raggiungere il livello ottenuto nel primo Avatar perciò ci siamo impegnati a rifinire e migliorare la tecnologia virtuale e il 3D a Los Angeles e in Nuova Zelanda. Nel frattempo mi sono dedicato alla scrittura, ma ancora non ci siamo concentrati sul design stage. Questo sarà il prossimo passo".