James Mangold ha commentato le recensioni negative rivolte a Indiana Jones e il quadrante del destino, il quinto film della saga con star Harrison Ford.
Il regista, almeno secondo quanto riportato da Variety, sembra non si sia preoccupato troppo dell'accoglienza riservata al lungometraggio che è stato presentato al Festival di Cannes in anteprima.
La reazione del regista alle critiche
Le opinioni dei giornalisti riguardanti Indiana Jones e il Quadrante del Destino si sono divise, tra chi ha apprezzato l'ultima avventura interpretata da Harrison Ford e chi invece sostiene non possa reggere il confronto con i capitoli precedenti.
James Mangold, parlando dei giornalisti, ha quindi dichiarato: "Quando sei nel territorio dei franchise è davvero difficile per gli intellettuali riuscire a superare quello che sono certo vogliono i loro capi, che è questo prisma aziendale legato a 'come si colloca rispetto agli altri?'. Ho sempre pensato che se fossimo al secondo posto o al terzo alle spalle di uno dei film più grandiosi di sempre, mi sarebbe andato bene. Voglio dire, svanisce tutto più tardi. O il film sopravviverà nel tempo oppure non lo farà".
Indiana Jones e il quadrante del destino, recensione: ancora fortuna, meno gloria
L'addio di Harrison Ford
L'ultimo capitolo della storia con protagonista l'attore Harrison Ford nel ruolo dell'iconico archeologo ha nel proprio cast anche Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), John Rhys-Davies (I predatori dell'arca perduta), Shaunette Renée Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot), Toby Jones (La Talpa), Boyd Holbrook (Logan - The Wolverine), Olivier Richters (Black Widow), Ethann Isidore (Mortale) e Mads Mikkelsen (Un altro giro).
Diretto da James Mangold (Le Mans '66 - La grande sfida, Logan - The Wolverine) e con una sceneggiatura scritta da Jez Butterworth & John-Henry Butterworth e David Koepp e James Mangold, basata sui personaggi creati da George Lucas e Philip Kaufman, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori esecutivi.