Invincible, la recensione dei primi episodi: Supereroi animati per reinventare il genere

La recensione dei primi episodi di Invincible, la serie animata tratta dal fumetto di Robert Kirkman e disponibile su Prime Video dal 26 marzo 2021.

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Invincible: un'immagine della serie Prime Video

Nella visione e successiva recensione del primi episodi di Invincible abbiamo ripercorso le sensazioni già provate nel leggere il fumetto di Robert Kirkman, Cory Walker e Ryan Ottley, pubblicato qui da noi da SaldaPress: l'iniziale scetticismo nel trovarsi al cospetto di una storia che sembra destinata a procedere su binari ben definiti, la prima sorpresa che lascia intuire che potrebbe non essere così, il ritorno nei ranghi del mondo dei supereroi e le successive conferme dell'abilità dell'autore nell'abbattere alcuni pilastri del genere, ma restandogli fedele nello spirito. Un'operazione che la serie prodotta per Prime Video e guidata dallo showrunner Simon Racioppa ripercorre e riproduce con fedeltà elevata, al punto da richiedere allo spettatore una certa dose di pazienza.

Tale padre, tale figlio

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Invincible: Nolan e Mark in una scena della serie Prime Video

Ma partiamo dalla base e dalle premesse di Invincible, che racconta la storia di Mark Grayson, un diciassettenne come tanti della sua età, ma con una importante differenza di base: è figlio di Omni-man, il supereroe più potente del pianeta. Questo non gli impedisce di vivere fumetti e amori, insicurezze e desideri dell'adolescenza, con l'aggravante di vivere nell'attesa che anche lui sviluppi i poteri di cui suo padre Nolan è dotato. Cosa che ovviamente accade, immergendo d'improvviso il giovane Mark in una nuova vita che lo pone sul cammino per diventare un eroe a sua volta, tra addestramento insieme al padre, nuove sicurezze da far proprie e una maturità da raggiungere. Un cammino ricco di sorprese di cui preferiamo non anticiparvi altro, se non l'approccio crudo al genere, fatto di una fisicità che non risparmia momenti di sanguinosa violenza, proseguendo il discorso impostato da altre recenti produzioni capaci di proporre un modello alternativo al cinecomic tradizionale, da Umbrella Academy a The Boys.

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Voci eccellenti per un cast di personaggi da scoprire

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Invincible: Padre e figlio in una scena della serie Prime Video

Nolan e Mark, padre e figlio, eroe consolidato e promessa per il futuro. Attorno alle loro figure e al loro rapporto Robert Kirkman costruisce la complessa infrastruttura narrativa di Invincible, una storia che riesce a mantenersi in equilibrio tra la componente supereroistica, l'azione e gli scontri da una parte, ma anche una grande attenzione alla componente umana, le relazioni interpersonali e una forte anima da family drama dall'altra, rievocando le tematiche e le suggestioni a cui l'autore ci ha abituati nel corso degli anni e con le altre sue opere. La serie Prime Video ne riproduce le dinamiche con efficacia, affidandosi a un character design accorto e fedele all'originale cartaceo, ma anche valorizzato da un cast vocale di livello elevatissimo.

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Invincible: una scena tratta dalla serie Prime Video

Il consiglio è infatti di preferire una visione in lingua originale, perché se già Nolan e Mark Grayson si avvalgono delle interpretazioni di J.K. Simmons e Steven Yeun, attorno a loro è un vero e proprio fiorire di nomi di alto profilo, da Sandra Oh per Debbie Grayson a Seth Rogen, Gillian Jacobs, Zazie Beetz, Walton Goggins e Mark Hamill. Una scelta produttiva ambiziosa che asseconda la ricchezza della storia e di un mondo in cui non mancano personaggi che spaziano tra l'iconico e il pittoresco, tra supereroi che ammiccano ai mondi di Marvel e DC sul fronte adulto e adolescenti che rendono viva e credibile la vita quotidiana di Mark.

Invincible: Mark Hamill e Zazie Beetz nel cast stellare di doppiatori

La pazienza dello spettatore seriale

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Invincible: Mark in azione nella serie Prime Video

Un'ambizione che si riscontra anche nella scelta di un minutaggio per episodio da serie classica live action, attorno ai 45 minuti per ognuna delle puntate disponibili al lancio, e che ha la conseguenza di un livello tecnico altalenante: non ci si può ritenere insoddisfatti della qualità delle parti più action, che rendono bene sia il dinamismo che le esplosioni di violenza dell'originale affidandosi a coreografie dei combattimenti e movimenti di camera funzionali al racconto, ma è evidente la minor attenzione dedicata ad alcuni passaggi più statici che soffrono dell'esigenza di ottimizzare il budget a disposizione. La durata impegnativa, per una serie animata, degli episodi fa sì che ci sia anche qualche calo di ritmo, ma i momenti di pausa e l'apparente mancanza di informazioni sono anche funzionali all'approccio dell'autore alla storia che lo showrunner Simon Racioppa segue con fedeltà, bilanciando azione, dialoghi e twist con una scrittura intelligente e ragionata.

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Invincible: Mark in una scena della serie Prime Video

Invincible è infatti una serie (cartacea e ora animata) che scopre sin dai primi episodi le carte e mostra da subito l'intenzione di attingere al genere per reinventarlo, ma la strada che questi personaggi devono compiere è lunga e non mancheranno ulteriori sorprese. Insomma che vi piaccia o meno questa prima porzione di storia, non pensate di aver già inquadrato la serie dopo questi primi episodi, restate sintonizzati e lasciate che il mondo dei supereroi di Kirkman possa svilupparsi davanti ai vostri occhi sgranati per la sorpresa. È un viaggio di cui non vi pentirete.

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Conclusioni

Abbiamo aperto la recensione dei primi episodi di Invincible con un invito che teniamo a ribadire in chiusura: non abbiate fretta di giudicare spunti e intreccio, perché la serie Prime Video segue con fedeltà il fumetto di Robert Kirkman e come tale apre a sviluppi, sorprese e colpi di scena continui e di grande impatto. Il cammino è insomma lungo e promette soddisfazioni. Va segnalata una realizzazione tecnica a fasi alterne: se da una parte si può essere più che compiaciuti per il character design (valorizzato anche da un cast vocale di livello elevatissimo) e per il dinamismo delle sequenze action, dall'altra si percepisce un evidente calo qualitativo negli sfondi e in alcune sequenze più statiche.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • Un buon character design, che riprende fedelmente i personaggi del fumetto.
  • Un cast vocale di ottimo livello, che incoraggia la visione in originale per poter ascoltare J.K. Simmons, Mark Hamill, Sandra Oh e i tanti nomi coinvolti.
  • Elevata fedeltà al fumetto, che garantisce importanti sviluppi futuri.
  • Alcuni cali di ritmo che sono funzionali alla storia che viene raccontata...

Cosa non va

  • ... ma richiedono una dose di pazienza e fiducia in attesa di veder sviluppare l'intreccio e le sue sorprese di settimana in settimana.
  • Il livello tecnico è altalenante e soffre di alcuni evidenti alti e bassi.