Invincible, Robert Kirkman: "Omni-Man somiglia a J.K. Simmons? Non me n'ero accorto"

I primi tre episodi di Invincible sono approdati su Amazon Prime Video; il creatore del fumetto Robert Kirkman, ospite dell'ultima giornata di Ultrapop Festival 2021, ha ironizzato sulla somiglianza di Omni-Man al doppiatore J.K. Simmons.

Ironico e gioviale, Robert Kirkman è intervenuto come ospite del finale di Ultrapop Festival 2021 per parlare dell'adattamento di Invincible, nuova serie animata i cui primi tre episodi sono disponibili su Amazon Prime Video. Dopo The Walking Dead, Kirkman torna ad adattare un altro dei suoi fumetti. Lo sceneggiatore e produttore, ospite insieme allo showrunner Simon Racioppa, ha ironizzato sulla "presunta" tra uno dei suoi eroi, Omni-Man, e la star J. K. Simmons, voce del personaggio.

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Invincible: Padre e figlio in una scena della serie Prime Video

Il cast vocale di Invincible vede nel cast, oltre a J.K. Simmons, anche ilv eterano di The Walking Dead Steven Yun, il divo Mark Hamill e Sandra Ho.

"Avere il cast perfetto per la serie era essenziale per noi" spiega Robert Kirkman. "Volevamo attirare nuovo pubblico, ma volevamo anche che chi conosce i fumetti ritrovasse qualcosa di familiare. Mi hanno presentato una lista di nomi, a Steven Yun avevo pensato da prima dell'inizio del casting, ma per tutti i personaggi siamo riusciti ad avere la prima scelta".

Riguardo alla somiglia tra Omni-Man e J. K Simmons, Kirkman scherza sulla "casualità" dichiarando: "Non è stata voluta, forse gli animatori si sono ispirati a lui perché ha una bella faccia, il volto perfetto per un supereroe".

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Qui trovate la recensione dei primi tre episodi di Invincible. Al riguardo, Robert Kirkman ha spiegato:

"Ci ho messo cinque anni a scrivere questa storia a fumetti. Parla di una famiglia, della relazione tra genitori e figli, è un coming of age che mescola molti generi e poi presenta un intero universo di supereroi. Come unire Marvel e DC in un'unica storia. Proprio per via di questa complessità, volevo farlo bene, senza fretta, per coinvolgere il pubblico e perfino per disattendere le sue aspettative".

Riguardo alla scelta di adattare lui stesso la propria storia, Kirkman aggiunge: "Dopo 144 numeri sono molto soddisfatto di Invincible, della storia e di come sia finita. Ero troppo geloso per darla a qualcun altro".