Per Ridley Scott decidere di non dirigere il sequel dell'hit Il gladiatore sarebbe una scelta estremamente stupida da parte sua. Questa è la visione espressa dal regista inglese mentre il sequel è in fase di sviluppo.
Ambientato nell'Antica Roma, Il gladiatore ha incassato oltre 450 milioni di dollari e ha vinto un Golden Globe, un Oscar e un BAFTA per il miglior film. Al centro della storia l'ex generale romano Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) costretto a diventare uno schiavo e un gladiatore dopo l'omicidio di sua moglie e suo figlio da parte dell'imperatore Commodo (Joaquin Phoenix). Usando la sua fama nell'arena, Massimo giura di vendicare un giorno la sua famiglia.
Il sequel è in lavorazione da oltre un decennio. Ridley Scott si è sempre detto interessato a sviluppare un seguito della storia, ma le difficoltà nel sviluppare una nuova narrativa che potesse giustificare il ritorno di Crowe, nonostante la morte del suo personaggio, finora hanno rappresentato un ostacolo notevole. Adesso Scott è tornato a confermare che uno script di Gladiator 2 è in lavorazione dichiarandosi pronto al ritorno sul set una volta concluse le riprese del suo film su Napoleone, Kitbag.
Il gladiatore: un finale emozionante che acclama la sconfitta
Ecco cosa ha dichiarato il regista in un'intervista con The Zoey Ball Breakfast Show:
"Come potrei non dirigere il sequel? Sarebbe estremamente stupido da parte mia non farlo, non è vero?"
L'eccitazione per il sequel de Il gladiatore è innegabile. Sebbene i dettagli della trama e del casting rimangano per ora top secret, sarà interessante vedere se e come verrà orchestrato il ritorno del personaggio di Russell Crowe.