Daniel Radcliffe dopo Harry Potter: la carriera alternativa dell'attore

I 30 anni di Daniel Radcliffe sono un'occasione per approfondire il suo percorso dopo la saga di Harry Potter.

Daniel Radcliffe nella terza avventura cinematografica del maghetto Harry Potter
Daniel Radcliffe nella terza avventura cinematografica del maghetto Harry Potter

La carriera nel mondo del cinema è affascinante e attraente per molte persone. Se poi hai la fortuna di essere scelto, a soli 11 anni, per il ruolo del giovanissimo protagonista della saga di Harry Potter, destinata a diventare un fenomeno mondiale in tutto il mondo, le porte del successo e della notorietà si spalancano davanti a te senza nemmeno che tu te ne accorga più di tanto. Nel dicembre 1999 il piccolo londinese Daniel Radcliffe, 10 anni, compie il proprio battesimo davanti ad una macchina da presa in un film tv per la BBC, David Copperfield. Come tanti altri genitori, anche quelli di Daniel erano restii ad inserire il figlio nel mondo dello spettacolo ma, come tanti altri figli prima di lui in tante altre famiglie prima della loro, i problemi nel creare delle interazioni sociali con i suoi coetanei e una sua smodata iperattività li hanno poi convinti. E così Daniel Radcliffe esordisce nel ruolo del giovane David Copperfield e ironia della sorte recita accanto ad un'icona dello schermo britannico, Maggie Smith, che il destino gli farà incontrare nuovamente in un castello chiamato Hogwarts.

Il 23 luglio Daniel Radcliffe raggiungerà il traguardo dei trent'anni. Ne sono passati otto dalla conclusione della saga che l'ha reso famoso in tutto il mondo, collocandolo nell'immaginario popolare come 'l'attore di Harry Potter'. Interpretare il maghetto più celebre della letteratura britannica e del cinema internazionale porta sicuramente diversi vantaggi e Radcliffe è praticamente cresciuto, come persona e come attore, proprio all'interno del franchise, insieme al resto del cast giovanile, composto principalmente da Emma Watson e Rupert Grint.

Riflessioni e difficoltà

Daniel Radcliffe è il maghetto Harry Potter
Daniel Radcliffe è il maghetto Harry Potter

Ma il rovescio della medaglia esiste, anche in questo caso. E gli oneri di un ruolo così ingombrante sono molti, soprattutto quando quella bellissima favola finisce e il pubblico si aspetta che tu possa essere sempre Harry Potter ma contemporaneamente dimostrare di poter essere altro. Diverse star hanno iniziato una carriera in età infantile, incontrando successivamente difficoltà e non riuscendo a dare continuità alla loro carriera. Difficoltà che si raddoppiano se la tua principale esperienza è legata a personaggi iconici, com'è del resto Harry Potter.

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Daniel Radcliffe in una sequenza di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Daniel Radcliffe in una sequenza di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Daniel Radcliffe, nel post-Hogwarts ha riflettuto sul suo futuro nel mondo del cinema e della recitazione: dal franchise basato sulle opere di J.K. Rowling, l'attore britannico è uscito ricco, adulto e con la possibilità di poter lavorare in diverse grosse produzioni. Daniel ha però scelto una strada meno convenzionale:"Scelgo in base alle sceneggiature. In molti grandi studios trovo che le sceneggiature non siano così impegnative, strane o interessanti come le cose che fanno nel cinema indipendente o nel mondo della tv. Per ora ho preferito scegliere le cose nel cinema indipendente".

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Corna e cadaveri

Un'immagine promozionale dello spettacolo teatrale Equus con Daniel Radcliffe
Un'immagine promozionale dello spettacolo teatrale Equus con Daniel Radcliffe

E come a teatro, dove ha recitato completamente nudo nello spettacolo Equus, anche al cinema di sceneggiature strane Daniel Radcliffe ne ha scelte diverse in questi anni post-Harry Potter. Alcune talmente bizzarre che hanno fatto sobbalzare i fan. Nel 2013, a due anni dalla fine della saga, Radcliffe recita nel film di Alexandre Aja, Horns, un film che mescola in maniera piuttosto confusa diversi generi fra il dramma, il giallo e il fantasy. E proprio il ruolo più ambiguo è quello di Daniel Radcliffe, nei panni di Ig, fidanzato di una ragazza violentata e uccisa (Juno Temple) sul quale ricadono sospetti e accuse. Il mistero s'infittisce quando una mattina al risveglio il giovane vede spuntate sulla sua testa delle strane corna che gli permettono di vedere i desideri delle persone che lo circondano.

Un film piuttosto raffazzonato e che sembra creato su misura intorno alla figura di Daniel Radcliffe. L'attore inglese proprio in quel periodo aveva già provato ad iniziare ad evolvere artisticamente verso ruoli più complessi e sfaccettati. Nel 2012 Radcliffe recita da protagonista nell'horror gotico The Woman in Black: la critica esprime giudizi contrastanti ma il botteghino, forse trainato dalla presenza nel cast dell'ex-maghetto, accumula quasi 130 milioni di dollari in tutto il mondo. Ben più significativa è la performance successiva, nel racconto della Beat Generation Giovani ribelli - Kill Your Darlings, firmato John Krokidas. Accanto a Dane DeHaan, Ben Foster e Jack Huston, Daniel Radcliffe si cala nei panni di Allen Ginsberg nella New York di metà anni '40.

Daniel Radcliffe in una scena del film The Woman in Black, alle sue spalle Janet McTeer
Daniel Radcliffe in una scena del film The Woman in Black, alle sue spalle Janet McTeer

La genesi di una corrente letteraria che ha fatto la storia, narrata attraverso lo sguardo dei loro tormentati protagonisti. La performance di Radcliffe è discreta ma risente di una maturità artistica non ancora completata e piuttosto acerba. Una scelta che rispecchia in ogni caso la direzione nella quale Daniel Radcliffe ha deciso d'impostare questa prima fase della carriera successiva al mondo della Rowling. Probabilmente il progetto che ha fatto parlare maggiormente fan e addetti ai lavori di Radcliffe arriva nel 2016; la star accetta di partecipare ad un film indie che ritiene affascinante tanto quanto inusuale. La coppia di registi composta da Dan Kwan e Daniel Scheinert lo ingaggia per interpretare... un cadavere. Una pellicola eccentrica che coinvolge un attore eclettico come Paul Dano nel ruolo di Hank, un naufrago che decide di togliersi la vita prima che il mare gli consegni il cadavere di un uomo (interpretato appunto da Daniel Radcliffe) che potrebbe farlo ricredere riguardo al suo destino. Swiss Army Man - Un amico multiuso è un film godibile e assurdo al tempo stesso e con questa scelta, probabilmente la decisione più estrema della sua carriera sinora, Daniel Radcliffe dimostra di voler affrancarsi con tutte le forze dal personaggio che gli ha dato la gloria, cercando di abbracciare progetti insoliti e poco convenzionali.

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Tv e doppiaggio: Da Miracle Workers a Playmobil

Swiss Army Man - Un amico multiuso: Daniel Radcliffe in un'immagine del film
Swiss Army Man - Un amico multiuso: Daniel Radcliffe in un'immagine del film

Pur confessando di non aver intenzione di partecipare a grosse produzioni senza essere convinto dalla sceneggiatura, Daniel Radcliffe non ha disdegnato in questi anni alcune proposte da pellicole più in vista. Nonostante il flop di Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein, nel quale offre probabilmente una delle sue performance meno riuscite nel personaggio di Igor Strausman, Radcliffe entra a far parte del cast di Un disastro di ragazza, spassosa commedia di Judd Apatow con la scatenata Amy Schumer e conquista un ruolo ben più significativo in un sequel come Now You See Me 2. Le maggiori soddisfazioni la star di Harry Potter pare di averle ottenute sinora più dal doppiaggio e dal piccolo schermo. Dopo essersi fatto le ossa con alcuni episodi doppiati fra I Simpson, Robot Chicken e BoJack Horseman, viene scelto per uno dei personaggi principali nel film d'animazione Playmobil: Il film, dove presterà la propria voce al personaggio di Rex Dasher.

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Miracle Workers 2
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Il progetto più interessante nella carriera di Daniel Radcliffe, al momento, è la serie tv Miracle Workers, ispirata al romanzo What Is God's Name e diretta dal regista e sceneggiatore Simon Curtis. Radcliffe recita al fianco di Steve Buscemi e interpreta Craig, un angelo di serie C a cui viene dato l'incarico di gestire le preghiere e i momenti di raccoglimento di tutte le persone del mondo. Daniel Radcliffe ha iniziato un percorso che forse allontana e incuriosisce i fan, nel breve/medio termine ma che può destinarlo ad una fase della carriera meno legata alla grandezza produttiva ma più orientata all'originalità della proposta. Alla soglia dei trent'anni la carriera di Daniel Radcliffe prosegue tra alti e bassi ma sempre attraverso progetti poco conformisti. E non sempre basta una bacchetta magica per togliersi etichette prestigiose ma talvolta scomode.