Invincible, Robert Kirkman: "Questo tasso di violenza in una serie live action sarebbe stato impossibile"

Robert Kirkman, ospite dell'ultima giornata di Ultrapop Festival 2021, ha parlato della sua nuova serie animata, Invincible, da oggi su Amazon Prime Video coi primi tre episodi.

Da oggi sono disponibili su Amazon prime Video i primi tre episodi di Invincible, nuova serie animata firmata dal mitico Robert Kirkman che, dopo The Walking Dead, torna ad adattare un altro dei suoi fumetti. Kirkman, ospite a Ultrapop Festival 2021 insieme allo showrunner Simon Racioppa, ha spiegato che un simile tasso di violenza, con un budget televisivo, in live action non sarebbe stato possibile.

Invincible 02
Invincible: Mark in una scena della serie Prime Video

"Chi conosce bene il mio fumetto capisce che una serie live action con un budget televisivo sarebbe impossibile" spiega Kirkman. L'animazione permette di riprodurre i fumetti con maggior accuratezza. Stavolta ho creato un mondo narrativo enorme. Come se si trattasse di una sintesi tra DC e Marvel, ma in un unico fumetto. E poi, in animazione, è più facile esplodere le teste in maniera".

Robert Kirkman e Simon Racioppa si sono messi al lavoro per identificare le storie a fumetti da portare sullo schermo e per inseirire i cambiamenti necessari. Lo showrunner spiega che "le le possibilità erano due: staccarsi completamente dalla realtà narrativa del fumetto o restare fedele. Nel fumetto c'è tutto quello che serve per fare una grande serie anche se non avevo ancora letto la fine. Perché cambiarla?".

Qui trovate la recensione dei primi tre episodi di Invincible. Al riguardo, Robert Kirkman confessa che "sedersi a lavorare con Simon è stato divertente. Abbiamo progettato la prima stagione, abbiamo deciso l'arco narrativo e poi abbiamo iniziato a lavorare alle scene".
Racioppa aggiunge: "Una volta deciso l'arco narrativo, abbiamo iniziato a strutturarlo valutando cosa inserire per renderlo organico. Lavoreremo così anche per le altre stagioni, senza rigidità per lasciare aperti sviluppi futuri. La struttura del fumetto, così piena di plot twist che fungono da punti di arrivo intermedi, è ideale".