Io sono la fine del mondo: nessuna promozione né attività stampa per Angelo Duro e il film è già primo

Silenzio stampa per il comico palermitano, che segue le orme di Checco Zalone lanciando in sordina la sua commedia politically uncorrect, da ieri nei cinema e prima nella classifica degli incassi.

Angelo Duro in una scena

Duro di nome e di fatto. L'irriverente comico siciliano Angelo Duro ha scelto la via del silenzio per promuovere la sua commedia, Io sono la fine del mondo, da ieri nei cinema italiani. Uscita in sordina per il film, su cui finora sono state diffuse pochissime informazioni, visto che il protagonista, in accordo col regista Gennaro Nunziante, ha deciso di bandire ogni attività stampa.

Niente proiezioni anticipate per i media né interviste per promuovere la commedia politicamente scorretta che racconta la storia di un giovane uomo costretto a occuparsi dei genitori anziani non più autosufficienti che detesta da tutta la vita. La scelta di non raccontare nulla del film limitandosi al confronto con la sala e col pubblico pagante, scelta condivisa con Nunziante, fautore del successo di molte commedie di Checco Zalone, e con i produttori, Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky, sembra pagare.

Uscito in circa 300 sale, Io sono la fine del mondo è primo nella classifica degli incassi di ieri con 206.035 euro e 27.836 presenze (dati Cinetel). Angelo Duro schiva la stampa, ma si concede ai suoi fan. L'attore presenterà personalmente il film in sala: dopo l'anteprima a Napoli e il debutto a Milano, il comico sarà a Roma (al Barberini e poi all'Adriano The Space Parco de Medici) oggi 10 gennaio mentre domani si sposterà nella sua Palermo (Uci Cinemas, poi Eplanet King, Cityplex Metropolitan e Uci Cinemas).

Sul sito del comico, che ha oltre 2 milioni di follower su Facebook e quasi 900.000 su Instagram, si legge: "Il film sarà in sala in tutti i cinema che avranno le palle di metterlo in programmazione. Perché questo è il primo film della storia in cui, per entrare a vederlo, stavolta saranno i genitori che dovranno essere accompagnati dai figli".

Dura la vita coi genitori

La sinossi di di Io sono la fine del mondo è stata descritta dallo stesso attore in modo colorito.

"Una mattina mi chiama da Palermo quell'idiota di mia sorella che non sentivo da tanti anni, e con quella voce stridula che infastidisce mi dice che vuole andare in vacanza, ma non può farlo perché deve prendersi cura di mamma e papà. Mi chiede di darle il cambio, ma io non ci penso nemmeno. Vi rendete conto? Devo andare giù a prendermi cura dei miei genitori, quei due rigidi e autoritari che per tutta l'adolescenza sono stati i miei nemici, che mi hanno imposto cosa fare, cosa mangiare, chi frequentare" racconta con fare colorito il comico. "Adesso sono diventati anziani e fragili e hanno bisogno di me. I paradossi della natura, diventare genitore dei tuoi genitori. No che non ci vado. A mente fredda, però, ci ho pensato e mi sono detto 'Quando ti ricapita l'occasione di poterti vendicare di tutto quello che ti hanno combinato quei due?'".

Ad accompagnare Angelo Duro nel suo esordio un cast di tutto rispetto che comprende il veterano Giorgio Colangeli, Matilde Piana, Marilù Pipitone e Evelyn Maria Rita Famà.