In una recente intervista con Newsweek, Daniel Radcliffe, si è confidato riguardo a quello che è stato il suo successo planetario con la saga di Harry Potter, rivelando che non vorrebbe mai lo stesso per i suoi figli. Scelto in giovanissima età per il ruolo, Radcliffe ha ottenuto una fama immediata che nel tempo sembra non aver retto troppo. Adesso che sta tornando sotto ai riflettori per via del suo ultimo lavoro con Weird: The Al Yankovic Story, l'interesse nei suoi confronti si è riacceso.
L'attore è tornato a parlare del successo ottenuto con Harry Potter, e del suo lavoro di attore, sottolineando il suo amore per il cinema e per i set cinematografici: "Vorrei vedere i miei figli, se e quando esisteranno, sui set cinematografici", ricordando che adora recitare "Ma non vorrei per loro la stessa fama che ho ottenuto io".
Già in precedenza l'attore di Harry Potter ha parlato di come negli anni in cui girava questi film, fosse diventato dipendente dall'alcol, per via della pressione continua che la fama esercitava sulla sua vita. Questa particolare fase lo ha segnato nel profondo, al punto da liberarsi del vizio intorno al 2010, all'età di circa 22 anni. Continuando a parlare dell'argomento ha aggiunto: "I set cinematografici sono posti meravigliosi. Penso che per la maggior parte del tempo la situazione lavorativa possa essere entusiasmante per i bambini. Ma il vero problema è il lato della celebrità, quello dovrebbe essere evitato a tutti i costi".
Daniel Radcliffe dopo Harry Potter: la carriera alternativa dell'attore
Tempo fa Daniel Radcliffe ha raccontato del ruolo fondamentale che i genitori giocarono nel corso della sua carriera di attore, specialmente nei primi anni, mantenendo la sua vita privata su livelli di normalità.
Parlando del suo lavoro di attore ha raccontato che i nuovi ruoli lo motivano a lavorare meglio: "Penso di voler provare quante più cose possibili", sottolineando che si sta divertendo molto con l'ultima performance su cui ha lavorato. Per il futuro ha rivelato di avere due specifici obiettivi che prima o poi realizzerà: quello di scrivere e quello di dirigere.